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Il 23 marzo l’Ora della Terra

Il 23 marzo alle 20.30 torna l’Ora della Terra, il più grande evento globale WWF contro i cambiamenti climatici e per uno stile di vita più sostenibile. Per mantennere il nostro stile di vita, stiamo divorando le risorsse di un pianeta e mezzo. L’ora della tera e’ nata per dimostrare che possiamo cambiare tutto questo.
Il 23 marzo alle 20.30 il mondo si spegne per un’ora: monumenti, case, uffici, città resteranno al buio per testimoniare l’impegno di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico e per uno stile di vita sostenibile.

L’Ora della Terra è il movimento globale WWF nato per dimostrare che  l’impegno e la passione di ognuno di noi può ispirare chi ci circonda e far nascere un grande cambiamento nel mondo.
È molto di più di un’azione simbolica, è un gesto continuo che porta ad azioni reali, grandi e piccole, che stanno cambiando il Pianeta sul quale viviamo.
Alla sua sesta edizione, nel 2012 , le città coinvolte sono state più di 7000 in 152 paesi del mondo oltre 2 miliardi di partecipanti 154 imprese coinvolte piu’ di 4.64 milioni di visualizzazioni sul canale www.youtube/earthhour.

In Italia hanno partecipato 400 città.
Dalle 20:30 alle 21:30 si sono spenti luoghi simbolo, tra cui la facciata e la Cupola della Basilica di S. Pietro, il Teatro Alla Scala di Milano, piazza S. Marco a Venezia, la Torre di Pisa, Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana a Torino, i Sassi di Matera, l’Acquario di Genova e molto altro. Oltre 100 gli eventi di piazza!

Cosa si puo’ fare
Il riscaldamento globale costituisce la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo.
Earth Hour 2013 deve riportare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del cambiamento climatico e gli allarmi della comunità scientifica. All’allarme però, si accompagna anche la soluzione, perché una nuova economia, fondata sulla decarbonizzazione, sull’uso efficiente e sul risparmio di tutte le risorse e sulla rigenerazione dei sistemi naturali è l’unica strada per far fronte alla crisi attuale e cercare di minimizzare quelle future.
Moltissime specie sono a rischio, a cominciare dalle regioni artiche. L’orso polare è la specie simbolo della conservazione degli animali messi a serio rischio dai cambiamenti climatici. Ma gli stessi esseri e sistemi umani rischiano di subire un impatto disastroso.

Cambia il tuo stile di vita
Solo promuovendo uno stile di vita, che ponga al centro l’importanza del capitale naturale e sia capace di farci vivere nei limiti di un solo Pianeta, è possibile un futuro sostenibile.
Una nuova economia, una nuova alimentazione, un differente modo di muoversi e viaggiare, una strategia per reinventare il territorio, nuovi modi di produrre e consumare, anche ad imitazione dei cicli naturali.

Cambia energia
La produzione energetica è la prima fonte di inquinamento di CO2, perché si bruciano combustibili fossili. Quindi, per cambiare davvero, bisogna cominciare da lì.
Proponi e diffondi tra i tuoi amici e contatti le basi per un cambiamento: basta con gli sprechi, cerchiamo modi concreti per risparmiare e utilizzare in modo più efficiente l’energia. Diventa autoproduttore di energia e calore con il solare e con le fonti rinnovabili in genere. Acquista solo energia verde certificata e rifiuta di acquistare energia prodotta con i combustibili fossili, carbone in testa. Insomma, diamoci una mano per arrivare ad un taglio drastico dei gas che aumentano l’effetto serra naturale, CO2 in testa.

Spegni la luce quando non serve!
Fai lavatrici e lavastoviglie a pieno carico ed imposta i lavaggi a basse temperature: 10 gradi in meno equivalgono ad un risparmio energetico del 10%.
Scegli sempre elettrodomestici di classe A o superiore. La guida WWF sul sito Top Ten www.eurotopten.it/ ti aiuta ad orientarti fra quelli più efficienti e rispettosi dell’ambiente e risparmiare sulla bolletta.
Diventa autoproduttore di energia pulita e rinnovabile

Cambia alimentazione
La nostra alimentazione ha un impatto enorme sul Pianeta: le attività connesse con l’allevamento e l’agricoltura consumano risorse naturali ed emettono nell’ambiente scarti e rifiuti, tra cui gas serra che contribuiscono a surriscaldare il Pianeta. Il sistema agro-alimentare moderno si basa sulla presunzione di un’illimitata disponibilità di risorse, mentre il capitale naturale della Terra – la biodiversità, gli ecosistemi e i servizi ecosistemici – è limitato. L’attuale consumo di acqua, di suolo fertile, di risorse forestali e di specie animali ha raggiunto livelli insostenibili e la produzione di cibo è tra i principali responsabili.
Il WWF impegnato nel trovare soluzioni concrete nel modo di governare, produrre e consumare al fine di rendere meno insostenibile la nostra alimentazione quotidiana.

Acquista prodotti locali e di stagione, sosterrai l’economia locale ed eviterai l’emissione di CO2 per il trasporto e la coltivazione in serra dei prodotti.
Riduci il consumo di carne. Gli allevamenti causano gravi problematiche ambientali
Riduci gli sprechi. Ridurrai gli impatti sull’ambiente e risparmierai.
Coltiva la natura in città. Il tuo orto incrementerà il verde urbano e produrrà cibo a km zero, contribuendo così alla riduzione di CO2.

 

Cambia modo di spostarti
La seconda fonte di emissioni di CO2 è rappresentata dai trasporti, in continuo aumento. Nonostante sappiamo bene come i gas di scarico inquinino anche i nostri polmoni e danneggino la nostra salute, nonostante l’auto rappresenti un costo fisso che pesa sul bilancio familiare, ci ostiniamo a usarla. E’ vero che spesso non ci sono mezzi pubblici adeguati, ma non ci saranno fintanto che continueremo a dare priorità all’auto. E’ altrettanto vero che bisogna spostare su treni e navi il trasporto merci. Ma intanto, perché ognuno di noi non comincia a fare la sua parte?

Riduci i tuoi viaggi in automobile, usando almeno un giorno a settimana i mezzi pubblici, o condividi l’auto con colleghi e amici.
Vai in bicicletta, fa bene alla salute e al clima.
Non seguire le mode, non cambiare auto se non è davvero necessario.
Guida in modo efficiente e effettua una corretta manutenzione dell’auto: puoi ridurre consumi ed emissioni fino al 15%.

No al consumo di suolo, si’ al riuso dell’Italia
Per salvare la natura e le bellezze paesaggistiche d’Italia dalla progressiva cementificazione, il WWF, nell’ambito dell’Iniziativa “RiutilizziAMO l’Italia”, invita tutti gli abitanti del Belpaese ad aderire all’appello No al consumo di suolo, SÌ al riuso dell’Italia. Una sfida che punta alla riqualificazione delle aree e dei manufatti dismessi, disincentivando il consumo di nuovo territorio. L’appello chiede l’introduzione di strumenti normativi e fiscali che consentano di ri-utilizzare prioritariamente aree abbandonate, dismesse o degradate, promuovendo il ruolo dei cittadini nel riuso e la collaborazione tra le diverse Amministrazioni pubbliche.

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