Chi si appresta a visitare Vienna per la prima volta immagina una citta’ segnata dall’austerita’ degli Asburgo e dallo stile capriccioso dei suoi edifici gotici. Ha certamente negli occhi le immagini del palazzo imperiale di Hofburg, delle sue 2500 stanze fra le quali spiccano gli appartamenti imperiali con le sale originali dell’Imperatore Francesco Giuseppe e dell’Imperatrice Sissi,o quelle del maestoso Duomo di Santo Stefano impreziosito dal fastoso pulpito gotico di Anton Pilgrim e da altre ”sorprese” realizzate dal grande scultore austriaco.
Ma e’ all’uscita dello Stephansdom, quando la vista del suo campanile mosaicato si perpetua riflettendosi sulle pareti di vetro della Haas-Haus di Hans Hollein – che dagli anni ’80 con la sua facciata arcuata e il bovindo arrotondato segna la Stephansplatz – che si percepisce quanto l’architettura moderna caratterizzi l’antica capitale asburgica.
E cosi’ accade che, grazie alla creativita’ degli architetti viennesi e al movimento dei secessionisti che fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo vide all’opera artisti del calibro di Gustav Klimt, Egon Schiele, Koloman Moser, Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich e Josef Hoffmann, nel novero dei ”luoghi da non perdere” entrano anche edifici insoliti. In quale paese del mondo e’ assolutamente da non mancare la visita ad una Cassa di Risparmio? A Vienna, la Österreichische Länderbank e’ uno degli edifici piu’ significativi costruiti da Otto Koloman Wagner, che stupisce anche con la sua Majolika-haus, un anonimo condominio elevato a edificio cult grazie alle piastrelle policrome che ricoprono interamente la facciata e che, nel progetto di Wagner, rappresentano una gigantesca tenda a fiori.
Anche le stazioni della ferrovia urbana di Vienna, la Wiener Stadtbahn, grazie al lavoro di Wagner, sono considerate nel loro complesso un’opera d’arte che raggiunge il suo apice nel geniale restauro del padiglione di corte a Hietzing e nella stazione di Karlsplatz.
Non lontano da Karlsplatz vale la pena di visitare la sede della Secessione di Vienna, realizzata alla fine dell’800 da Joseph Olbrich in stile liberty con la caratteristica cupola che i viennesi chiamano “cavolo dorato”.
Di fronte al maestoso ma sobrio complesso della Hofburg, sulla Michaeler Platz, si puo’ ammirare la Looshaus commissionata da Goldman & Salatsch all’achitetto Adolf Loos, pioniere nell’applicare il concetto di bellezza degli edifici alla forma stessa e non agli ornamenti.
Ci pensera’ alcuni anni piu’ tardi Friedensreich Hundertwasser a capovolgere il concetto di bellezza di Loos realizzando la casa di Hundertwasse, 50 appartamenti costruiti per le persone meno abbienti con lo scopo di trasmettere allegria e gioia di vivere. Linee morbide, colori pastello, erba sui tetti, alberi che spuntano dalle finestre, facciate decorate con piastrelle interamente provenienti da materiale di recupero, hanno fatto di queste case popolari una delle piu’ gettonate attrazioni turistiche di Vienna. E’ sempre ad Hundertwasser si deve un altro piccolo miracolo architettonico: grazie alle sue decorazioni l’inceneritore di Spittelau, che sorge lungo il canale del Danubio, e’ annoverato tra le opere d’arte della citta’.
Se siete interessati ad approfondire l’opera di questo architetto potete visitare il Museo Hundertwasser in Untere Weißgerberstraße 13 (http://www.kunsthauswien.com).
Le realizzazioni piu’ recenti, ma non meno interessanti, risalgono agli anni ’90. Un gruppo di quattro architetti Jean Nouvel, Coop Himmelblau, Manfred Wehdorn e Wilhelm Holzbauer
si e’ occupato della riqualificazione del distretto industriale di Simmering dove, tra fabbriche e capannoni, sorgevano quattro enormi gasometri costruiti alla fine dell’800. Ora i quattro edifici ospitano oltre 600 appertamenti, centri commerciali, sale per manifestazioni e per i rave e molto altro.
Il quartiere si raggiunge dal centro di Vienna con la linea U3 della metropolitana. E’ possibile prenotare visite guidate ai gasometri presso il sito web Wiener Gasometer.
Per immergersi completamente nella vita della citta’ si puo’ pernottare in uno dei suoi palazzi.
Go with Oh ha una buona offerta di appartementi turistici a Vienna, disponibili anche per soggiorni brevi.
Per i turisti con un budget contenuto vale la pena di segnalare l’opportunita’ di pranzare con poco piu’ di 5 euro presso la mensa dell’ Istituto Afroasiatico in Turkenstrasse 3 o fra i banchetti del Naschmark, il piu’ famoso e caratteristico mercato di Vienna.