Intanto il management dell’Alitalia assicura che il ricongiungimento avverrà entro le prossime 24 ore ma è evidente che questo dipende dalla distanza della destinazione. Procede a rilento anche la consegna ai nastri d’arrivo: le attese raggiungono anche un’ora di tempo. Infine, sono stati segnalati episodi di ritardo delle autorizzazioni a scendere dai velivoli in arrivo: la mancanza di un addetto alla rampa o la mancata consegna della scaletta, non permette l’apertura dei portelloni e i passeggeri restano sequestrati negli aerei. Ciò che accade è la conseguenza dell’applicazione letterale, a partire a quanto si appreso dalla scorsa domenica, delle procedure da parte degli addetti al carico e scarico bagagli della compagnia, una sorta di “sciopero bianco.
Mentre la situazione dei bagagli presso l’aeroporto di Fiumicino sta tornando lentamente alla normalità, rimangono i disagi vissuti nelle ultime ore da migliaia di passeggeri atterrati senza aver alcuna notizia dei propri bagagli. Lo denuncia il Codacons, che si mette a disposizione dei passeggeri rimasti senza bagaglio per valutare a partire da oggi la fattibilità di una azione risarcitoria.
“Stiamo ricevendo segnalazioni da parte di viaggiatori che hanno visto la propria vacanza completamente rovinata dallo sciopero bianco dei lavoratori – spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi – Turisti che, una volta arrivati nei luoghi di villeggiatura, hanno dovuto affrontare i soggiorni privi dei propri beni personali perché i loro bagagli sono rimasti a terra. Una situazione di evidente disagio materiale e morale, che legittima i viaggiatori a chiedere il risarcimento dei danni”.