Il 20 marzo 2015 nel remoto arcipelago delle isole Svalbard, a circa 650 km a nord dell’estrema punta settentrionale del continente europeo a metá strada tra la Norvegia e il Polo Nord, il Sole verrà completamente oscurato dalla Terra per circa due minuti e mezzo, dando luogo all’unica eclissi totale di Sole. L’eclissi di sole totale è uno dei fenomeni più spettacolari al mondo, visibile solo in alcuni punti; inoltre si verifica così raramente da rappresentare un vero e proprio evento.
Il fenomeno si potrà vedere, su terraferma, solo alle Svalbard e alle Fær Øer. Magari assieme a un’aurora boreale. Accadrà tra un centinaio di giorni: un improvviso calo della temperatura, un cambiamento di colore del cielo, uccelli e animali si comporteranno in modo particolare. E’ ciò che precede le rare eclissi solari totali che avvengono, per ogni regione, in media una volta ogni 375 anni. Il 20 marzo 2015, esattamente alle ore 9:41, questo insolito fenomeno avrà luogo appunto nelle Isole Faroe che, per la straordinaria occasione, stanno organizzando una grande varietà di eventi.
Destinazioni fuori dai flussi turistici di massa: le isole Fær Øer, il baluardo più a nord della Danimarca, o in alternativa le remote Svalbard, a quasi 80 gradi di latitudine nord. Luoghi selvaggi e affascinanti, paradisi della natura ideali per vedere un fenomeno naturale come un’eclissi solare totale… e se si e’ fortunati, anche l’aurora boreale… Magari assistere ai due fenomeni in simultanea: una coincidenza sicuramente improbabile, ma non impossibile né da un punto di vista strettamente fisico, né da quello statistico: sarebbe un’esperienza indimenticabile, da sogno.
Immerse nel nord dell’Atlantico, le Faroe sono diciotto isole montagnose abitate da poco meno di cinquantamila persone tra scogliere a picco sull’oceano, cascate e villaggi colorati. Se temete il freddo, non preoccupatevi: nonostante si trovino al 62° parallelo a nord il clima è mitigato dalla corrente del Golfo quindi le temperature, in inverno, si aggirano intorno ai 3 °C. Vedere una eclissi solare totale è un’emozione rara: la luna si allinea perfettamente sia con il sole sia con la Terra, così dal nostro punto di vista il sole viene completamente coperto e per pochi minuti viviamo la completa oscurità. Pensate se a questo si aggiungesse anche una aurora boreale… nel dubbio, per non perdere l’occasione di uno spettacolo tanto straordinario, conviene organizzarsi sin da ora: le isole sono raggiungibili in aereo o in traghetto e offrono una vasta gamma di diverse opportunità di alloggio.
Le isole Svalbard rappresentano il territorio insulare popolato più a nord del mondo, sopra il circolo polare artico, e sono ricoperte per il 60% da ghiacci. Qui a dominare è la natura, in modo incontrastato: oltre al ghiaccio, infatti, è sovrana un popolazione di orsi bianchi, più numerosi anche degli esseri umani. Oltre ad essi, la fauna delle Isole Svalbard annovera anche foche, renne, lepri, buoi muschiati e oltre un centinaio di specie di uccelli marini.
L’eclissi solare totale alle Faroer avrà luogo tra le 09.41 e le 09.43, a seconda della posizione dell’osservatore, per una durata massima di 2 minuti e 47 secondi al largo della costa delle isole Faroer (l’eclissi maggiore sarà visibile alle coordinate 64.4N 6.6W, nel mare del Nord). Se andate nella capitale, Tórshavn, l’eclissi parziale inizierà alle 08:38:49, quella totale alle 09:40:51. La massima eclissi è prevista alle 09:41:51, la fine dell’eclissi totale alle 09:42:51, la fine dell’eclissi parziale alle 10:47:38. Una volta nella capitale (la più piccola del mondo), andate a vedere la parte vecchia della città, Reyni, con le sue casette colorate costruite in legno e con i tetti d’erba. Al Kirkjubøur, il sito storico più antico e importante delle Isole Faroe, troverete la piccola chiesa medievale di St. Olav, le rovine della cattedrale dedicata a Magnus e una pittoresca fattoria del XI secolo che rappresenta il più vecchio edificio in legno ancora abitato al mondo. Visitate il museo Listaskalin, con le sue mostre permanenti di dipinti e arte faroese contemporanea e la Casa del Nord (centro culturale dedicato all’intera Scandinavia), dove regolarmente si svolgono concerti, spettacoli e mostre temporanee di pittura. Allungatevi fino a Sandur per il nuovo museo d’arte che raccoglie importanti collezioni private, con opere di artisti faroesi come Mykines, Ruth Smith e Ingálvur av Reyni. Interessanti anche le vecchie fattorie con il tetto d’erba trasformate in musei che raccontano la vita faroese: il museo di Dúvugarður nel pittoresco villaggio di Saksun, il museo Roykstovan a Kirkjubour o persino interi villaggi-museo all’aperto, come il vecchio villaggio di Blásastova a Gøta.
Tra le mete più suggestive delle isole Faroe, le alte scogliere di Djupini, la zona di Akraberg, con il famoso faro sulla punta più a sud, l’isola di Stóra Dímun, abitata da una sola famiglia. E poi ancora: il lago di Leitisvatn/Sørvágsvatn, le cascate di Bøsdalafossur, l’isoletta disabitata di Lítla Dímun. Se volete qualche consiglio di viaggio, potete andare dall’aeroporto direttamente all’Isola di Vágoy facendo rotta sul villaggio di Gásadalur. Una passeggiata fino alla cascata di Tindhólmur, notte a Vágoy e poi dritti a nord, verso Eysturoy per esplorare paesaggi sorprendenti, tra scogliere e villaggi. Un giro in barca fino alle Vestmanna Cliffs, tra le minuscole grotte e le pareti a piccolo sul mare e poi un giro fino al villaggio di Vestmanna per vedere il museo Saga che, tra miti e leggende, ripercorre l’intera storia delle isole dai primissimi insediamenti sino ai giorni nostri. Lasciando l’isola di Eysturoy attraversate in direzione nord il tunnel sottomarino di Klaksvík, decorato dai giochi di luce dell’artista faroese Tróndur Patursson, e seguite il “sentiero dell’amore” fino a Klaksvík, villaggio cullato dalle montagne che lo stringono tra cielo e mare. Da qui andate ancora più a nord fino a Kunoy arrivando fin dove, secondo la leggenda, Noè costruì la sua arca: la più alta montagna dell’isola di Kalsoy.
L’altro luogo da cui sarà possibile osservare lo straordinario evento sono le isole Svalbard, a circa 650 km a nord dell’estrema punta settentrionale del continente europeo, a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord. Nel territorio insulare popolato più a nord del mondo, sopra il circolo polare artico, tra ghiacci, orsi bianchi, foche, renne, lepri, buoi muschiati e oltre un centinaio di specie di uccelli marini, l’eclissi totale sarà visibile poco fuori la città di Longyearbyen, l’insediamento più popoloso delle Svalbard. Longyearbyen conta circa 2075 abitanti ed è la sede della residenza del Governatore, ha un aeroporto internazionale ed anche un centro universitario per gli studi artici. Il villaggio fu fondato nel 1906 da John Munroe Longyear, proprietario principale della Arctic Coal Company of Boston. Cosi come la vediamo oggi è la versione ricostruita dopo la Seconda Guerra mondiale: i tedeschi la distrussero nel 1943. Negli ultimi due decenni, grazie allo sviluppo del turismo alle Svalbard, nella cittadina sono sorti alberghi, ristoranti e negozi. Svalbard significa “costa fredda” ma in effetti la corrente nord-atlantica modera il clima artico, mantenendo le acque circostanti aperte e navigabili per gran parte dell’anno. Il suolo è permanentemente gelato, e si sgela in piena estate solo per una modesta profondità.
Potete approfittare dell’occasione per un tour in motoslitta nella valle di Advent o a Barentsburg, escursioni su slitte trainate da cani husky o per esplorazioni nella grotta di ghiaccio. L’eclisse sarà visibile ad una latitudine di 78° 03′ 50.06″ e longitudine 14° 12′ 27.81″ E alle 09:11:14.8 (inizio eclisse), ora locale. Secondo contatto (inizio totalità) alle 10:10:04.6, terzo contatto alle 10:12:34.3 (fine totalità), quarto contatto e fine eclisse alle 11:11:46.9. Alle Svalbard, trovate tre riserve naturali, sei parchi nazionali, quindici aree protette per gli uccelli e un’area geotropica. Per gli amanti del bird watching, la costa ovest delle Faroe è da non perdere: le isole sono popolate da ben 300 specie di uccelli. In particolare, Mykines è un vero paradiso con migliaia di pulcinelle di mare, sule e molti altri, da ammirare sostando sulle barche o passeggiando.
Per i documenti, ricordate che le Svalbard si trovano al di fuori dell’area di Schengen per cui tutti i visitatori che non hanno un passaporto norvegese devono avere il proprio passaporto quando viaggiano verso l’arcipelago. Impressionante è il più grande ghiacciaio di tutta la Norvegia, l’Austfonna: è la più grande calotta glaciale dopo l’Antartico e la Groenlandia, con un fronte che misura circa 200 kilometri, mentre le isole più estese sono Spitsbergen, Nordaustlandet, Barentsøya, Edgeøya e Prins Karls Forland.
E se è vero che in teoria il clima sicuramente più mite dal punto di vista della temperatura, potrebbe far propendere i meno integralisti tra gli amanti dell’estremo, per gli splendidi speroni “danesi”, le Svalbard vantano sicuramente un clima più secco, e, al netto di temperature medie dell’ordine dei meno 10-meno 20 ancora a marzo, contro gli zero-cinque sopra delle Faer Oer, una chance di cieli limpidi nettamente superiore… E come non è difficile capire, in caso di eclissi totale di sole, il meteo sereno è molto più che un semplice optional…