L’Etna, a giugno, sarà proclamato patrimonio dell’Unesco, sia per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività. L’Etna è il vulcano più grande dell’Europa e tra i vulcani più attivi del mondo. Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare.
La cerimonia di proclamazione si svolgerà a Phnom Penh, in Cambogia, in occasione della 37/ma sessione del Comitato del patrimonio mondiale, alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi. Ad annunciare la bella notizia per l’Italia è il ministero dell’Ambiente, aggiungendo che il ministero degli Affari esteri ha comunicato l’esito positivo della valutazione del Monte Etna da parte dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che ha riconosciuto ‘l’importanza scientifica ed educativa, l’eccezionale attività eruttiva e l’ultra-millenaria notorietà del vulcano, icona del Mediterraneo’.
‘Il monte Etna è rinomato per l’eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività che risalgono a oltre 2700 anni fa’ si legge nella dichiarazione favorevole alla proclamazione dell’Etna a Patrimonio dell’Umanità. ‘La notorietà, l’importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevanza globale’.
La proclamazione dell’Etna a Patrimonio Unesco ha un grande significato per l’Italia, che ancora una volta, può coniugare la tutela dell’ambiente alla valorizzazione del territorio.