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In giro per il mondo … a Milano

“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”, dice il proverbio. Un proverbio che si è magicamente avverato: tutto il mondo si sta spostando per arrivare a Milano, nella sede dell’Expo, dove, su un’area di 1 milione di metri quadri, si concentra il meglio di ciò che il mondo ha da offrire. Impossibile mancare! Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.

Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che si terrà nel nostro Paese.
Expo Milano 2015 sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile.

 

“Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Questo lo slogan di Expo 2015, il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Una manifestazione in cui i Paesi partecipanti mostreranno il meglio delle proprie tecnologie, utilizzate per cercare di dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti, nel rispetto del pianeta e dei suoi fragili equilibri.

E’ l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Ad Expo si possono conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo, scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica dei vari Paesi, fare esperienze connesse all’utilizzo dell’acqua e alla produzione degli alimenti: potrete ad esempio assaggiare il fugu, il temibile pesce palla giapponese, lo street food dell’America Latina, oppure gustare i piatti degli chef più celebri del mondo, partecipare a concerti, mostre, convegni e laboratori organizzati nei padiglioni, nei cluster di Expo e in varie location disseminate per Milano, in questi mesi davvero in grande spolvero.
Se poi viaggiate con i bambini niente paura, perchè ad Expo c’è uno spazio dedicato proprio a loro: “The Children’s Park” è un’area dove i piccoli possono giocare, fare esperienze e attività di vario genere e scoprire tante cose curiose legate all’utilizzo dell’acqua, dei se mi, della terra. E se sono stanchi poco male: il Children’s Park è anche un’area di sosta e relax!

Quali sono i padiglioni da non perdere?
Certamente quello della Svizzera, dove quattro torri piene di derrate alimentari si svuotano man mano che i visitatori prelevano i prodotti, quello del Brasile, con l’ormai celebre rete sospesa, su cui i visitatori possono passeggiare, il padiglione dell’Austria, con una foresta verdissima e ri-ossigenante al suo interno, il padiglione del Giappone, costruito con 17.000 pezzi di legno che si tengono insieme ad incastro, senza ausilio di chiodi, il padiglione del Regno Unito, chiamato l’alveare e dedicato alle api. Impossibile poi non fare un giro sulle altalene che producono elettricità nel padiglione dell’Estonia e naturalmente ammirare il gioco di luci dell’Albero della Vita, simbolo di questa Expo.


La storia
 Fin dalla sua prima edizione, tenutasi a Londra nel 1851 e ospitata all’interno del Crystal Palace, l’Esposizione Universale è stata il palcoscenico ideale dei traguardi più ambiziosi raggiunti dall’Uomo e dai popoli nel corso del tempo, l’occasione per condividere innovazione, avanzamenti tecnologici e scoperte di grande ispirazione, progetti architettonici o movimenti artistici, ma anche per creare luoghi e spazi che si sono trasformati in veri e propri simboli della cultura e della storia dell’epoca. Basti pensare alla Torre Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione del 1889.

L’Esposizione Universale è una manifestazione di natura non commerciale, mirata a creare una piattaforma per un dialogo internazionale tra i cittadini, i Paesi e le istituzioni intorno a un tema d’attualità e di interesse universale. Fin dall’inizio è stato il luogo privilegiato in cui rappresentare la creatività e l’ingegno umano attraverso la messa in scena di quanto di meglio ogni Paese potesse presentare al mondo in quel preciso momento storico.

Il ruolo del Paese ospitante
Organizzata dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura, l’Esposizione viene realizzata all’interno di un Sito Espositivo appositamente attrezzato e offre un’occasione di incontro e condivisione tra i Paesi che vi partecipano, invitati tramite canali diplomatici. Il Paese ospitante ha l’opportunità di mostrare al mondo il meglio dell’innovazione tecnologica, produzione nazionale e tradizione culturale, ma anche di rafforzare le relazioni internazionali in numerosi ambiti.
 
L’eredità materiale
Ogni Expo lascia alla città che la ospita dei monumenti e dei palazzi che possono diventare un vero biglietto da visita della metropoli, come la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium di Bruxelles o lo Space Needle di Seattle. Ma non solo: l’Expo è un’opportunità par cambiare il volto della città, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per attirare più turisti. Le Esposizioni di Shanghai, Lisbona, Brisbane, Spokane e di tante altre città hanno lasciato in eredità quartieri moderni, nuove infrastrutture, parchi e musei.

L’eredità immateriale: un messaggio per il futuro
Rispetto alle prime edizioni, forme e modalità di Esposizione, che i Paesi ospitanti e quelli partecipanti adottano, sono cambiate. L’Expo rimane certamente una vetrina delle novità più importanti ma nel tempo ha focalizzato la sua attenzione verso lo studio e la comprensione dei grandi temi dell’umanità. Basti pensare alle Esposizioni di Saragozza, Yeosu e Shanghai in cui i temi trattati erano rispettivamente legati all’acqua, agli oceani e alla qualità della vita nelle metropoli, per arrivare a Expo Milano 2015 dove il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita affronta il problema della nutrizione per l’uomo nel rispetto della Terra sulla quale vive.

Le dimensioni fisiche e spaziali del Sito Espositivo e dei manufatti, quelle che normalmente sono l’eredità “materiale” di un’Esposizione Mondiale, ora devono essere modellate sul Tema dell’evento.

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