La tradizione popolare romena vuol chiamare la sua festa degli innamorati e del arrivo della primavera “Dragobete”. Dragobete è una divinità mitologica simile al Dio Cupido (Eros) immaginato come un uomo affascinante e virile che rappresentava per il popolo romeno antico (i daci) il Dio che fidanzava tutti gli animali della terra all’ inizio della primavera, con il passare del tempo questa tradizione si è estesa anche fra la umani. Il 24 febbraio era l’inizio dell’ anno agricolo, dunque il momento del risveglio della natura.
Dragobete era anche il Dio del buon umore e si diceva che chi vi partecipava alla sua festa era allontanato da tutte le malattie di quel anno.
La festa iniziava di mattino quando i giovani del paese, vestiti con gli abiti popolari, s’incontravano davanti alla chiesa e ballano “hora” (ballo tradizionale dove i partecipanti si tengono per le mani creando un grande cerchio), poi si dividono in gruppi e vanno verso il bosco alla ricerca di violette e bucaneve (i fiori simbolo e messaggeri della primavera e fertilità della terra) questo era anche il momento di chiacchierare fra di loro e di darsi delle occhiate…Nel ritorno in paese le ragazze correvano per prime e se per caso erano raggiunte da qualche bel giovanotto, ricevevano un bacio…questo bacio era visto come un ludico fidanzamento che alle volte sotto le influenze divine di Dragobete si trasformava in un vero matrimonio.
Chi interessato della festa di Dragobete ha la possibilità di partecipare a Borşa (Maramureş) dove si festeggia insieme alla festa della neve il 22-23 febbraio, oppure nel distretto Olt, nelle località Caracal, Corabia, Slatina, Drăgăneşti Olt il 24 febbraio.