Il Mar Rosso è celebre per avere una delle barriere coralline più ricche e spettacolari del mondo. Le foreste di corallo creano paesaggi di rara bellezza e la presenza di alcuni relitti costituiscono una specie di reef naturale. Deve il suo nome ad un particolare tipo di alga presente in Eritrea di colore rosso.
Alcune aree sono particolarmente belle: lo stretto di di Tiran, la riserva naturale di Ras Mohamed, l’ area di Marsa Alam, le isole Giftun. Il reef madreporico con un ritmo di crescita di circa 1 centimetro all’anno, appartiene in prevalenza alla categoria di barriere frangenti. Queste barriere si sviluppano lungo la fascia costiera sopra i fondali rocciosi, da 0 a 50 centimetri di profondità, l’ampiezza varia da pochi metri sino a un chilometro e si estendono verso il mare aperto. Hanno la particolarità di essere molto frastagliate, con parecchie spaccature e “canali” chiamati marsa o sharm, a seconda dell’area geografica. Invece sonomolto meno estese le piattaforme coralline; ossia vere e proprie torri madreporiche semiaffioranti, che sormontano i picchi rocciosi sottomarini.
Le barriere coralline sono il risultato del lavoro continuo di milioni di madrepore. Esse sono più comunemente conosciuti come coralli, sono costituiti da una parte viva detta “polipo”, provvista di numerosi tentacoli e da una parte calcarea chiamata corallite. I polipi vivono all’ interno di uno scheletro rigido costituito in prevalenza da carbonato di calcio. Il substrato madreporico è dovuto a una minuscola larva (planula). Essa viene liberata durante la riproduzione e si muove trasportata dalle correnti.
Oltre alle madrepore,ci sono altri organismi “coloniali”, come ad esempio le gorgonie e i coralli molli.
Una serie di fattori fra loro concatenati, come ad esempio l’eccezionale luminosità, la temperatura dell’acqua che non scende quasi mai sotto i 20°l’assenza di fiumi, la piovosità quasi inesistente, la trasparenza dell’acqua, l’altissima evaporazione e la salinità che arriva al 40 / 50 per mille, fanno si che esistano le condizioni eccezionali e necessarie per lo sviluppo della barriera corallina.
E’ un equlibrio perfetto ma molto delicato, con i suoi 1000 specie di pesci e i 400 di coralli, che insieme creano un acquario stupefacente.
Tra le varie escursioni organizzate nella penisola del Sinai, ci sono la possibilità di visitare il Monastero di Santa Caterina e di salire sul Monte Sinai.
Hurghada
Un tempi la chiamavano El Ghardaka. Oggi questo angolo bagnato dal Mar Rosso e’ ormai diventato celebre col nome di Hurghada. Hurghada rappresenta una delle più prestigiose destinazioni balneari in Egitto, seconda solo a Sharm El Sheikh.
Hurgada ha circa 100 anni di storia ma è solo negli ultimi 30 anni che il piccolo villaggio di pescatori si è trasformato nella mecca dell’all inclusive e da i pochi abitanti del passato conta attualmente almeno 50.000 residenti fissi. E’ il capoluogo del Governatorato del Mar Rosso.
Cosa vedere ad Hurghada? Di fronte alla cittadina si trova il parco Nazionale dell’Isola di Giftun. Davanti ad Hurgada si trovano infatti una seria di isole e isolotti dall’aspetto desertico e ricche di fondali strepitosi. Oltre all’isola di Giftun e piccola Giftun (small Giftun) sono da segnalare le isole di Abu Ramada, Magawish e Monkar, quest’ultime due che possiedono le mangrovie più settentrionali dell’emisfero boreale, se si escludono quelle del Parco Nazionale di Ras Mohammed, sulla punta meridionale del Sinai.
La zona di Hurghada è nota per le sue spiagge da sogno, ampie e sabbiose, e per il fantastico mare: imperdibile la barriera corallina, per uno snorkeling indimenticabile. A poca distanza dalla costa, sorge l’isola di Giftun, che, insieme agli isolotti che la attorniano, è stata dichiarata parco marino nel 1955. Nota ai più avventurosi è, invece, la spiaggia di Mangroovy Beach (situata a 15 km da Hurghada), ideale per gli amanti del kitesurfing e degli sport acquatici.
Da visitare: la Moschea, il mercato del pesce, Hurghada Marina
Sharm el Sheikh
Formatasi attorno al nucleo originario di Sharm el Moya è la più nota delle destinazioni del Mar Rosso. Il suo nome appare già sulle carte nautiche spagnole del 1500, ma furono gli israeliani, durante l’occupazione dell’Egitto dopo la Guerra dei Sei Giorni (1967), ad accorgersi dell’enorme potenziale turistico della costa del Sinai.
Sharm El Sheik si trova all’estremità meridionale della penisola del Sinai, in territorio egiziano. Circondata da un vasto ed arido deserto, si affaccia su uno dei mari tropicali più ricchi del mondo per varietà e concentrazione di vita marina:le molteplici specie dei coloratissimi abitanti del reef e la strabiliante ricchezza della barriera corallina non cessano mai di stupire ed affascinare. La trasparenza dell’acqua è assoluta, si può osservare la barriera corallina che corre per chilometri lungo tutto il Sinai con pareti di corallo che scendono a picco nelle profondità marine dando ospitalità a moltissime specie di pesci ed una flora marina di suggestiva bellezza.
La vicinanza del deserto del Sinai regala a Sharm El Sheik scorci di incredibile fascino e bellezza: il deserto del Sinai con le sue montagne ed i suoi canyon rocciosi è la seconda attrattiva di Sharm.
I fondali marini di Sharm el Sheikh costituiscono uno degli spettacoli faunistici più belli al mondo. Tra le spiagge più belle figuranono Shark’s Bay, caratterizzata da sabbia finissima e acque calde, Main Beach col suo angolo di mare cristallino, situata all’interno del Ras Mohamed National Park, e Naama Bay, la spiaggia più conosciuta del Mar Rosso, caratterizzata da grandi dimensioni e da sabbia chiarissima.
L’acqua è calda durante tutto l’anno e priva d’inquinamento, condizioni ideali per la proliferazione delle creature marine.
A pochi metri dalla riva e a partire da pochi centimetri di profondità la barriera corallina ospita migliaia di forme di vita e chiunque può distinguerne almeno un centinaio.
Marsa Alam
Marsa Alam, in arabo significa “la baia delle bandiere” veniva chiamata così perché era consuetudine della piccola popolazione elevare bandiere per consentire alle piccole barche in mare di trovare facilmente la via del ritorno.
E’ stato fino a l 2001 fa un piccolo villaggio di pescatori situato in Egitto, sulla costa ovest del Mar Rosso, che viveva di pesca e artigianato. Grazie all’apertura dell’aeroporto internazionale la città è cresciuta rapidamente, fino a divenire una delle mete principali a vocazione turistica di tutto l’Egitto.
Marsa Alam è situata in prossimità del Tropico del Cancro, dove il Mar Rosso incontra il deserto del Sahara, e si presenta ricca di palmeti e mangrovie, oltre a mostrare una magnifica barriera corallina rinomata in tutto il mondo con siti di immersione ancora incontaminati. Con un mare ricco di pesce per via della presenza della barriera corallina. Quest’ultima è molto rinomata tra i subacquei per via dei molti siti d’immersione ancora incontaminati, in cui si possono incontrare facilmente delfini (del genere stenella rostrata), dugongo (una specie di grande ippopotamo marino con una larga bocca) e squali martello. Oltre alle bellezze presenti nel mare, si apre il deserto roccioso e arido, caratterizzato dai grandi canyon.
Il blu delle limpide acque di Marsa Alam custodisce uno dei gioielli più belli al mondo: la barriera corallina. Passando da una spiaggia all’altra –dalla laguna di Sha’ab Samadai alle spiagge di Abu Dabab e Ghorayfat Bay, solo per citarne alcune- tutti gli amanti del mondo subacqueo potranno esplorare e gioire delle meraviglie sottomarine di Marsa Alam.