Perù, fuori dalle rotte più battute e dagli itinerari più amati, esistono luoghi sorprendenti e sconosciuti alla maggior parte dei turisti: dalle montagne color arcobaleno alle lagune turchesi, passando per vestigia di antiche civiltà. Pensando al Perù vengono alla mente immagini della straordinaria cittadella di Machu Picchu, delle misteriose linee di Nasca, delle mura mastodontiche di Cusco e delle isole galleggianti del lago Titicaca, luoghi simbolo del Paese e tappe imprescindibili per chi si reca in Perù per la prima volta. Ma esistono angoli sconosciuti ai più, dove la natura offre spettacoli sorprendenti e dove antiche civiltà hanno lasciato importanti tracce di sé. Tra questi Cumbemayo, la laguna 69, la Gocta e Vinicunca valgono certamente una visita.
Andiamo a scoprirli.
Cumbemayo
Cumbemayo (a 20 km da Cajamarca) è un luogo dalla bellezza unica, dove il lavoro dell’uomo e l’azione del tempo hanno dato vita ad uno scenario incomparabile; scoperto nel 1937 da Ernesto de la Puente, il sito archeologico, composto da un antico acquedotto, da un santuario e da una serie di grotte, è circondato da un’imponente foresta di pietra: le rocce, erose dall’acqua e dai venti, hanno assunto forme frastagliate e aspre, che ricordano immensi tronchi d’albero o il profilo di monaci devoti.
L’acquedotto è una singolare opera di ingegneria idraulica risalente al primo periodo della cultura Cajamarca (1000 aC): lungo oltre 9 chilometri, raccoglieva le acque che scendono dai monti Majoma e Yanacaga e dalle colline circostanti. Il santuario è una roccia che ricorda una testa umana gigante e, nella parte che sembra corrispondere alla bocca, si trova una grotta che custodisce, sulle ampie pareti, numerose incisioni in bassorilievo, simili a quelle che decorano anche l’acquedotto.
Laguna 69
La Laguna 69 è un bellissimo lago incastonato nella cordigliera andina, a 4500 metri sul livello del mare, un occhio turchese aperto sulle montagne Chacraraju e Pisco, che si specchiano nelle sue acque. Meta amatissima dagli appassionati di hiking e di montagna, la Laguna 69 si trova nel Parco Nazionale Huascaran e si raggiunge con un breve trekking.
Gocta
Tra le più alte al mondo, con i suoi 771 metri, la cascata Gocta è un vero spettacolo della natura, così imponente e maestosa che, anticamente, gli abitanti delle zone circostanti non osavano avventurarsi nei suoi paraggi perché credevano possedesse poteri soprannaturali. Qui la terra ha un profumo dolce di orchidea e, tra le nebbie e l’umidità che si sprigionano dal salto d’acqua, vivono centinaia di specie di animali, tra cui tucani color smeraldo, colibrì, scimmie dalla coda gialla e pappagalli multicolore.
Nei pressi della cascata si possono praticare numerose attività sportive, dal trekking all’equitazione, al bird watching e, per i più coraggiosi, il canyoning: un pieno di emozione e adrenalina riservato a chi non soffre di vertigini.
Vinicunca
A Vinicunca, nei pressi dell’Ausangate, sembra che la natura abbia rubato i colori di un pittore e si sia divertita a creare arcobaleni sulle montagne. La bellezza di questo luogo semi sconosciuto è difficile da descrivere a parole: onde color ocra, giallo, azzurro, viola, verde salgono e scendono dalle pendici delle colline con curve sinuose, come nastri di seta colorata. Vinicunca è certamente un luogo per pochi eletti, un segreto ben custodito perchè piuttosto difficile da raggiungere: si arriva solo a piedi, dopo un trekking impegnativo ad alta quota che dura diversi giorni, ma il premio per chi si avventura fin qui è senza dubbio all’altezza delle aspettative. Uno spettacolo naturale che, forse, non ha eguali al mond