Si parla di diritti a Mechelen. Diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza e all’istruzione. Diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di opinione. Diritto a non essere torturati, a non essere oggetto di trattamenti crudeli o degradanti. Che si parli di Siria , Cina, Corea del Nord o di qualsiasi altra realtà, pochi argomenti sono al centro del dibattito e dell’attenzione pubblica, quanto i diritti umani.
Più di sessant’anni dopo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la questione è sempre più importante, sempre (più?) attuale.
“Newtopia: Lo Stato dei diritti umani” è una grande mostra internazionale di arte contemporanea dedicata ai diritti umani. Curata da Katerina Gregos, indaga sull’articolato rapporto tra arte e diritti umani. Diversi i percorsi a disposizione del visitatore, tra cui un nutrito excursus attorno a storia e sviluppo del movimento per i diritti umani, con un focus sulla sua accelerata evoluzione in epoca post-bellica.
La mostra apre dal 1 settembre al 10 dicembre 2012 e si snoda tra le sedi di varie istituzioni culturali nel contesto urbano della storica città fiamminga di Mechelen – una città le cui radici risalgono alla tradizione umanistica di Erasmo e Thomas Moore: un contesto adatto per una mostra che tocca temi in parte ancora utopistici.
La mostra espone il lavoro di oltre 70 artisti, diversi per generazione e mezzi di comunicazione; molti di essi provengono da paesi e regioni in cui i diritti umani sono stati o sono tuttora una questione particolarmente controversa. La metà degli artisti provengono da paesi non occidentali.
Newtopia è una sorta di percorso tra arte, storia e avanguardia; tutti i siti che ne raccontano le storie sono nel centro cittadino, facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta: tra gli altri il Centro Culturale, il Museo della città di Hof Van Busleyden, De Oude Mechelse Vleeshalle (L’antico mercato della carne), Lamot Congress & Heritage Centre, l’Accademia di Belle Arti e altri spazi pubblici di Mechelen. Conterrà tuttavia anche una mostra satellite nella vicinissima Bruxelles, una personale dell’artista Alfredo Jaar, presso il Centro Culturale ING, nel cuore della capitale.
Potete trovare informazioni sulla mostra nel sito http://www.newtopia.be
A partire da novembre 2012, Mechelen ospiterà in pianta stabile anche il Dossin Barracks – Museo e Centro di Documentazione sulla Shoah e diritti umani. Non soltanto reperti d’epoca in esposizione, ma anche un centro di consultazione e ricerca moderno e tecnologicamente dotato per approfondire, studiare e non dimenticare uno dei momenti bui della nostra storia.
Per approfondire visitate http://www.kazernedossin.eu/