Il 14 e 15 settembre 2013 si terrà a Cogne, una delle due Perle Alpine appartenenti al territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso, la seconda edizione di “Viva il Parco!”, festa dedicata al cavallo, animale che, meglio di altri, racconta di uno stile di vita che asseconda il ritmo della natura. Cogne, la più “anziana” tra le Perle Alpine del PNGP ha messo a punto un weekend a base di antiche tradizioni, musica, ottimo cibo e soprattutto mobilità dolce.
Utilizzato un tempo come mezzo di locomozione e insostituibile aiutante per il duro lavoro agricolo, il cavallo viene oggi impiegato in diverse discipline sportive, ma soprattutto per piacevoli passeggiate nella natura e trekking sui sentieri alpini: il turismo equestre rappresenta infatti una possibilità alternativa per chi desidera vivere la montagna diversamente dal solito, al passo con l’ambiente, un modo che più green non si può!
Poco rumore, nessuna emissione inquinante, massima sostenibilità ambientale: il cavallo è davvero il mezzo ideale per muoversi all’interno di un territorio protetto, dagli equilibri delicati e fragili, quale quello del Parco Nazionale Gran Paradiso che promuove con tenacia la mobilità consapevole ed eco-compatibile.
Ed è proprio al cavallo che il Comune di Cogne (Perla delle Alpi per la sua sostenibilità ambientale) insieme all’Ente Parco e al Consorzio Operatori Turistici di Cogne, dedica la seconda edizione di “Viva il parco!”, una due giorni equestre che si svolge nella meravigliosa cornice dei prati di Sant’Orso: che siate cavalieri esperti o debuttanti assoluti non importa, perché “Viva il parco!” è pensata proprio per voi.
Il weekend del 14 e 15 settembre potrete infatti partecipare a escursioni in sella accompagnati da guide esperte, godervi spettacoli di falconeria a cavallo, esibizioni di monta all’inglese e all’americana e di tiro con l’arco a cavallo, fare il battesimo della sella, ballare al ritmo della musica country e gustare il rustico menu del cavaliere nei ristoranti aderenti all’iniziativa: due giorni intesi per un omaggio – in puro stile Gran Paradiso – al cavallo e alla sua storia, fortemente collegata a quella del Parco, con la figura di Re Vittorio Emanuele II che qui aveva la sua riserva reale di caccia.