Di questi tempi si parla tanto di mobilità dolce o mobilità sostenibile, intendendo con questo un modo diverso di muoversi nelle città e nelle periferie. Un po’ per la crisi, un po’ per una nuova sensibilità sociale sono tanti coloro che abbandonano l’automobile non solo per i trasferimenti di lavoro quotidiani ma anche per le vacanze e il relax. Le città d’arte della pianura padana rispondono pienamente anche a quest’ultima esigenza con un grande evento, un cicloraduno, e con una serie di percorsi studiati per coniugare svago, arte e dolce vita. Tutti i gusti e tutti gli interessi che muovono i ciclisti li porteranno naturalmente alla scoperta delle città del Circuito.
In collaborazione con FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, si terrà dal 19 al 23 giugno il cicloraduno nazionale proprio nelle città del Circuito città d’arte. Piacenza, Cremona, Parma, Reggio Emilia e Modena saranno per 5 giorni le mete di ciclisti provenienti da tutta Italia. Per loro sono stati approntati più percorsi al giorno: tra le colline e la bassa, pedalando in compagnia, si potranno visitare i numerosi tesori che la pianura padana raccoglie.
Con BicItalia, un progetto Fiab, il Circuito Città d’Arte ha anche sviluppato una rete di itinerari cicloturistici a disposizione di chiunque desideri combinare turismo e attività sportiva. Tutti i percorsi sono disponibili presso il sito del circuito delle citta’ d’arte, con indicazioni su fondi stradali, eventuali dislivelli e tempi di percorrenza. Ecco qui sotto alcuni esempi di gite.
I ciclisti più preparati, quelli disposti ad affrontare un maggiore sforzo fisico, potranno impegnarsi in un percorso che da Bergamo porta a Clusone con un dislivello massimo di 370 metri circa da compiersi in due ore. Una bella gita al termine della quale si potrà visitare il celebre Oratorio dei Disciplini che ospita diversi affreschi, tra cui il Trionfo della Morte, ricco di simboli e suggestioni. Gli altri itinerari ciclistici di Bergamo prevedono percorsi “a petali”: si parte dalla città per rientrarvi dopo un tour ad anello più o meno lungo. Un esempio è il giro del Parco dei Colli, tutto realizzato su piste ciclabili mentre per altre proposte è prevista la possibilità di combinare bici e treno, almeno per gli spostamenti più impegnativi.
Numerosi gli itinerari di Lodi, anche questi suddivisi tra urbani, extraurbani e intercity ovvero di collegamento tra due o più città. Fitto è l’intrecciarsi di piste ciclabili, nel lodigiano: collegamenti diretti con Bergamo, Monza, Pavia e Piacenza o itinerari più brevi ma suggestivi e romantici. Per esempio lungo la dorsale dell’Adda, con un percorso attorno ai 70 km circa, ci si inoltrerà tra boschi e nelle campagne seguendo il corso del fiume e ammirando nel contempo l’antica architettura contadina delle cascine e dei borghi. Con un percorso ad anello sul Lambro, un po’ impegnativo per le inevitabili salite, si raggiungeranno i colli e il castello di San Colombano senza dimenticare quelli di Sant’Angelo Lodigiano e di Melegnano. A cena, un aperitivo a base di “raspadura” e prosecco per saranno pienamente meritati.
Più indicato per gli appassionati di storia il complesso di piste ciclabili attorno a Pavia. Ben due tappe della via Francigena, quella che dall’Inghilterra portava i pellegrini a Roma, si trovano sul suo territorio poiché da Vercelli si passava per Pavia per arrivare a Fidenza e scendere poi lungo il passo della Cisa.
I ciclisti più preparati, quelli disposti ad affrontare un maggiore sforzo fisico, potranno impegnarsi in un percorso che da Bergamo porta a Clusone con un dislivello massimo di 370 metri circa da compiersi in due ore. Una bella gita al termine della quale si potrà visitare il celebre Oratorio dei Disciplini che ospita diversi affreschi, tra cui il Trionfo della Morte, ricco di simboli e suggestioni. Gli altri itinerari ciclistici di Bergamo prevedono percorsi “a petali”: si parte dalla città per rientrarvi dopo un tour ad anello più o meno lungo. Un esempio è il giro del Parco dei Colli, tutto realizzato su piste ciclabili mentre per altre proposte è prevista la possibilità di combinare bici e treno, almeno per gli spostamenti più impegnativi.
Numerosi gli itinerari di Lodi, anche questi suddivisi tra urbani, extraurbani e intercity ovvero di collegamento tra due o più città. Fitto è l’intrecciarsi di piste ciclabili, nel lodigiano: collegamenti diretti con Bergamo, Monza, Pavia e Piacenza o itinerari più brevi ma suggestivi e romantici. Per esempio lungo la dorsale dell’Adda, con un percorso attorno ai 70 km circa, ci si inoltrerà tra boschi e nelle campagne seguendo il corso del fiume e ammirando nel contempo l’antica architettura contadina delle cascine e dei borghi. Con un percorso ad anello sul Lambro, un po’ impegnativo per le inevitabili salite, si raggiungeranno i colli e il castello di San Colombano senza dimenticare quelli di Sant’Angelo Lodigiano e di Melegnano. A cena, un aperitivo a base di “raspadura” e prosecco per saranno pienamente meritati.
Più indicato per gli appassionati di storia il complesso di piste ciclabili attorno a Pavia. Ben due tappe della via Francigena, quella che dall’Inghilterra portava i pellegrini a Roma, si trovano sul suo territorio poiché da Vercelli si passava per Pavia per arrivare a Fidenza e scendere poi lungo il passo della Cisa.