Barack Obama, 44° presidente degli Stati Uniti, proseguirà la sua opera per altri quattro anni. Il presidente ha conquistato 303 grandi elettori contro i 206 di Romney. “Torno alla Casa Bianca più determinato”- ha sottolineato Obama, intervenendo davanti ai sostenitori al suo quartier generale di Chicago-. “La nostra economia si sta riprendendo”, promettendo che lavorerà per trovare “quei compromessi necessari a portare il Paese avanti”. L’America ha così votato e per il turismo è un’ottima notizia.
Barack Obama è stato colui che ha approvato il Travel Promotion Act (TPA) per dare nuovo impulso alla promozione degli Usa come destinazione turistica, nel mondo, rimettendo in piedi, con i finanziamenti derivanti dall’applicazione dell’Esta e da sovvenzioni private legate al progetto, un ente di promozione, Brand Usa, che presto dovrebbe arrivare anche in Italia.
In pratica una nuova cooperazione pubblico-privato tra il Governo Usa e l’industria del turismo americana per promuovere la destinazione Usa all’estero. Quando i visitatori internazionali vanno negli Stati uniti spendono molto in beni e servizi supportando in questo modo l’economia del paese
Ma non basta, secondo Obama: “Ho dato ordine alla mia amministrazione di mandarmi una nuova strategia nazionale per il turismo focalizzata sulla creazione di posti di lavoro”. Cuore della strategia dovrà essere “rendere più facile ai turisti stranieri di visitare l’America”.
Per gli italiani la facilità che vuole Obama non è un problema: come gran parte degli europei possono restare fino a 90 giorni per turismo o affari negli Usa senza visto. Obama parlava soprattutto dei visitatori dei paesi emergenti come Brasile o Cina, che hanno sempre più denaro per viaggiare ma per entrare in America hanno bisogno di un visto non sempre facile da ottenere. E così il paese perde colpi, e occupazione, a favore di altre destinazioni.