E’ una delle capitali che più hanno tratto giovamento dal fenomeno dei voli low cost. Tra cioccolaterie, la Grand Place e musei molto particolari, ecco come la si può assaporare in un soggiorno breve.
Città multiculturale dai mille volti con un passato ricco di storia e un presente al passo con i tempi, non è solo la sede del Parlamento Europeo (UE PARLEMENT), ma è il cuore brulicante del Belgio; c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle cose da fare e da vedere a Bruxelles.
Quel che fino a poco tempo fa sembrava poco fattibile, oggi è realtà per una grande quantità di persone che partono la mattina per Bruxelles e ritornano la sera stessa senza pernottare in città. Un cambio di vita, più o meno paragonabile alla rivoluzione che in Italia è stata determinata dall’alta velocità tra Roma e Milano, accelerata dall’apertura delle linee low cost, come Ryanair, che parte da Ciampino e Fiumicino direttamente su Zaventem.
Dall’aeroporto si prende il trenino – pulito, vetri perfetti, monitor al plasma- ed in venti minuti si arriva subito in centro: prima fermata Zaventem, seconda Brussels nord, terza fermata Brussels centrale.
Non si può rinunciare ad una passeggiata tra l’Art Nouveau di Victor Horta nei quartieri novecenteschi e le facciate classiche del Palais des Nations e del Palais Royal, seguendo il profumo delle cioccolaterie. In galleria della regina, Neuhaus racconta la storia delle praline: il cioccolato, arrivato qui come lo mangiavano gli indigeni (salato con le spezie) viene trasformato in alimento dolce, con lo zucchero. Venduto inizialmente nelle farmacie come antidepressivo viene poi “elaborato” dal farmacista Neuhaus in praline. La moglie del farmacista pensò poi di impreziosirle “infiocchettandole” e cosi nacquero i famosi cofanetti di praline che oggi vengono esposti come gioielli nelle vetrine del centro.
Da piazza Albertin – che celebra ancora l’anniversario della prima guerra mondiale quando il Belgio piccolo e neutrale fu invaso dalla Germania – alla biblioteca reale del Belgio, agli archivi di Stato ed al museo del libro e del manoscritto, il passo è breve. Qui dal Medioevo fino al Settecento c’era una collina verde. Oggi è il passaggio privilegiato per arrivare alla città alta, sede dei palazzi reali, dei musei e dei grandi palazzi borghesi che godono di uno straordinario panorama sulla città. Particolare la storia del castello, incendiato (secondo la tradizione) nel Settecento per un “errore” di una ancella che non avrebbe spento le candele per non svegliare la principessa che si era addormentata dimenticandosi di dare l’ordine di spegnerle. Il palazzo reale cosi come lo vediamo oggi è stato fatto costruire da Leopoldo II, il sovrano che, puntando sul carbone, ha fatto del Belgio il motore della rivoluzione industriale, dopo l’Inghilterra. A lui si deve anche la costruzione di grandi boulevard e del palazzo di giustizia, il tutto nell’ottica di realizzare una città capace di essere il simbolo di un grande Belgio. Da vedere le serre reali che aprono al pubblico per 20 giorni, dalla fine di aprile a maggio, nel periodo di massima fioritura.
La parte bassa della città è invece essenzialmente dedicata al commercio. Pizzi e merletti traboccano nelle vetrine ricordando la storia della regione in cui i terreni paludosi delle fiandre si sono rivelati floridi per la pianta del lino e per il conseguente sviluppo di commerci con l’Inghilterra. Cioccolato, birra (il Museo della Birra ospita oltre mille tipi di birre e centinaia di bicchieri, sottobicchieri e boccali di tutte le epoche) e cozze sono le specialità gastronomiche della città.
Il cuore della città è la Grand Place, centro nevralgico della vita sociale, con le sue bellissime case delle corporazioni in stile fiammingo, con al centro il gotico Hotel de Ville. Dietro la Grand Place, all’angolo tra Rue de l’Etuve e Rue du Chene, si trova la statua del Manneken Pis (alta trenta centimetri), la mascotte simbolo della città che viene vestito a seconda delle occasioni. Rappresenta un bambino di nome Juliaanske che secondo la leggenda salvò la città urinando – e cosi è ritratto- su una miccia accesa lungo le mura della città. Ad est della Grand Place, salendo verso la città alta, seguendo il Palazzo reale e il Palazzo del Parlamento, si apre un parco ricco di fontane e di statue che celebrano l’indipendenza del Belgio. Al centro della piazza del Parlamento, la statua di Goffredo di Buglione, protagonista della prima crociata. La maggior parte degli edifici in Art Nouveau si trovano nei quartieri di Ixelles e Saint Gilles. Interessante la cattedrale gotica del XIII secolo ricorda quella di Notre Dame e che, a differenza del gotico francese, invece del rosone ha una polifora.
Tra i musei, da vedere assolutamente è il nuovo Museo Fin de Siècle (Orari da martedì a domenica, dalle ore 10 alle 17) che propone un percorso artistico del XIX secolo a partire dal 1865, anno di creazione della Società libera delle Belle Arti, e fino al 1914. Il museo riunisce oggi in partenariato varie istituzioni: i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio, la Biblioteca Reale, il Teatro reale della Monnaie e la Regione di Bruxelles-Capitale alimentando un continuo dibattito sulla modernità.
I mercatini di natale sono una cosa che, se andate in città sotto il periodo di Natale, non potete di certo perdervi. I Mercatini sono abbastanza vicini gli uni agli altri e riuscirete a vederli tutti anche in giornata, se poi vorrete mangiare qualcosa, pattinare sul ghiaccio e fare tutte le attività proposte con calma, forse vi ci vorranno fino a due giorni, ma ne varrà la pena.
Dalla Grand-Place fino al Marché-aux-Poissons, ben 240 chalet, le casette di legno vi intratterranno, divertiranno e faranno passare piacevolmente il tempo. Qui troverete cibo proveniente da ogni regione del Belgio e della Francia, ma anche regali di Natale e piccoli souvenir, assaggi di dolci, di piatti tipici e anche di vin brulè, per non parlare delle birre e del caffè.
Nel mezzo della lunga piazza che conduce alla ruota panoramica troverete la pista di pattinaggio sul ghiaccio, bambini hanno la possibilità di pattinare in disparte anche se non l’hanno mai fatto grazie all’aiuto di appositi sostegni a forma di animale.
Andando per il verso opposto alla ruota panoramica vi troverete davanti al Palazzo della Borsa, addobbato e illuminato ad arte e infine, proseguendo per i Mercatini di Natale, alla Grande Place e qui, sono convinta, i vostri occhi si illumineranno.