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2 Marzo: 7/a Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Anche quest’anno si celebra la Giornata Nazionale dedicata alle ferrovie dimenticate, (giunta alla sua settima edizione), alle ferrovie considerate minori, alle linee dismesse e abbandonate, ai rotabili accantonati, ai manufatti e alle opere d’arte che hanno fatto parte del nostro patrimonio ferroviario. Mentre si dismettono nuovi tronchi ferroviari, Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce, sostenuta da un gran numero di associazioni ambientaliste, di cicloturismo, di trekking e culturali italiane nonché da varie Istituzioni.

 Tutta l’Italia domenica 2 marzo, sarà attraversata da eventi e iniziative: escursioni a piedi e in bicicletta, visite guidate, incontri e convegni, mostre di fotografia, treni storici speciali. Che giornata sarebbe se tutte le piccole ferrovie funzionassero regolarmente? Se tutte le tratte definitivamente dismesse fossero trasformate in ‘vie verdi’ per ciclisti, pedoni, bambini, anziani, disabili? Non sarebbe una giornata, sarebbe una festa per tutti.


Co.Mo.Do. si è data l’obiettivo di resistere per mantenere viva negli Italiani la voglia di vedere un’Italia diversa, un territorio riscoperto e presidiato, valorizzato nel suo patrimonio storico, che non è fatto solo di chiese o castelli, ma anche di infrastrutture storiche, come le ferrovie, come le ferrovie nella bellezza del paesaggio italiano.

Per dare ulteriore rilievo alla Giornata e alle proprie iniziative, Co.Mo.Do. ha recentemente rilanciato la petizione alla Presidenza del Consiglio ed al Ministero delle Infrastrutture per garantire la manutenzione ordinaria delle linee chiuse al traffico, onde non pregiudicarne le possibilità di ripristino all’esercizio ferroviario, sia a servizio delle comunità locali, sia quale strumento di valorizzazione dell’escursionismo compatibile con la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale italiano.

Quest’anno, inoltre, la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate sarà accompagnata da un’importante iniziativa collaterale: il challenge nazionale fotografico su Instagram, in collaborazione con Igersitalia e le oltre 50 community locali di Instagramers, che fotograferanno con smartphone panorami dal treno e ferrovie secondarie, ammirando il paesaggio e camminando lungo i binari dismessi. La giuria composta da Co.Mo.Do. e Instagram selezionerà la foto più bella che vincerà un soggiorno messo in palio dalla Cooperazione Internazionale Alpine Pearls.


Eventi della 7/a giornata
Visita al Museo contadino di Coltaro lungo un tratto di una ex ferrovia

Iniziativa a cura di: Bicinsieme FIAB PARMA.
Tratta interessata: Parma – Bogolese.
Punto di ritrovo: Via Bizzozero 15, Parma.
Orario: 8.45.
Descrizione: Dal luogo di ritrovo si attraversa Parma per percorrere un tratto di pista ciclabile che dalla città va a Bogolese, ricavata sul sedime della ferrovia Parma-Suzzara. Successivamente per strade a basso traffico si arriva a Coltaro dove si visiterà un interessante museo contadino. Il ritorno è previsto a parma entro le 13. Prolugamento della gita per percorre tratti dell’argine del Po è possibile e sarà valutato dal gruppo.

Inseguendo il treno un Po in bicicletta e un Po a piedi

Iniziativa a cura di: C.O.P.E. IL PIFFERAIO.
Tratta interessata: Poggio Rusco – Revere – Ostiglia.
Punto di ritrovo: Ex stazione di Revere Ponte.
Orario: 12.30.
Descrizione: Alla Canottieri Revere quattro chiacchiere sulle ferrovie dismesse tra opportunità turistica e tutela ambientale. Revere e Ostiglia sono uniti dal ponte sul Po, pertanto dalla fermata ferroviaria di Ostiglia si può raggiungere tranquillamente a piedi la ex stazione di Revere Ponte; raggiungibile anche in bicicletta dalle stazioni ferroviarie della linea Suzzara-Ferrara: Sermide, Quistello, San Benedetto Po percorrendo l’argine del Po. La stazione di Poggio Rusco è sulla linea ferroviaria Bologna-Verona e Suzzara-Ferrara. Ore 12 dalla vecchia stazione di Ostiglia, per le vie del paese, a piedi, bici a mano, si raggiunge la ex stazione di Revere Ponte.
Note: La manifestazione rientra nelle iniziative a sostegno dei corridoi ciclabili Verona-Bologna e Ostiglia-Treviso; recupero della vecchia stazione di Ostiglia; valorizzare le stazioni della Ferrara-Suzzara. Chiedere a RFI di stipulare contratto di comodato d’uso con il comune di Ostiglia per l’utilizzo della vecchia stazione.

 Dal mare alla campagna: la ferrovia del Platani e del Magazzolo

Iniziativa a cura di: Ferrovie Kaos, Legambiente, FIAB e altri.
Tratta interessata: Porto Empedocle – Castelvetrano.
Punto di ritrovo: Stazione Ferroviaria di Cattolica Eraclea (AG).
Orario: 8.30.
Descrizione: Dopo aver percorso nelle passate edizioni la tratta ferroviaria a scartamento ridotto tra Porto Empedocle e Montallegro, Ferrovie Kaos prosegue la sua “lunga marcia” per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sulle sorti della storica “Porto Empedocle – Castelvetrano”, chiusa al transito dei treni dall’ormai lontano marzo del 1978. Negli anni addietro, grazie alla collaborazione delle Ferrovie dello Stato, è stato possibile far conoscere a migliaia di persone venute da tutta la Sicilia, la bellezza dei paesaggi della provincia di Agrigento passeggiando sulla vecchia sede ferroviaria. Quest’anno ci allontaneremo dal mare, e seguendo il tracciato ferroviario ci inoltreremo nelle splendide ed incontaminate campagne tra Cattolica Eraclea e Ribera, in un percorso di 13 km mediamente impegnativo per chi lo affronterà a piedi, ma che affascinerà tutti i partecipanti. Dopo la Stazione di Cattolica Eraclea, dove è in programma la registrazione di tutti i partecipanti (obbligatoria) e una piccola cerimonia di benvenuto con le autorità locali, si partirà alla volta dell’entroterra attraverso una suggestiva galleria e un maestoso viadotto sul fiume Platani. Qui i visitatori potranno ammirare alcune masserie ubicate ai piedi del Monte Sara come l’antica Villa Maddalena (a fastuchera) e la stessa fermata del treno denominata, appunto, Monte Sara. Successivamente la strada ferrata si inerpica in lande selvagge e desolate dominate da boschi e ruscelli. Lungo tutto il tragitto sarà possibile ammirare i resti delle antiche case cantoniere utilizzate dai ferrovieri nel secolo scorso. Gli ultimi 3 km di percorso sono caratterizzati da una gradevole discesa del 25 per mille, che consentirà ai partecipanti di rilassarsi prima dell’arrivo alla stazione di Magazzolo dove è in programma un pranzo collettivo.
Note: E’ possibile partecipare a piedi, in bicicletta ed in cavallo (previa comunicazione all’organizzazione con almeno 7 giorni di anticipo) – Date le condizioni del tracciato sono da considerarsi obbligatori gli stivali impermeabili – Si consiglia caldamente di portare con se una torcia per l’attraversamento della galleria – In alcuni tratti si attraverseranno terreni coltivati confinanti con la sede ferroviaria che non dovranno essere in alcun modo interessati dal passaggio dei partecipanti.

 Pedaliamo lungo la Voghera Varzi

Iniziativa a cura di: Fiab Ciclobby.
Tratta interessata: Voghera, Codevilla, Rivanazzano, Salice Terme, Godiasco, Ponte Nizza, Bagnaria e se ci riusciamo Varzi.
Punto di ritrovo: Milano, stazione centrale.
Orario: 8.00.
Descrizione: Percorreremo in bicicletta il tracciato della ex ferrovia Voghera Varzi, esplorandone i tratti recuperati e quelli ancora abbandonati; si viaggia parzialmente su sterrato. Si tratta di una pedalata collinare di 70 Km, di cui il 40% su strada non asfaltata. Parliamo inglese, francese e tedesco.


 Viaggio con le opere ferroviarie nella “Valle degli Elfi”

Iniziativa a cura di: Associazione Mingardo&Miti, Associazione Posidonia.
Tratta interessata: Ramo dismesso tratta Salerno – Reggio Calabria 3 Km.
Punto di ritrovo: Stazione di Centola (SA).
Orario: 9.30.
Descrizione: Il percorso che propongono le Associazioni promotrici comincia dalla stazione di Centola, recuperara dall’ associazione Mingardo&Miti, percorre il ramo dismesso della vecchia tratta Salerno – Reggio Calabria, transitando sul vecchio ponte in mattoni di epoca fascista, attraversando una vecchia galleria. Succesivamente si inizia un tratto in salita, l’ antica via di collegamento che da Palinuro, attraversando il territorio di Camerota, conduceva al Vallo di Diano, si raggiunge il punto di osservazione “Epitaffio” sovrastante la Valle del Fiume Mingardo, simile alla valle degli Elfi della saga di Tolkien del Signore degli Anelli. Si ridiscende verso il fiume Mingardo, dopo aver visitato il castello di Montelmo nel comue di Camerota.
Note: Il percorso dopo aver percorso il vecchio sedime ferroviario, permette di attraversare la valle del Mingardo, luogo di incomparabile bellezza paesaggistica, sito di antiche memorie medievali con il Borgo di San Severino di Centola, ora abbandonato, nonchè di dimora di briganti nei primi anni dell’ unità d’ Italia. Avvertenze: i partecipanti devono calzare scarpe da trekking adatte alla stagione, dislivello di 400 metri in salita e 400 in discesa, tre passaggi di poche metri in pietraie.

 Un percorso tra le armonie del passato e le realtà del presente

Iniziativa a cura di: Associazione FVM, FAI Pesaro, Legambiente Urbino, CAI Sezioni di Fossombrone, Perugia e Gualdo Tadino.
Tratta interessata: Ferrovia Fano – Urbino.
Punto di ritrovo: Stazione di Urbino.
Orario: 9.00.
Descrizione: Quest’anno si propone la scoperta della ferrovia Metaurense, nel suo tratto più antico da Fermignano ad Urbino (inaugurazione1898). Tale tratto apparteneva alla originaria ferrovia Fabriano- Urbino rimasta divisa, dopo il 1945, in due tronchi: Fabriano-Pergola e Fermignano-Urbino a causa della mancata ricostruzione del tratto Pergola- Fermignano distrutto durante la 2^ guerra mondiale. Nelle intenzioni iniziali la ferrovia da Urbino doveva proseguire fino Sant’Arcangelo di Romagna creando un percorso alternativo alla linea adriatica, facente parte del progetto della Ferrovia Pedemontana con origine a Torre dé Passeri in Abruzzo e diretta fino in Emilia Romagna. Il percorso è affascinante, ricco di spunti paesaggistici ed opere d’arte tra cui viadotti ad archi di luce fino a 15m in ottimo stato di conservazione e alcune gallerie. La vista è magnifica ma dalla ferrovia si potranno notare delle moderne infrastrutture viarie che hanno pesantemente ferito il paesaggio. Svolgimento della manifestazione: dalla stazione di Urbino si proseguirà fino al casello al km 76+863 (3 km) posto fra due maestosi viadotti; in questo luogo è previsto l’incontro con le sezioni CAI di Fossombrone, Perugia e Gualdo Tadino provenienti , lungo il sedime, dalla stazione di Fermignano . Sarà il momento per una ” letio magistralis” sul valore del paesaggio urbinate celebrato dai Maestri pittori del Rinascimento, quindi si ritornerà tutti insieme alla stazione di Urbino dove verrà presentato un ordine del giorno a disposizione di tutti i consiglieri comunali, provinciali e regionali per riaprire il dibattito sul futuro della Ferrovia Fano Urbino. Nel pomeriggio per chi lo desidera si effettuerà un trekking urbano nella città di Urbino
Note: Percorso 6 km a/r adatto a tutti. Obbligo di indossare abbigliamento comodo e scarpe idonee da trekking.

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