ALCALÁ DE HENARES
Alcalá de Henares somma la tradizione gastronomica castigliana con la cucina d’avanguardia, senza tralasciare i riferimenti alla cucina del Chisciotte e che, in particolar modo, possiamo assaggiare nelle antiche cantine come tapas (piccoli assaggi offerti dalle case per pasteggiare meglio le bevande).
AVILA
La gastronomia di Avila affonda le proprie radici nei prodotti della terra, un’infinita varietà di carni e legumi meravigliosi che sottolineano l’influenza delle tre culture: islamica, ebrea e cristiana, che sono esistite nel territorio ed hanno lasciato la propria impronta in cucina. Il vitello di Avila e le yemas di Santa Teresa (zabaione condensato allo stato gelatinoso sono una buona lettera di presentazione della gastronomia di questa città castigliana. Le origini della ricetta delle yemas, uno dei dolci più popolari, non sono chiare, anche se sembra che risalgano alla tradizione andalusí (la civiltà ispano-musulmana dell’Alto Medioevo) o, addirittura, a quella dei conventi carmelitani in cui visse Santa Teresa, della cui nascita si celebrerà il V centenario l’anno venturo.
CÁCERES
La gastronomia tradizionale di Cáceres è caratterizzata dal buon gusto e la semplicità; si tratta di una cucina elaborata per secoli da pastori e contadini, adattata ai palati più squisiti, con ricette provenienti dal triangolo formato dai monasteri di Alcantara, Guadalupe e Yuste. Prodotto caratteristico della zona è il formaggio pecorino Torta del Casar, dal sapore forte e dalla consistenza particolare. Gli insaccati, poi, godono di un grande prestigio, specialmente il prosciutto pata negra, ottenuto a partire da suini allevati in libertà e alimentati esclusivamente con ghiande. La cacciagione è anche uno degli elementi fondamentali della gastronomia dell’Estremadura.
Conoscere Cordova va di pari passo con la degustazione della gastronomia locale ed il godimento della cultura della buona tavola e del buon vino. La gastronomia cordovese attuale è il risultato di una lunga tradizione che si lascia intravvedere nella varietà dei cibi e nel prestigio nazionale e internazionale della sua cucina. Cordova può contare varie Denominazioni d’Origine Controllata per tre prodotti di qualità eccezionale: l’olio d’oliva, il prosciutto ed il vino. Il salmorejocordobés (zuppa fredda molto densa che può utilizzarsi come salsa, tipica dell’Andalusia) è senza dubbio, il biglietto da visita della città che ostenterà nel 2014 il titolo di Capitale Iberoamericana della Cultura Gastronomica.
La gastronomia di Cuenca spicca per la varietà dettata dalla diversità dei paesaggi e del clima, fattori che concorrono tutti negli ingredienti dei suoi piatti più rappresentativi: agnello, capretto, suino, cacciagione, molti condimenti e pane. Il famoso morterueloconquense (di consistenza simile al foie-gras) si elabora con carne di lepre, o di coniglio selvatico, pernice, quaglia, gallina e fegato di maiale. Originariamente si trattava di un piatto da pastori, rielaborato come leccornia rappresentante della gastronomia locale. Attualmente si serve come tapa, anche se è nato come un piatto basilare per sopportare il duro inverno della meseta.
IBIZA
Vino, olio e cereali sono la classica triade mediterranea, completata da pesce, carne uova, riso, latte, legumi, verdura, frutta ed ortaggi. Gli ibizenchi, poi, sentono un’autentica devozione per i prodotti freschi e naturali. Molti dei ristoranti dell’isola hanno anche qualcosa che li rende molto attraenti: sono ubicati accanto alla spiaggia, all’ombra di una muraglia rinascimentale o nascosti in una casa rurale baleare. Un piacere tutto mediterraneo per i viaggiatori.
MÉRIDA
La cucina di Mérida è basata, come quella del resto dell’Estremadura, sui prodotti della terra, sempre più apprezzati: dagli ortaggi ai formaggi e derivati della carne. Uno dei prodotti più rappresentativi è iljamónibérico (prosciutto stagionato ) con la Denominación de OrigenDehesa de Extremadura, insieme al lomo (lombata di maiale stagionata,) al morcón (un insaccato simile ad un salame di gran diametro), o al salame. Nella città abbondano i ristoranti e le taverne specializzate nella cucina tipica. Il tapeo così tipicamente spagnolo (la consuetudine delle tapas , è un banchetto per gli amanti dei salumi che visitano Mérida.
SALAMANCA
La gastronomia di Salamanca è di gran varietà, nonostante sia diventata famosa specialmente per i suoi salumi e le carni. Tra i tanti prodotti rinomati della zona spiccano iljamón de Guijuelo (prosciutto stagionato), la carne di morucha (bovino autoctono), la lenticchia de La Armuña ed il vino di Arribes. Quella suina è una carne molto utilizzata nella cucina salamantina, è il caso del chorizo (salame spagnolo con abbondanza di paprica) e del prosciutto stagionato che godono di una meritatissima fama mondiale per il loro sapore. Tale sapore è dovutoda una parte al metodo tradizionale dell’allevamento degli animali, in molti casi si tratta di allevamenti estensivi con alimentazione a base di ghiande, e dall’altra all’elaborazione. Altro elemento di spicco è l’hornazo, un pane ripieno di salumi particolarmente indicato per merende e picnic.
SAN CRISTÓBAL DE LA LAGUNA
Letteralmente San Cristoforo della Laguna o La Laguna si trova nelle Isole Canarie e sfoggia una gastronomia variata e creativa che combina i prodotti freschi del mare e della terra, brillando per la semplicità dell’elaborazione e la qualità degli ingredienti. La nuova cucina canaria ha elevato i segreti più reconditi ai livelli più alti. I mojos di Tenerife (salse aromatiche ), rossi o verdi che siano, sono una delizia che non può perdersi, ed è per questo che accompagnano un gran numero di piatti. Non si può non assaggiare lapapa, la patata, che arrivò più di quattro secoli fa dall’America e che poco a poco, fu incorporata a tutti i piatti della gastronomia di Tenerife, accompañando carni o pesci, in tutti i tipi di stufati, minestroni ed insalate.
Sapori, consistenze, aromi,… Santiago, capoluogo della Galizia, rappresenta tutta la tradizione e ricchezza gastronomica di una cucina ammirata che radica nei frutti di mare, nel pesce, nelle carni, nelle verdure, il tutto irrigato dai migliori vini. Il tapeo è uno degli “sport” preferiti in questa città, che offre prodotti freschissimi appena sbarcati o appena colti dall’orto. La famosa torta di Santiago è un dolce semplice che possiamo gustare tutto l’anno; dal sapore delicato, indicato per un dopopranzo leggero, ideale come accompagnamento del caffè, dei pasti principali o di una merenda in qualunque caffetteria del centro storico di compostelano.
SEGOVIA
Segovia, città di trattorie e locande per antonomasia, è uno dei baluardi della cucina castigliana; proprio alle arti culinarie deve gran parte del suo fascino turistico. Senza disprezzare le innovazioni della nouvelle cuisine, che anche qui ha raggiunto un certo successo, i massimi argomenti della tavola segoviana sono ancora gli arrosti al forno. Segovia propone una novità: l’acquisto di buoni gastronomici che permettono al visitante di realizzare un percorso attraverso vari stabilimenti della città, per gustare le diverse specialità della cucina (tipica castigliana, sefardita, romana e casereccia) e della pasticceria locali.
TARRAGONA
La città di Tarragona è punto di riferimento della cucina e della dieta mediterranea (che è stata riconosciuta nel 2010 come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO). In questa città spicca la qualità e la freschezza del pesce e dei frutti di mare, accompagnati da ricette tradizionali come la salsaromesco, olii soavi e affruttati, così come da vini e vini spumosi. La gastronomia tarraconense è il fedele riflesso della sua personalità storica, culturale e come porto mediterraneo, dal momento che la sua ricchezza proviene dal mare. Il quartiere dei pescatori, elSerrallo, è uno dei più caratteristici della città, qui si possono trovare ristoranti che offrono una cucina basata sui prodotti freschi del mare.
La gastronomia toledana è varia e conosciuta a livello internazionale. Risalta la cacciagione, soprattutto la pernice; i prodotti della pianura che producono un ricco assortimento di ortaggi; tra i dolci risaltano soprattutto il marzapane, di origini arabe, e molti dolci conventuali tradizionali: pestiños, arrope, marquesitas, (dolci a base di mandorle e miele)… A proposito della capitale de La Mancia non possiamo tralasciare i suoi buoni vini e i suoi famosi formaggi. Nel 2014, Anno di El Greco, si commemorerà il IV centenario della morte del celebre pittore, allora sarà un’ottima occasione per visitare i tesori della Città Imperiale e ristorarsi nelle sue trattorie e locande.