Aveva da poco presentato il suo primo quadro astratto, avvicinandosi così ai toni di un movimento artistico che avrebbe caratterizzato tutto il 20 /mo secolo. Una cinquantina di suoi dipinti sono esposti al museo di Bruxelles insieme a un centinaio di opere di artisti che subirono la sua influenza.
Nato a Mosca e cresciuto artisticamente a Monaco, Parigi e Berlino, seguendo i fermenti che passano attraverso l’Espressionismo e il Surrealismo, senza mai dimenticare la sua eredità russa, nel 1911 dipinse la prima opera astratta della storia, sconvolgendo il mondo figurativo con un approccio del tutto nuovo. Eredità del suo genio poliedrico, artistico e intellettuale, sono oltre 2500 dipinti, gouaches e acquerelli, ma anche stampe, poesie, opere teatrali, saggi filosofici, scritti teori.
La mostra presso i Musei Reali di Belle Arti di Bruxelles indaga su Kandinsky ed i suoi colleghi russi nel periodo compreso tra il 1901 e il 1922, anni cruciali che videro una transizione capitale nell’evoluzione nell’arte europea, dal Simbolismo del tardo XIX secolo al Modernismo. Kandinsky, che venne in tempi diversi naturalizzato tedesco e francese, non rinunciò mai alle sue radici russe. Attraverso questi legami il pittore mantenne rapporti con artisti provenienti dai diversi movimenti artistici della madrepatria del momento, rappresentati in mostra attraverso un percorso di 150 opere prestate da musei russi, molte delle quali mai esposte in Belgio.
Fino al 30 Luglio ai Musei Reali di Belle Arti, Bruxelles.