Da quel bus, divenuto anche logo del Festival, il Flep ha deciso di cominciare la sua avventura: cinque giorni di eventi che hanno raccolto l’adesione di importanti nomi della scena letteraria italiana, nonché di performer teatrali, artisti e musicisti. In calendario, una fiera editoriale all’aperto concepita più come un bazar dove incontrare i libri e i loro autori, una postazione dove conoscere le nuove tecnologie applicate all’editoria e un palco letterario dove i libri sono presentati attraverso letture, musica e immagini proiettate su maxi schermo.
E’ pronto a partire il Flep!, il primo festival delle letterature popolari, ideato e promosso dagli autori di TerraNullius Narrazioni Popolari e dall’associazione Ontheroad con il patrocinio del V municipio di Roma. Un progetto che prenderà vita nel quartiere popolare Tiburtino, dove all’inizio degli anni ’80 un gruppo di ragazzi decise di “piantare”un bus e riappropriarsi di uno spazio lasciato al degrado.Da quel bus, divenuto anche logo del Festival, il Flep! ha deciso di cominciare la sua avventura: cinque giorni di eventi che hanno raccolto da subito l’entusiasta adesione di importanti nomi della scena letteraria italiana, nonché di performer teatrali, artisti e musicisti. In calendario, una fiera editoriale all’aperto concepita più come un bazar dove incontrare i libri e i loro autori, una postazione dove conoscere le nuove tecnologie applicate all’editoria e un palco letterario dove i libri sono presentati attraverso letture, musica ed immagini proiettate su maxi schermo. Completano il programma corsi di scrittura e illustrazione per bambini, una radio che in diretta streaming darà voce ai protagonisti e agli avventori del parco, un punto ristoro e tanto altro.
“Il Flep! – spiegano quelli di TerraNullius – vuole riavvicinare la società civile alla cultura alta, ai valori della nostra tradizione letteraria e artistica, convinti che l’arte in tutte le sue sfaccettature sia l’unico motore ‘sano’ della civiltà, l’unica cosa in grado di raccontarci chi eravamo, chi siamo e cosa siamo in grado di fare. Flep! è una risposta ‘attiva’ all’ imperante mercificazione della cultura e alle logiche della sua industria oramai agonizzante”. Tradizione, ma anche innovazione: il Flep! permetterà a tutti di entrare in contatto con le nuove tecnologie digitali di comunicazione e condivisione, come gli e-book e il Social Sharing, una biblioteca di opere in copyleft. Spazio anche all’arte e all’illustrazione con alcuni tra gli artisti che si sono maggiormente distinti in questi anni nell’utilizzo dei mezzi di stampa popolari o dei canali overground. Daniela Tieni, Toni Bruno, Veronica Leffe e Davide De Cubellis sono i nomi degli artisti che esporranno da mercoledì a sabato nella sala Ipercontemporanea, che ogni giorno alle 18 aprirà i suoi battenti con il vernissage delle mostre, l’incontro con gli autori e tanti ospiti tra cui Daniele Magrelli, le riviste Mamma!, Antifanzine e altri ancora. E non poteva mancare un appuntamento dedicato ai più piccoli, per loro il Flep! ha organizzato uno spazio curato da Miriam Dubini, autrice di Aria e altre pubblicazioni per bambini edite da Mondadori, che proporrà un innovativo ‘laboratorio di cicloscrittura’, dove si divertiranno a scrivere racconti e a illustrarli per poi esibirli nella giornata finale.
Momento centrale dell’evento sarà ovviamente il palco letterario, dove si alterneranno autori rappresentativi di quel sentimento che vede nella letteratura un momento di condivisione popolare.
Molti quelli che hanno già dato la loro adesione al Flep: da Erri De Luca a Wu Ming , da Nanni Balestrini a Carola Susani, e ancora, Claudio Morici, Carolina Cutolo, Saverio Fattori e tanti altri. Ogni giorno il festival si chiuderà con una serata musicale, proponendo artisti che spazieranno Dal free jazz al rock acustico, fino ai dj set r’n’b, dubstep e reggae. “Siamo partiti solo da poche settimane- avvertono gli organizzatori- e l’entusiasmo che abbiamo trovato ci sta invogliando a non fermarci qui e a immaginare altri appuntamenti, in altri
luoghi dove continuare a divertirci a fare cultura. Ma per ora, si parte col bus del Flep! poi si vedrà”.
Per saperne di più non resta che seguire il bus!