A Roma, tra le mura storiche di Villa Torlonia, si cela un’attrazione unica e suggestiva: il Bunker di Mussolini. Riaperto al pubblico il 5 aprile 2024 dopo un accurato restauro, questo luogo offre un’esperienza immersiva nella memoria della Seconda Guerra Mondiale e della vita del Duce.
Scendendo le scale che conducono al bunker, si varca una soglia che separa il presente dal passato. L’aria si fa più densa e l’atmosfera si carica di emozioni. Il nuovo allestimento multimediale, curato da Federica Pirani e Annapaola Agati, accompagna il visitatore in un viaggio nel tempo, svelando i segreti di questo luogo enigmatico.
Il percorso inizia con un video che racconta la vita di Mussolini e della sua famiglia all’interno della villa. Immagini di feste, cerimonie ufficiali e momenti di vita quotidiana si susseguono, creando un ritratto intimo del Duce. La serenità di questa esistenza viene però bruscamente interrotta dallo scoppio della guerra.
Con l’entrata in guerra dell’Italia, il timore dei bombardamenti diventa sempre più concreto. Per proteggere il Duce e la sua famiglia, vengono realizzati tre rifugi sotterranei: un primo rifugio adattando una cantina, e in seguito due strutture più resistenti sotto il Casino Nobile.
Il Rifugio antiaereo, situato al piano seminterrato del palazzo, offre uno spaccato della vita quotidiana durante i bombardamenti. Attraverso proiezioni di cinegiornali dell’epoca e collage fotografici, il visitatore si immerge nell’atmosfera di terrore e incertezza che pervadeva la città.
Una sezione del percorso è dedicata alla drammatica esperienza dei bombardamenti su Roma. Immagini di macerie e di dolore raccontano la sofferenza della popolazione civile, mentre il pavimento simula il tremore del terreno sotto le bombe.
Scendendo una ripida scala, si accede al cuore pulsante dell’esperienza: il Bunker vero e proprio. Situato a 6 metri di profondità, questo ambiente austero e massiccio è stato lasciato volutamente spoglio per esaltarne la potenza evocativa. Qui, una simulazione di incursione aerea, con tanto di sirene, aerei in avvicinamento e detonazioni, rende l’esperienza ancora più realistica e coinvolgente.
Il Bunker di Mussolini non è solo un luogo di memoria, ma anche un invito a riflettere sulle pagine più buie della storia. Un’eredità complessa che non può essere dimenticata e che deve essere trasmessa alle nuove generazioni.
Le visite guidate durano 50 minuti e sono condotte da operatori didattici esperti. Per il pubblico individuale sono previsti turni di visita al mattino e al pomeriggio, mentre per i gruppi (scuole, guide turistiche, etc.) sono disponibili anche visite infrasettimanali.
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