Hermanus è una città del Sudafrica vicino a Città del Capo che ospita una meravigliosa festa di bentornato delle balene australi nella baia di Walker Bay dove si ha la possibilità di osservare le balene australi e altri cetacei durante l’inverno e la primavera australi. Questa caratteristica ha fatto di Hermanus una delle tappe obbligate degli itinerari che costeggiano la costa meridionale del Paese.
Dal 1992 la città ha un whale crier ufficiale (uno “strillone” che avvisa dell’avvicinarsi di balene alla costa); questo ruolo viene coperto sempre da una singola persona (il crier fu Pieter Classen dal 1992 al 1998, ed è stato Wilson Salukazana dal 1998 ad oggi). Nel 2005, è stato pubblicato il romanzo “The Whale Caller” in cui il protagonista è proprio il whale crier di Hermanusa. Alla fine di settembre si tiene a Hermanus un festival annuale dedicato alle balene. In questo periodo i cetacei si spingono nella baia per accoppiarsi.
Durante l’inverno e la primavera australi ritorno balene dal loro migrazione antartico e danza lungo le coste della Costiera Hermanus per tutti di godere. Spottings sono frequenti e per contribuire a garantire che si cattura uno spettacolo eccellente, la cittadina di Hermanus assume un “banditore balena” a camminare per la città annunciando le ultime posizioni di avvistamenti di balene. Conosciuta come la migliore destinazione whale-watching in tutto il mondo, il Hermanus Whale Festival ospita migliaia di persone che vengono a conoscere la cultura e l’ambiente naturale, mentre guardiamo queste magnifiche creature in via di estinzione.
Con spettacoli ed eventi per tutte le età che non ci si annoia, mentre si attende di vedere le balene. Ci sono diversi spettacoli di artisti durante il fine settimana nei generi del rock, classica e anche commedia. Insieme con gli spettacoli, gli osservatori di balene possibile visualizzare auto d’epoca presso il Balene e Wheels Classic Car Show. Se volete qualcosa di più attivo avra’ luogo la Death Valley Paintball , così come una mezza maratona e Golf Tournament. Per i bambini, ci sono arti e mestieri, face painting, bungy jumping e spettacoli dal vivo.
Hermanus – mare cristallino e basse scogliere – è la migliore base di whale watching dell’Africa australe. Per vedere i giganti del mare lunghi fino a 18 metri che arrivano dall’Antartide, basta seguire il sentiero pedonale che per 11 chilometri si arrampica sugli scogli. Per sentirle, è sufficiente entrare nella sala audio dell’Old Harbour Museum, nel vecchio porto: qui viene trasmesso il canto delle balene, registrato da un microfono sottomarino nella baia.
Lasciata Hermanus la costa si disfa in dune di sabbia e fynbos, le macchie di aspra vegetazione locale: è la Walker Bay Nature Reserve, terra protetta che scivola giù fino a Gansbaai. Un paesino tranquillo, non fosse per i grandi squali bianchi che popolano le sue acque. E dove è facile incontrare Kim MacLean, la Shark Lady, signora degli squali, prima donna a essersi cimentata con il white shark cage diving. Si sale in barca, si raggiunge il punto dove gli squali sono numerosi, si indossano muta e bombole, si entra in gabbia e ci si immerge. Poi, con alcune esche, si attirano gli squali. «È una cosa che possono fare tutti» assicura Kim. Purché il cuore regga.