Il Festival si svolge nel week end più prossimo al solstizio d’estate in un’ampia area verde nella valle di Avalon, una regione ricca di simbolismo, mitologia e tradizioni religiose risalenti a centinaia di anni fa riguardanti Giuseppe d’Arimatea, il Santo Graal, la leggenda di Re Artù, Ley lines e lo Zodiaco di Glastonbury.
Il primo festival si svolse nel 1970 dopo la morte di Jimi Hendrix e raccolse circa 1.500 spettatori, nel decennio seguente si tenne solo sporadicamente, addirittura nel 1978 pur non essendo previsto alcun festival fu improvvisato un mini-evento da un gruppo di viaggiatori girovaghi tra cui hippy, musicisti e studenti provenienti da Stonehenge, convinti di partecipare ad un festival in piena attività.
Bisogna però arrivare al 1981 per trovare il festival così come lo conosciamo adesso, da quando le redini sono state prese in mano da un agricoltore della zona il festival ha avuto luogo quasi regolarmente.
Glastonbury Festival è cresciuto in dimensioni, con un numero di partecipanti a volte anche decisamente superiore ai biglietti venduti, com’è accaduto nel 1995 quando furono violati i cancelli e s’introdussero abusivamente migliaia di spettatori, parliamo dell’anno in cui spopolarono gli Oasis, The Cure e i Pulp.
Attualmente è frequentato da circa 150.000 persone le quali trovano al Glastonbury Festival un pacchetto completo comprendente concerti open air di musica rock, indie, world music, reggae, folk, hip hop, elettronica, danza, arti e spettacoli, campeggio e, per pochi giorni, uno stile di vita alternativo a quello tipico dell’Inghilterra che conosciamo. Non dimendichiamo che l’evento è stato influenzato dal movimento hippie degli anni ’70.
Nel 2013 arrivano, tra i tantissimi (ci sono ben 11 palchi!) Arctic Monkeys, Rolling Stones, Mumford & Sons, Portishead.
Glastonbury, Pilton, Regno Unito, 26 giugno 2013