La diciannovesima edizione del celebrato Tappeto di Fiori sulla Grand Place di Bruxelles propone quest’anno un tema particolarmente interessante dal punto di vista estetico, oltre che di grande attualità per tutta Europa. È per celebrare un cinquantennio di immigrazione e integrazione turca a Bruxelles che la capitale d’Europa dedica la prossima edizione del celeberrimo Tappeto di Fiori (dal 14 al 17 agosto 2014) al kilim, uno dei simboli più noti della cultura e dell’artigianato anatolico.
Le begonie che occuperanno con motivi geometrici e con tutta la varietà cromatica dei kilim più ricercati la splendida piazza, formando una composizione di 1.800 metri quadri, saranno disposte a partire dalle 12.00 del 14 agosto; nei giorni successivi (fino al 17) sarà possibile ammirare il lavoro dei maestri giardinieri e degli orticultori dalla piazza stessa oppure dall’alto, affacciandosi alla terrazza del palazzo municipale. Le aspettative per questa particolare disposizione sono già molto alte, anche in vista di un’inaugurazione che si annuncia particolarmente coreografica.
Una grande festa multietnica
L’apertura ufficiale della manifestazione sarà scandita da una vera e propria festa di musica, profumi ed emozioni della tradizione turca, eseguiti da un melting pot strumentale che comprenderà tra gli altri il Saz (un liuto a manico lungo) e il Daf (un tamburo a cornice usato da tempi immemori nella tradizione africana e mediorientale). Il Maestro Grégoire Dune, incaricato della componente musicale della celebrazione, ha annunciato una scaletta che farà percorrere con mente e orecchio il viaggio di un gruppo di migranti attraverso terre, ritmi stagionali, atmosfere differenti.
Un po’ di storia
Il primo Tappeto di Fiori venne ufficialmente realizzato nel 1971 dall’architetto Etienne. Stautemans, che si rifaceva ad una tradizione già ben radicata nelle città fiamminghe. Dopo anni di prove e tentativi, grazie ai quali divenne un indiscusso punto di riferimento nella composizione floreale e nell’accostamento cromatico, Stautemans raggiunse una fama tale da essere invitato a realizzare composizioni analoghe in tutta Europa e nel mondo. La piazza Brussellese, che dopo la nativa Zottegem aveva visto sbocciare la sua maestria, rimase tuttavia sempre nel suo cuore: “Da nessuna parte”, amava ripetere, “il tappeto è più bello e riconoscibile che nella cornice di palazzi antichi della Grand Place di Bruxelles”. Difficile dargli torto: per l’UNESCO la composizione stilistica dell’architettura della Grand Place merita di essere annoverata nel Patrimonio dell’Umanità.
Maestria all’avanguardia
La realizzazione del tappeto di Fiori segue un piano di lavoro ben preciso che comprende numerose fasi e impegna centinaia di esperti giardinieri. Dopo il disegno del motivo, che normalmente viene concepito con largo anticipo, si effettuano i calcoli che consentono di individuare il numero di fiori necessari e se ne studiano le tonalità cromatiche. Terminata la progettazione, il lavoro vero e proprio comincia con il disegno sulla piazza delle linee che definiscono il motivo, continua con la posa del
terreno e si conclude con la piantumazione dei fiori, uno a uno, in numero di circa 300 per metro quadro (in totale sono circa 750 mila!). Molti gli appassionati che accorrono ad assistere al lavoro della oliatissima macchina organizzativa: l’entusiasmo e la maestria dei giardinieri sono tali che la piantumazione avviene in circa (soltanto!) quattro ore.
Le Fiandre e le begonie
Nelle Fiandre l’amore per le begonie ha solide radici: dal Cinquecento in poi, con l’introduzione in Europa, attecchisce e si diffonde nella regione una passione mai tramontata, il cui epicentro si trova tuttora nelle aree circostanti Gent. Qui nacque nel 1808 “Floralies”, una delle manifestazioni più importanti al mondo per la floricultura, che nel 2016 festeggerà la 35esima edizione (la cadenza è quinquennale). Chi proprio non potrà aspettare il 2016, sia comunque avvisato: dalla collaborazione tra Floralies, la città di Bruxelles e la ONG Brussels Flower Carpet è nato nel 2013 l’evento “Floralientime”, che riproporrà anche nell’agosto del 2015 un ricco programma a base di composizioni floreali. Non stupisce dunque scoprire che le Fiandre siano attualmente il maggior esportatore mondiale di bulbi, con una diffusione che tocca tutta l’Europa, il Giappone e gli USA.