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Monasteri aperti in Emilia-Romagna, alla scoperta di un patrimonio nascosto

L’Emilia-Romagna, terra di arte, cultura e buon cibo, cela un tesoro inestimabile: un ricco patrimonio religioso e spirituale custodito nei suoi monasteri, conventi e antiche pievi. Per tutto il mese di ottobre, l’iniziativa “Monasteri Aperti” invita appassionati di storia, cultori del bello e semplici curiosi a intraprendere un viaggio alla scoperta di questi luoghi incantati.

Un’esperienza multisensoriale

Oltre 80 eventi, tra visite guidate, concerti, degustazioni e percorsi escursionistici, offrono un’esperienza multisensoriale unica. Si potrà ammirare l’arte sacra, ascoltare i canti gregoriani, gustare antiche ricette monastiche e immergersi nella natura incontaminata.

Percorsi storici e spirituali: Seguendo le orme di pellegrini e monaci, si potranno percorrere antichi cammini, come la Via Romea Germanica, e scoprire luoghi di culto millenari.

Incontri con la spiritualità: Sarà possibile incontrare monaci e suore di clausura, ascoltare le loro storie e partecipare a momenti di preghiera e meditazione.

Laboratori e attività didattiche: Per i più piccoli e per gli adulti curiosi, sono previsti laboratori di scrittura carolina, miniature e altre attività legate alla vita monastica.

Degustazioni e prodotti tipici: Dopo le visite, sarà possibile gustare i prodotti tipici dei monasteri, come marmellate, liquori e dolci realizzati secondo antiche ricette.

Un viaggio attraverso le province

Piacenza: A Bobbio, il concerto di cornamuse “Rosa sine spina” sarà un’esperienza indimenticabile.

Parma: Il Battistero di Parma, con le sue magnifiche decorazioni, e l’Abbazia di Valserena, immersa nel verde, sono due tappe imperdibili.

Reggio Emilia: La chiesa di Sant’Andrea al Castellazzo, legata a Matilde di Canossa, e le antiche pievi reggiane custodiscono tesori artistici e storici.

Modena: L’Abbazia di Nonantola, con il suo chiostro e il museo, è un vero e proprio gioiello dell’architettura romanica.

Bologna: Il Convento di San Martino Maggiore, con la sua basilica e il chiostro, è un luogo di culto e di cultura.

Ferrara: L’Abbazia di Pomposa e il Santuario della Madonna del Bosco sono due tappe fondamentali per chi vuole scoprire la storia e la spiritualità del Delta del Po.

Forlì-Cesena: La Via Romea Germanica attraversa l’Appennino romagnolo, offrendo panorami mozzafiato e luoghi di culto suggestivi.

Rimini: La Chiesa di San Bernardino e il Convento delle Clarisse sono un’oasi di pace nel cuore della città.

Monasteri aperti: perché partecipare?

Un’esperienza unica: Monasteri Aperti è un’occasione unica per scoprire un patrimonio nascosto e per vivere un’esperienza indimenticabile.

Un viaggio nel tempo: Visitando questi luoghi, si farà un viaggio nel tempo, alla scoperta delle tradizioni e della spiritualità del passato.

Un momento di relax e riflessione: L’atmosfera dei monasteri favorisce il relax e la riflessione, permettendo di staccare dalla frenesia della vita quotidiana.

Consigli utili

Consulta il programma completo: Sul sito ufficiale dell’iniziativa (www.monasteriemiliaromagna.it/it/55-monasteriaperti2024) è possibile trovare il programma completo degli eventi, con orari, costi e modalità di prenotazione.

Prenota in anticipo: Alcuni eventi potrebbero richiedere la prenotazione, quindi è consigliabile organizzarsi per tempo.

Abbigliamento comodo: Molti degli eventi si svolgono all’aperto, quindi è consigliabile indossare abbigliamento comodo e scarpe da trekking.

Rispetta i luoghi: Durante le visite, è importante rispettare i luoghi e le persone che li abitano.

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