Le aree periferiche della capitale e di Aleppo sono assolutamente da evitare a causa di violenti scontri tra l’esercito regolare e i gruppi armati degli oppositori, e comunque si raccomanda di mantenere comportamenti ispirati sempre alla massima prudenza anche nelle zone centrali.
Se fino ad ora, infatti, era sufficienti evitare di varcare i confini siriani per non mettere a rischio la nostra incolumità, in caso di attacco degli Stati Uniti alla Siria sara’ preferibile dare uno sguardo alle cartine ed evitare accuratamente di passarci sopra o vicino. Pare infatti che la guerra prossima ventura sarà combattuta con un grande dispiegamento di armi aeree, droni e missili, tutte cose che non vanno d’accordo con i voli di linea e i loro passeggeri.
Se queste precauzioni vi sembrano eccessive, sappiate che il nostro ministro degli Esteri Emma Bonino già parla di “un conflitto drammatico e terribile” che rischia di destabilizzare l’intero Medio oriente.
Siria , nuovo messaggio Usa ad Assad: “Niente attacco se consegna armi chimiche”
Kerry a Londra dà i sette giorni al regime ed esclude la soluzione politica auspicata da Mosca e dall’Onu. Un sondaggio della Cnn rivela che il 59% degli intervistati è contro l’intervento. Israele schiera scudo antimissile a Gerusalemme.
”Assad potrebbe evitare un attacco consegnando le sue armi chimiche alla comunita’ internazionale entro la settimana prossima”, lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry, aggiungendo tuttavia che il presidente siriano ”non sembra sul punto di farlo”.
Assad a Cbs, aspettatevi risposte a tutto campo – Se ci sarà un attacco contro la Siria, aspettatevi risposte a tutto campo, perchè ”non siamo l’unico attore nella regione”. Lo ha detto il presidente siriano Bashar al Assad alla Cbs.
Come si legge sul sito di CbsNews, Assad, riferendosi ai suoi alleati iraniani e agli Hezbollah, ha detto che gli Usa ed i suoi alleati devono ”aspettarsi qualsiasi azione” di risposta. All’anchor Charlie Rose, il presidente siriano spiega che ”dovete aspettavi qualsiasi cosa. Non necessariamente da parte del governo. ”Avete diverse parti, fazioni diverse, ci sono ideologie diverse – ha chiosato Assad -. Avete di tutto nella regione in questo momento”.
Lavrov, blitz fara’ esplodere terrorismo regione – ”Sempre piu’ uomini politici, uomini di Stato, condividono la nostra opinione secondo cui uno scenario di forza portera’ ad una esplosione di terrorismo in Siria e nei Paesi vicini, e a un forte flusso di rifugiati”: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov incontrando oggi a Mosca il collega siriano.
Siria: Russia, sì a coordinamento con Iran
– La Russia vuole agire ”in coordinamento” con l’Iran sulla crisi siriana ”per evitare una situazione catastrofica nella regione”: lo ha detto il viceministro degli esteri russo Mikhail Bogdanov incontrando il suo collega iraniano a Mosca. Bogdanov ha annunciato che il presidente Vladimir Putin e quello iraniano, Hassan Rohani, si incontreranno a breve.
Lavrov a Usa,concentrati su Ginevra-2,no raid – Mosca invita gli Usa a concentrare gli sforzi sulla preparazione non di uno scenario militare in Siria ma della conferenza di pace Ginevra-2: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov incontrando oggi a Mosca il suo collega siriano.
Kerry, e’ catastrofe umanitaria globale – In Siria e’ in corso una ”catastrofe umanitaria globale”, lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry in conferenza stampa a Londra.
Hague, Usa-Gb restano allineati – La posizione della Gran Bretagna sull’intervento in Siria dopo il voto in parlamento e’ chiara, ma ”obiettivi e sforzi con gli Stati Uniti restano allineati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico William Hague in conferenza stampa congiunta oggi a Londra con il segretario di Stato Usa John Kerry.
Hague, Usa hanno totale sostegno Gb – Gli Stati Uniti hanno il ”totale sostegno diplomatico, della Gran Bretagna sulla Siria. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico William Hague in conferenza stampa congiunta oggi a Londra con il segretario di Stato Usa John Kerry.
Letta, niente basi a attacco senza mandato Onu
– L’Italia non concederà le sue basi militari ad un intervento americano in Siria privo di un mandato Onu. Lo ha detto il premier Enrico Letta in una intervista alla Bbc a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio. A una domanda sull’eventuale uso delle basi italiane, come durante l’attacco alla Libia, Letta ha risposto “è assolutamente chiaro che senza una autorizzazione delle Nazioni Unite, la nostra partecipazione attiva sarà impossibile”.
“So molto bene che l’Italia ha un chiaro quadro legale per partecipare a queste iniziative – ha aggiunto Letta -. Noi abbiamo bisogno di una autorizzazione delle Nazioni Unite. Siamo in Afghanistan e in Libano con l’Onu”.