Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Umanita’ dell’UNESCO ha appena iscritto nella lista dei siti patrimonio dell’umanita’ il Parco Naturale dei Pilastri del Lena nella Federazione Russa assieme ad altri 4 nuovi siti naturali e 20 siti di interesse culturale. I nuovi paradisi da difendere presentano caratteristiche inimitabili in merito alla loro straordinaria biodiversità, sebbene molte delle specie animali e vegetali fortunatamente ancora presenti all’interno di essi si trovino nel resto del mondo in via d’estinzione.

Il Parco Naturale dei Pilastri del Lena, detta anche la Foresta di Pietra Siberiana, è un sito caratterizzato da pilastri di roccia spettacolari che raggiungono una altezza di circa 100 metri lungo le sponde del fiume Lena, nella parte centrale della Repubblica Sakha Yakutia, in Siberia. Questi pilastri di roccia sono stati generati dal clima continentale estremo della regione, con una escursione di temperatura annuale di quasi 100 gradi centigradi (da -60 ° C in inverno a +40 ° C in estate) e costituiscono un paesagio unico al mondo, di notevole interesse naturalistico e sicuramente degno di essere preservato con attenzione.pilastri del fiume lena.
I pilastri formano contrafforti rocciosi isolati l’uno dall’altro da profonde e ripide gole. La penetrazione di acqua dalla superficie ha facilitato i processi criogenici (azione di congelamento-scongelamento), che hanno ampliato i varchi tra i pilastri portando al loro isolamento. I processi fluviali del Lena, che è normalmente ricoperto di ghiaccio fino a giugno, sono cruciali per la preservazione dei pilastri. Il sito del Parco Naturale dei Pilastri del Lena contiene anche una vasto numero di resti preistorici di numerose specie, alcune delle quali uniche.

Le Nazioni Unite hanno inoltre confermato l’aggiunta di quattro antiche grotte di Israele alla lista dei luoghi riconosciuti come patrimonio dell’umanità. Le grotte Nahal Me’arot/Wadi El-Mughara – Tabun, Jamal, El-Wad e Skhul contengono manufatti che coprono 500 mila anni di evoluzione umana, dal Paleolitico inferiore fino ad oggi. Tra i siti in Israele sotto la tutela dell’Unesco ricordiamo inoltre Masada, la città vecchia di San Giovanni di Acri, la città bianca di Tel Aviv per la sua architettura Bauhaus, Megiddo e Tel Hazor, di biblica memoria, Beer Sheva, la Via dell’incenso nel deserto del Negev, i giardini Bahai di Haifa, il giardino del Bab in Haifa.

Altri quattro siti del Patrimonio Mondiale Naturale sono stati iscritti durante la sessione e precisamente:

    Laghi di Ounianga (Ciad): un sito che vede a presenza di ben 18 laghi, di acqua dolce e salata,  interconnessi nel territorio del Chad. La loro presenza è ancora più singolare, in quanto essi costituiscono la maggiore distesa lacustre all’interno di un’area desertica il deserto del Sahara. Il panorama è a dir poco spettacolare per la presenza di forme e colori straordinari.
    Sangha trinazionale (Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo): il sito naturalistico comprende la presenza di tre parchi nazionali, afferenti agli stati del Cameron, della Repubblica Centrafricana e della Repubblica del Congo per una superficie di oltre 750 mila ettari complessivi. Si tratta di aree incontaminate che racchiudono vaste porzioni di foresta tropicale, con una straordinaria varietà di flora e fauna fra cui il coccodrillo del Nilo,  elefanti e alcune specie di gorilla già purtroppo considerate in via di estinzione.
    Chengjiang Site Fossil (Cina) : uno dei più importanti siti al mondo per la presenza di fossili,  nel villaggio di Ercaicun in Cina, nella provincia di Yunnan. Al suo interno si trovano fossili perfettamente conservati risalenti all’Era Cambriana, in particolare  specie marine preistoriche. Il sito vede la presenza di almeno 196 specie differenti, di enorme interesse per gli studiosi.
    Ghats occidentale (India): le montagne della catena denominata Western Ghats, di origini ancora più antiche rispetto all’Himalaya,  presentano caratteristiche geomorfologiche di immensa importanza, per via di processi biofisici ed ecologici unici. L’ecosistema delle loro foreste sarebbe in grado di influenzare l’andamento dei monsoni, moderando il clima tropicale della regione. L’area presenta  uno straordinario livello di biodiversità con alcune delle migliori foreste sempreverdi del mondo e  300 specie vegetali e animali  a rischio di estinzione.

La Rock Islands Southern Lagoon (Palau) è stata iscritta come sito misto naturale e culturale.

Nella stessa sessione sono stati iscritti 20 nuovi siti di interesse culturale :

    Pearling, testimonianza di un Economy Island (Bahrain); principali siti minerari della Vallonia (Belgio)
    Rio de Janeiro, Paesaggi Carioca tra la montagna e il mare (Brasile)
    Il paesaggio del Grand-Pré (Canada)
    Sito di Xanadu (Cina)
    Historic Town Grand-Bassam (Costa d’Avorio)
    Nord-Pas de Calais Mining Basin (Francia)
    Margravial Teatro dell’Opera di Bayreuth (Germania)
    Paesaggio culturale di Bali Provincia: il Subak sistema come una manifestazione del Tri Hita Karana Filosofia (Indonesia)
    Masjed-e Jame di Isfahan (Islamic Republic of Iran)
    Gonbad-e Qabus (Islamic Republic of Iran)
    Siti di Human Evolution presso Monte Carmelo: I Nahal Me’arot / Wadi el-Mughara Grotte (Israele)
    Patrimonio archeologico della Valle Lenggong (Malesia)
    Rabat, capitale moderna e storico della città: un patrimonio comune (Marocco)
    Luogo di nascita di Gesù: la Chiesa della Natività e della via di pellegrinaggio, Betlemme (Palestina)
    Border Town presidio di Elvas e le sue fortificazioni (Portogallo)
    Bassari Paese: Bassari, Fula e Bedik Cultural Landscapes (Senegal)
    Heritage di Mercurio Almadén e Idrija (Slovenia / Spagna)
    Agriturismi decorati di Hälsingland (Svezia)
    Sito neolitico di Çatalhöyük (Turchia).

Il sito ” Luogo di nascita di Gesù: la Chiesa della Natività e della via di pellegrinaggio, Betlemme (Palestina)” appena iscritto nella lista UNESCO è stato anche inserito nella lista dei siti in pericolo così come sono stati aggiunti alla lista dei siti in pericolo due dei siti del Mali, Timbuktu e la Tomba di Askia, il porto vecchio di Liverpool, Maritime Mercantile City) e le fortificazioni sul lato dei Caraibi di Panama: Portobelo-San Lorenzo ( Panama).

Buone notizie invece per due siti precedentemente inseriti nella lista delle località in pericolo : Forte e giardini Shalimar a Lahore (Pakistan) e le terrazze di riso della Cordigliera filippina (Filippine). I recenti lavori di ristrutturazione volti alla salvaguardia dei siti sono stati riconosciuti dal Comitato del Patrimonio Mondiale che ha rimosso dalla lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo questi siti.