L’intero territorio da sempre custodisce segreti, provoca suggestioni, ispira leggende, evoca strane apparizioni e mescola storia e storie in una sorta di pozione magica, destinata agli amanti di vecchi arcani e fenomeni paranormali. Ecco un assaggio di… storie da non credere!
Sulla collina che fuma – Un mistero che non svapora mai
In Repubblica Ceca c’è una collina speciale, che fuma come un vulcano e anche d’inverno sbuffa nuvole di mistero che in realtà di misterioso non hanno nulla, ma avvolgono questo luogo di nebbie cariche di significati…
Quello attribuito per lunghi anni alla collina di Boreč, nelle alture della Boemia centrale, non è affatto un mistero, ma anche ora che la scienza ha fornito le sue spiegazioni, questo luogo rimane circondato da miti e leggende. Dalla cima del colle, infatti, sale un caldo vapore, anche quando il clima è particolarmente rigido. Il segreto di questo fenomeno naturale è stato spiegato nel 1881 da un professore universitario di Praga, che ha scoperto che la collina è percorsa all’interno da un complesso labirinto di fenditure. In inverno l’aria fredda che viene assorbita nella parte inferiore della collina si scalda durante il tragitto verso l’alto e nel momento in cui esce in superficie ha una temperatura di 9-10 °C. Questa differenza di sedici gradi tra la temperatura interna e quella esterna non è riuscita però a raffreddare il fervore delle menti più fantasiose, che continuano a soffiare mistero su questo luogo magico.
Fenomeni paranormali nel bosco di Bor – Passeggiata ai confini della realtà
Che il bosco abbia i suoi suoni, i suoi chiaroscuri e le sue insidie si sa, ma in questa foresta di Cechia aleggia un’aura strana, misteriosa e anche un po’ paurosa. C’è chi narra di strani fenomeni, inquietanti e forse addirittura inspiegabili…
Strani rumori, uno spettro scuro, rossi occhi fiammeggianti e altri singolari misteri si raccontano a proposito del bosco di Bor, non lontano da České Budějovice. Le prime menzioni di questa località risalgono al Medioevo, certo è che quattro secoli or sono qui sorgeva un piccolo insediamento circondato da paludi malsane e infide, nelle quali annegarono più persone. Fu allora che si cominciò a diffondere la convinzione che le anime di quei morti, incapaci di trovar pace, vagassero per l’acquitrino impaurendo chi vi si avventurasse. Ancora oggi vengono spiegati così ai turisti le sensazioni spiacevoli, i fenomeni insoliti e le atmosfere da brivido che li avvolgono a Bor. Continuano infatti anche in tempi moderni testimonianze di visitatori di questo bosco, che segnalano improvvise e fugaci apparizioni, movimenti sospetti, ombre inquietanti e persino stranissime sagome spettrali che si intuiscono nelle fotografie scattate qui. Tra questi alberi il brivido condisce anche i fatti storici e, nel periodo in cui questa era zona militare, una notte i soldati si sono sparati addosso a vicenda perché pare che uno loro si fosse trasformato in una strana creatura da cui difendersi.
Ale porte di Praga, la porta dell’Inferno – Un tuffo negli Inferni nel castello di Houska
Siete pronti a immergervi nel mondo del male? Ad avventurarvi nel buio senza sapere che cosa vi aspetta? A incontrare creature mefistofeliche? A un soffio dalla capitale vibrante di vita, un luogo funesto per soli audaci…
Se avete abbastanza coraggio (o incoscienza, chi può dirlo?) il vostro tour del mistero in Repubblica Ceca non può prescindere da una tappa ad alta tensione. Il castello di Houska, ad appena un paio di chilometri da Praga, appare austero dall’alto suo sperone. Qui si dice che si nasconda la porta dell’inferno. Secondo svariate leggende, un giorno la parete di roccia si sarebbe aperta con un fragoroso schianto e sarebbero apparsi il Diavolo in persona, scortato dai suoi perfidi demoni. Non esistono ovviamente prove al riguardo ma la suggestione è tale che ancora oggi durante le visite al castello accade che i visitatori provino disagio, si sentano mancare o siano presi da una sensazione di stordimento.
La Sindone che non c’era e ora c’è – Da Torino a Broumov, per ammirare la copia del sacro telo
Rimasta nascosta per secoli, è riapparsa in un monastero una preziosa copia, unica in Europa centrale, del lenzuolo che avvolse Cristo martire e che è conservato in Italia.
Corre l’anno 1999. Sopra la cappella del monastero di Broumov è incastonata una ghirlanda con la scritta Sancta Sindon, che è il nome del famoso telo di Torino in cui sarebbe stato avvolto Gesù Cristo dopo la sua morte. Il mistero della scritta toglie il sonno al giovane Přemysl Sochor, che decide di approfondire e in una cassetta di legno dietro la ghirlanda trova nascosta una copia del lenzuolo. Si tratta, secondo il documento allegato, di un dono dell’arcivescovo di Torino, nonché di una copia di dimensioni quasi identiche a quelle originali. Anche se al mondo esistono circa 40 copie della Sindone di Torino, quella di Broumov è l’unica in Europa centrale e una delle meglio riuscite. Un’occasione perfetta, dunque, per chiudere con un tocco mistico un tour di emozioni, sensazioni, evocazioni e suggestioni in terra ceca…
Caccia al tesoro, dei templari – Ma anche di fantasmi, briganti e sorgenti d’oro
La Repubblica Ceca è terra di storia ma anche di storie. Accanto a un passato documentato da date, documenti e monumenti, una fitta rete di leggende, miti, misteri e aneddoti avvolge il Paese di misticismo. Pare addirittura che il celebre tesoro dei Templari sia nascosto proprio in Moravia…
Non lontano da Brno, il castello moravo di Veveří è meta di un insolito pellegrinaggio, quello dei cacciatori di tesori. Si mormora infatti che i Templari abbiano portato proprio qui, dalla Francia, i propri oggetti di valore in seguito alla soppressione dell’ordine, nel 1307. A dire il vero, ad oggi il patrimonio dei custodi dei più grandi segreti della storia dell’umanità non è ancora stato ritrovato, ma questo non fa che accrescere il mistero, alimentare la curiosità e incrementare il pellegrinaggio a Veveri. In effetti, una recente ricerca ha confermato l’esistenza di spazi sotterranei sotto la chiesetta del castello e si suppone che i cunicoli siano segretamente collegati tra loro. Secondo i misteriologi, sopra l’ingresso della chiesetta si nota una sigla attribuibile al nome Molay, che è stato l’ultimo gran maestro dell’ordine dei Templari. Tra tante supposizioni e allusioni, quel che è storicamente certo è che il castello di Veveří ha ospitato in più occasioni uno dei politici più importanti del XX secolo: Winston Churchill, ospite del suo amico barone de Forest, allora proprietario del maniero.
Altri castelli, altri cavalieri. Nella Svizzera Boema, zona di splendide pareti di arenaria e di porte rocciose così abilmente scolpite dall’aria e dall’acqua da sembrare opera di mani soprannaturali, proliferano leggende da brivido. Capace di togliere il fiato per la sua bellezza, questo per alcuni è un luogo spaventoso… Di certo nei tempi passati la gente aveva paura a recarvisi perché qui risiedevano i temutissimi cavalieri briganti, autori di spedizioni violente, assalti e incursioni nei dintorni. Castelli come quello di Falkenštejn, di Šauštejn o di Tolštejn erano considerati residenze di briganti. Le loro rovine sono tuttora un’attrazione per gli appassionati di misticismo e di avventure, che le credono ancora teatro di fenomeni inspiegabili. Per esempio si dice che nel castello di Tolštejn, di origine gotica, abiti ancora oggi il fantasma di una dama bianca, accompagnata da un grande cane nero. Si dice inoltre che qui scaturisca una sorgente dalla quale, insieme all’acqua, sgorgherebbero chicchi d’oro.