Ormai tutti i principali tour operator hanno deciso di bloccare le partenze per l’Egitto, almeno fino al prossimo 15 settembre.
Una data orientativa scelta per monitorare l’evoluzione degli scontri e per attendere eventuali nuovi comunicazioni ufficiali da parte della Farnesina che allo stato attuale continua a sconsigliare i viaggi in tutto l’Egitto, anche in Mar Rosso.
La zona vacanziera per eccellenza, infatti, nei primi momenti è stata ritenuta sicura, a patto di evitare escursioni e dunque di restare solo nei villaggi e nei resort dell’area.
Le nuove disposizioni però hanno indotto i tour operator aderenti alla associazione di categoria Astoi a “congelare” i viaggi, proponendo più soluzioni: è possibile cambiare destinazione, scegliendo un pacchetto di valore uguale o superiore.
Nel caso di inferiore prezzo, la differenza verrà restituita.
E’ altresì possibile richiedere il rimborso, se si è impossibilitati alla ripartenza o se le alternative non rispondono alle proprie preferenze.
Astoi precisa che comunque la situazione nei villaggi è tranquilla. Ha prevalso però l’intenzione di aderire a quanto indicato dalla Farnesina che, sottolineando che nelle località turistiche del Mar Rosso non si registrano incidenti di alcun tipo, fa altresì presente che “in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese”.
Non sono soltanto i tour operator operanti in Italia ad aver deciso di sospendere le pertenze fino al 15 settembre: da Germani,a Belgio, Gran Bretagna e Russia, ad esempio, arrivano le stesse indicazioni ai viaggiatori: meglio evitare l’Egitto e bloccare le vendite dei pacchetti.