Ai Musei Capitolini, nel giardino di Villa Caffarelli, una straordinaria ricostruzione in scala reale del Colosso di Costantino, un’opera colossale della scultura romana tardo-antica.
Un’imponente statua di 13 metri
Con i suoi 13 metri di altezza, la statua colossale di Costantino (IV secolo d.C.) è uno dei più significativi esempi della scultura romana tardo-antica. Dell’opera originale, riscoperta nel XV secolo presso la Basilica di Massenzio, oggi rimangono solo alcuni monumentali frammenti marmorei, conservati nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini: testa, braccio destro, polso, mano destra, ginocchio destro, stinco destro, piede destro e piede sinistro.
Un’eccezionale ricostruzione del Colosso di Costantino
Nel giardino di Villa Caffarelli, è possibile ammirare, in tutta la sua imponenza, la straordinaria ricostruzione del Colosso in scala 1:1, frutto della collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina, Fondazione Prada e Factum Foundation for Digital Technology in Preservation, con la supervisione scientifica di Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali.
Un viaggio nel tempo
Il Giardino di Villa Caffarelli, dove è stata collocata la riproduzione del Colosso di Costantino, insiste in parte sull’area occupata dal Tempio di Giove Ottimo Massimo, che un tempo ospitava la statua di Giove, la stessa forse da cui il Colosso fu ricavato o che comunque ne costituisce il modello di derivazione. I resti del tempio sono oggi visibili all’interno dell’Esedra di Marco Aurelio.
Un’opera ricca di storia e simbolismo
Il Colosso di Costantino è un’opera ricca di storia e simbolismo. La statua, realizzata in marmo e bronzo dorato, raffigura l’imperatore come Giove, con la parte superiore del corpo scoperta e il mantello adagiato sulla spalla; il braccio destro che impugna lo scettro ad asta lunga e la mano sinistra che sorregge il globo.
Un’importante operazione di rilievo e ricostruzione
Il progetto di ricostruzione del Colosso di Costantino è partito da un importante lavoro di analisi archeologica, storica e funzionale dei frammenti, supportata dalla lettura delle fonti letterarie ed epigrafiche.
I frammenti originali sono stati scansionati con la tecnica della fotogrammetria e modellati in 3D. La complessa operazione di ricostruzione ha tenuto conto di molteplici fattori: il tipo di marmo, i restauri e le aggiunte; i dettagli del panneggio mancante e l’aspetto del bronzo dorato; il rapporto tra la ricostruzione e i frammenti superstiti.
Ingresso
Piazzale Caffarelli, 2
Orari
Tutti i giorni dalle 9.30 fino alle 18.30
Tariffe
ingresso gratuito