A Lignano, la prossima sarà la nona edizione in cui si presenterà questo spettacolare presepio, realizzato dall’Accademia della Sabbia in collaborazione con l’associazione Lignano in Fiore onlus, e che ogni anno attrae migliaia di visitatori. È allestito sul piazzale antistante alla Terrazza a Mare, in un luogo suggestivo che mischia la spiritualità del Natale con la bellezza e l’immensità del mare, che in questa stagione ha un fascino particolare.
Un’occasione unica per passare a Lignano il periodo delle festività, vivendo momenti di festa e spiritualità in un contesto affascinante che solo il mare in questa stagione sa regalare.
L’evento è inserito nella manifestazione “Natale d’A…Mare 2012” che si aprirà l’8 dicembre con l’inaugurazione del presepe e continuerà poi fino al 6 gennaio con mercatini e mostre dedicate alla Natività.
Una novità di quest’anno è la presenza di artisti lignanesi nella programmazione di molti eventi, in particolare di quello previsto per la notte del 31 dicembre che culminerà con il grandioso spettacolo pirotecnico.
Il pomeriggio di San Silvestro sarà invece dedicato al “veglioncino” dei più piccoli, come vuole la tradizione.
Imperdibile l’appuntamento con l’ormai tradizionale presepe di sabbia, giunto quest’anno alla sua nona edizione, la cui inaugurazione è fissata a sabato 17 dicembre 2011, che attrae ogni anno decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il Friuli e non solo.
Il Presepe di Sabbia si ripresenta anche quest’anno sul piazzale antistante alla Terrazza a Mare, in un luogo suggestivo che mischia la spiritualità del Natale con la bellezza e l’immensità del mare, che in questa stagione ha un fascino particolare.
Nella scorsa edizione la manifestazione ha superato i 50 mila visitatori e nel corso degli anni ha spaziato dalle simbologie e opere che si rifanno al più classico presepe napoletano, fino ad ambientazioni riconducibili agli elementi, ai valori e alle credenze friulani. L’opera analizzava i paradigmi della terra e in particolare quelli della civiltà contadina e dei suoi elementi fondanti quali il lavoro nei campi, gli antichi mestieri, l’olio , il grano e il vino, prodotti della terra fondamentali nella società del passato.
Quest’anno sarà l’artista romano Antonio Molin, presidente dell’accademia della Sabbia, a dirigere la squadra di dieci artisti provenienti da tutta Italia che lavoreranno all’opera per ben 5 settimane.
Il presepe, sarà creato, all’interno di un capannone coperto, sito a fianco della Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, su una superficie di oltre 400 metri quadrati, modellando ben 500 metri cubi di sabbia, come sempre, senza l’uso di colle o altri materiali chimici; solo acqua, sabbia ed il lavoro dgli artisti , il cui unico segreto per la realizzazione dell’opera e per la sua stabilità, sta nel comprimere per giorni e giorni la sabbia con grande pazienza, creando delle vere e proprie sculture. La sabbia, a fine manifestazione, sarà infatti restituita alla spiaggia.
Gli animali avranno grande spazio fra le opere realizzate, sia per rispettare la tradizione del presepe di san Francesco che per la grande importanza avuta nella società del passato nel lavoro e nel sostentamento degli uomini.
Il presepe si costituirà di due parti, una dedicata all’ambiente lagunare, dove verranno raffigurati il tipico paesaggio e tutti gli elementi tipici della laguna e una alle componenti tipicamente marittime con gli scenari e i luoghi infiniti dominati dalle acque.
Al centro del presepe, si staglierà un grande faro di quasi sei metri, che dagli scogli dominerà l’orizzonte.
La grande novità di questa edizione della manifestazione sarà il presepe di sale con le realizzazioni dedicate alla Natività, confezionate usando il comune sale da cucinealimentare, lavorate con tecniche speciali.
Per garantire la stabilità di questa particolare opera sarà installata una cella climatizzata che preserverà i materiali dall’umidità
Anche quest’anno sarà allestito l’albero di Yule, dedicato all’antica celebrazione della festa del solstizio d’inverno, antichissimo rito di origine celtica da cui secondo molti nasce la tradizione dell’odierno albero di Natale.
Nel primo millennio Avanti Cristo, infatti, le antiche popolazioni del centro Europa celebravano la festa di Yule, che corrisponde all’odierno solstizio d’inverno, quando il sole ricomincia ad alzarsi sulla linea dell’orizzonte e le ore di luce aumentano segnando l’inizio del graduale ritorno alla bella stagione, riunendosi intorno ad un albero spogliato dall’inverno e adornandolo con oggetti colorati, quale rito propiziatorio per un rapido ritorno della primavera.