Le associazioni dei consumatori scendono in campo per tutelare i passeggeri di Windjet rimasti bloccati negli aeroporti e quelli che hanno gia’ acquistato un biglietto per i prossimi giorni che non potranno volare a causa del blocco dell’attivita’ della compagnia aerea low cost siciliana.
“Tutti coloro che hanno subito disagi potranno agire attraverso il Codacons per chiedere i danni non solo alla compagnia aerea, ma anche all’Enac, che non ha saputo prevenire i gravi disservizi e tutelare adeguatamente gli utenti – dice il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – E se la situazione non tornerà alla normalità i 300mila possessori di biglietti Wind Jet potranno aderire alla mega-class action del Codacons per ottenere il rimborso di quanto pagato e il risarcimento dei danni subiti”.
Nel blog di Carlo Renzi e gia’ disponibile il modulo per le richieste di risarcimento e le azioni che il Codacons promuovera’ contro Wind Jet e l’Enac.
Sempre il codacons annuncia che presentera’ una denuncia in Procura e chiede che si apra un’indagine sulla richiesta dei supplementi, che si aggirano tra i 75 e i 100 euro, che i viaggiatori rimasti bloccati negli aeroporti sono costretti a pagare per volare con le compagnie aeree che li stanno riproteggendo sulle rotte abbandonate dalla low cost fallita.
Secondo Renzi: “Si tratta di un balzello assolutamente ingiusto, che viene richiesto a viaggiatori che si trovano in una situazione di necessità e che quindi hanno scarse o nulle possibilità di scelta. Vista la situazione di emergenza, la riprotezione su altri voli deve avvenire in modo totalmente gratuito per i passeggeri, e le compagnie potranno poi rivalersi su Windjet per i costi sostenuti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda intervengono Federconsumatori e Adusbef con una dichiarazione congiunta dei rispettivi presidenti, presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. “Come abbiamo già affermato, all’azione ritardata e pressapochista dell’ENAC in merito alla vicenda Windjet ora si arriva ad una riprotezione scandalosa per chi volesse imbarcarsi su altri voli. Sotto un condizionamento come quello di non perdersi una vacanza od altro ancora una famiglia dovrebbe sborsare cifre incredibili”. Il comunicato delle due associazioni di consumatori prosegue affermando: “Tutto ciò è molto grave e riteniamo che si debba intervenire anche a livello governativo per sanare questa incredibile situazione. Comunque – si legge ancora nella nota – quello che continuiamo a consigliare ai cittadini coinvolti è di tenere ogni testimonianza d’acquisto o di ripercussioni negative poiché il diritto dei cittadini non è solo quello ovviamente del rimborso del biglietto acquistato ma di tutti i danni occorsi che devono essere risarciti: ambedue questioni che sono sancite da precise norme di legge che non necessitano, in questa fase di particolari class-action. Inoltre – si legge ancora nel comunicato – siamo a chiedere al Governo che si faccia piena luce attorno a questa sconsolante vicenda per verificare comportamenti sbagliati sia di parte imprenditoriale che di parte istituzionale quale l’Enac”.
In un comunicato la Federconumatori ha diffuso informazioni per gli utenti Wind Jet su come richiedere il rimborso del biglietto aereo.
Il passeggero deve inviare una raccomandata a/r a Wind Jet, in cui si richiede il rimborso del titolo di viaggio non utilizzato e delle spese sostenute durante l’attesa in aeroporto per i ritardi aerei, oltre alla corresponsione della compensazione pecuniaria per la mancata partenza come previsto dal Regolamento Comunitario.
Le lettere di richiesta per l’erogazione della compensazione pecuniaria dovranno essere inviate tempestivamente secondo una delle seguenti modalità: e-mail all’indirizzo customer.relations@volawindjet.it; Fax al num. +39 095 73967233 (all’Attenzione del Customer Relations); Posta all’indirizzo: WINDJET S.p.A. Centro Direzionale “Baglio della Sementa”, SP 69/II° 95121 Passo Martino (CT). Le richieste di rimborso/compensazione pecuniaria dovranno essere complete dei recapiti e degli estremi bancari necessari al bonifico bancario.
“Inoltre – si legga ancora nella nota diffusa da Federconsumatori – qualora gli sviluppi di questa grave vicenda dovessero portare al fallimento della compagnia, daremo informazioni su come procedere per l’insinuazione allo stato passivo. Da anni in accordo con altre associazioni stiamo chiedendo al Governo la costituzione di un fondo di garanzia per far fronte alla riprotezione e al rientro dei passeggeri in caso di insolvenza e sospensione della operatività da parte delle compagnie aeree”.