Passare le feste all’insegna del bianco immacolato delle spiagge dell’isola di Barabados, dove è estate tutto l’anno. Lasciare l’Italia quando imperversa il freddo per arrivare nel cuore del Caribe, dove la temperatura è di 27°C tutto l’anno: un viaggio d’inverno a Barbados è un’esperienza indimenticabile. L’isola, infatti, è la meta tropicale ideale per chi voglia trascorrere le vacanze natalizie ed iniziare l’anno nuovo nel migliore dei modi: lontano dal freddo, baciati dal sole, all’insegna del bianco delle spiagge invece che della “solita” neve.
Per un Natale speciale il luogo perfetto è rappresentato dalla cosa ovest, direttamente affacciata sul Mar dei Caraibi, dove concedersi se non una immersione almeno lo snorkeling tra pesci tropicali e tartarughe marine. La zona è famosa, inoltre, per la presenza di tanti relitti a medie profondità dove divertirsi a vivere qualche ora alla scoperta di misteriose imbarcazioni del passato.
Tra le proposte più originali, c’è sicuramente la possibilità di salire a bordo di Atlantis Submarines, veri sottomarini che organizzano escursioni per ammirare tutta la bellezza dei fondali delle acque di Barbados, oppure con i diversi tour in barca che trasportano i visitatori nei luoghi migliori per incontrare le tartarughe marine: una nuotata con questi simpatici animali renderà sicuramente speciale il vostro Natale.
La costa est, invece, è perfetta per chi preferisce trascorrere le vacanze natalizie all’insegna dell’avventura e dedicarsi a surf, windsurf e altre attività adrenaliniche.
Per chi non vuole rinunciare ad un po’ di cultura neanche durante le feste è possibile visitare la capitale Bridgetown e i suoi siti UNESCO, o perdersi nelle piantagioni di St. Nicholas Abbey, nella contea di St. Peter, costruita nel 1650 e circondata da giardini, orto botanico e distilleria, nella quale è possibile scoprire tutti i passaggi necessari per la produzione del rum, vivendo così un’esperienza unica ed interessante.
Uno spettacolo naturale si può invece ammirare ad una serie di grotte che ospita meravigliose stalattiti, ruscelli e cascate sotterranee.
La sera, infine, un must è provare la cucina locale. Tra i piatti nazionali c’è il flying fish, ma anche il Bajan-Cou Cou (a base di mais e farina di okra), il pepperpot (uno stufato piccante di carne), e il Jug-Jug (una miscela di mais guinea e piselli). Per tornare da parenti e problemi quotidiani, insomma, c’è sempre tempo, per staccare la spina e sognare qualche giorno invece non è mai troppo presto.