In cinque ai blocchi di partenza
Sulla griglia di partenza, tra i concorrenti selezionati, oltre al treno Ntv, i colossi del trasporto dei minerali di ferro, la brasiliana Mrs logistica e la sudafricana Transnet, la sottorranea Marmary di Instabul (trasporto passeggeri) e la tecnologica galleria per i treni merce di Lötschberg in Svizzera. Cinque meraviglie dell’ingegneria valutate in base ai seguenti criteri: velocità; pendenza; portata; lunghezza delle gallerie; frequenza.
“Il treno che si crede un’auto da corsa”.
Primo assoluto nel test della “velocità”, Italo viene provato con i suoi 300km/h, il massimo consentito, sulla linea Roma-Napoli, anche se, ricorda Discovery, il prototipo suo genitore ha infranto il muro dei 570 km/h a pieno carico e in sicurezza durante un collaudo. A cementare il primato, il design rivoluzionario e il sistema di monitoraggio del funzionamento del treno, di base nel centro manutenzione Alstom di Nola. Italo ha però conquistato il secondo podio anche nella categoria pendenza (sulla Roma Napoli supera un’inclinazione del 2,1% , anche se “il suo scopo non è arrampicarsi, ma correre!”); il terzo per la lunghezza delle gallerie attraversate: supera in meno di un minuto e mezzo i 6,7 km della più lunga galleria Av tra la Capitale e il capoluogo campano. Ancora il terzo per la frequenza dei convogli sulla tratta: 50 al giorno. Il quarto per la sua portata: 410 tonnellate, “un peso irrisorio per un treno passeggeri ad alta velocità che deve essere leggero per riuscire a sfrecciare”.
A un soffio dalla galleria dei record
Nella classifica finale, infine, Italo guadagna l’argento, a un soffio dal vincitore, la “ferrovia da record”, la galleria di base del Lötschberg, che taglia il traguardo sia per la tecnologia avanzatissima che ne garantisce la sicurezza, sia per il suo tunnel, il più lungo del mondo, 34,6 chilometri per 60 milioni di tonnellate di roccia scavata.