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A New Orleans l’aeroporto rimane ancora chiuso

L’uragano Isaac è in Lousiana. “Lo scalo non è un rifugio in caso di evacuazione e nessuno potrà rimanere all’interno del terminal durante la tempesta”, avvertono le autorità aeroportuali. L’uragano Isaac ha toccato terra in Louisiana e punta verso New Orleans. Al momento non è dato sapere se l’uragano colpirà la città o la sfiorerà soltanto. Intanto però l’aeroporto internazionale Louis Armstrong è chiuso da ieri.

E’ critica la situazione a New Orleans, dove l’uragano Isaac, sta arrivando con raffiche di vento a 130 chilometri all’ora, ma che potrebbero arrivare fino a 150.
I responsabili dell’emergenza per l’uragano Isaac a Plaquemines Parish, nel sudest della Louisiana, hanno riferito che l’acqua ha superato gli argini orientali anti-inondazioni tra Braithwaite e White Ditch. Lo ha detto il National Weather Service riportato da alcuni alcuni media.
Isaac resta comunque classificato come uragano di livello 1, ben lontano dalla furia di Katrina, che sette anni fa devastò la città. Sono già 200mila le persone rimaste senza corrente elettrica nello stato della Lousiana, dove anche la capitale Baton Rouge potrebbe essere raggiunta dall’uragano.

L’uragano Isaac arriva esattamente a sette anni di distanza dal disastro provocato dall’uragano Katrina. Come riferiscono i media Usa, le autorità locali hanno ordinato l’attivazione del sistema di chiuse e dighe a protezione della città. La popolazione di Lousiana, Alabama e Mississippi è stata invitata a tenersi pronta per far fronte a una possibile emergenza legata a vasti blackout. «Ascoltate le autorità»: «se vi dicono di evacuare, evacuate», ha detto ieri il presidente americano Barack Obama in vista dell’arrivo di Isaac sulle coste del Golfo del Messico. «Stiamo per affrontare una grande tempesta».

Nella città del jazz regna un silenzio strano, innaturale, carico di tensione: nelle ore che precedono l’arrivo dell’uragano Isaac, New Orleans si è fermata. E trattiene il respiro, aspettando che si scateni la forza della natura, e quella del destino, che ironicamente si ripresenta ancora una volta il 29 agosto, esattamente come sette anni fa, quando arrivò l’uragano Katrina, causando la morte di migliaia di persone e distruzioni immani. I balconi e le persiane delle case basse sono sbarrati, così come le entrate dei mille locali della vita notturna del quartiere francese, le vetrine degli antiquari, le pasticcerie, i negozi di alcolici o di abiti estrosi di seconda mano. In alcune zone della periferia della città è scattato il coprifuoco.
Le forti piogge portate da Isaac sulla Lousiana fanno temere inondazioni nella metropolitana di New Orleans. Lo riferisce la Cnn citando il National Weather Service.

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