Presentato il Meet, un’alleanza sull’asse ecoturismo – tutela della natura e dell’ambiente. Federparchi ha lanciato il progetto con otto partner stranieri. L’obiettivo è creare un brand per il turismo sostenibile nel bacino del Mediterraneo. Un accordo transnazionale per cooperare nello sviluppo dell’ecoturismo nel Mediterraneo.
A Roma, al centro congressi “Carte geografiche”, è stato presentato questa mattina il progetto MEET, acronimo di Mediterranean Experience of Eco-Tourism. Venti aree protette di dieci diversi paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Cipro, Malta, Giordania, Libano, Egitto e Tunisia sono le nazioni coinvolte) saranno nei prossimi anni il teatro di un progetto europeo guidato da Federparchi, che punta a creare un modello “mediterraneo” di pianificazione partecipata, con un fondamento ben preciso: proteggere la natura sviluppando l’eco-turismo.
Erano presenti una decina di relatori: dal presidente di Federparchi Sammuri al direttore generale dell’assessorato al Turismo della Regione Lazio, Marco Noccioli. E ancora – per il Ministero dell’Ambiente italiano – la dirigente Maria Giarratano. Il progetto è stato presentato da Luca Santarossa (project manager) mentre la direttrice dell’Autorità di Gestione del programma ENPI-CBC Med, la dottoressa Anna Catte, ha annunciato in anteprima che la Regione Sardegna è stata confermata anche per il periodo di programmazione 2014-2020 come Autorità di Gestione del programma di partenariato e di cooperazione internazionale che l’Ue ha previsto tra i Paesi delle sponde del Mediterraneo”.
Il progetto MEET infatti è finanziato da ENPI-CBC MED (European Neighbourhood and Partnership Instrument for Cross Border Cooperation, Mediterranean sea), un programma di finanziamenti rivolto ai paesi confinanti con l’Unione europea. L’obiettivo primario del progetto è quello di creare un network tra i parchi naturali di nazioni europee per mettere a punto una strategia comune nella gestione dei flussi turistici, favorendone la distribuzione tra i vari Paesi anche nei periodi di bassa stagione, a partire dall’esperienza della “Carta Europea per il Turismo Sostenibile” (CETS), che grande favore sta incontrando in Europa e soprattutto in Italia, grazie al supporto di Federparchi.
“Normalmente – ha detto il presidente di Federparchi Sammuri – la celebrazione dell’avvio di un progetto si concretizza in una serie di buoni auspici e si rimanda la sostanza una volta ottenuti i risultati. In questo caso invece un importante e significativo risultato c’è già. E’ la prima volta, infatti, che un’organizzazione che si occupa di aree protette come Federparchi è capofila di un progetto strategico da 5 milioni di euro che interessa 10 diversi Paesi del Mediterraneo. Il tema del progetto è l’eco-turismo. Ovviamente ci auguriamo che questo progetto possa centrare degli obiettivi importanti anche in ambiti di interesse sociale ed economico, oltre che ambientale”.
“Da tempo – continua Sammuri – i fragili equilibri ambientali, economici, sociali e politici di quella che è stata la culla della civiltà mondiale, il Mediterraneo, sono a forte rischio di sostenibilità. E verso il Mediterraneo l’Italia ha un’enorme responsabilità, oltre che un oggettivo ruolo di centralità, non solo geografica; attraverso il progetto MEET, insieme agli altri partner, noi vogliamo sviluppare in 20 luoghi protetti e speciali del Mediterraneo una potenzialità inespressa che deriva dalle esperienze realizzate nei nostri parchi, come la Carta Europea del Turismo Sostenibile e altre troppo poco conosciute buone pratiche virtuose”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dottoressa Catte: “Il Programma ENPI-CBC Med ha grandi aspettative verso i 19 progetti strategici che ha finanziato, e MEET sembra essere tra quelli più ambiziosi: siamo fiduciosi che Federparchi, assieme al partenariato di Istituzioni di alto profilo che hanno creduto in questa idea, sarà capace di raggiungere gli importanti obiettivi che si è posto, soprattutto garantendo continuità all’iniziativa anche dopo la fine del finanziamento ENPI, grazie al network di Aree Protette che il progetto prevede di realizzare. Pertanto è un piacere porgere i miei migliori auguri per un efficace utilizzo dei fondi e per l’ottenimento dei risultati attesi, che potrebbero essere forieri di nuove iniziative che il nuovo Programma ENPI-CBC Med valuterà con attenzione.”
Per manifestare il loro forte impegno e interesse verso il progetto sono intervenuti anche i referenti degli altri enti partners: Anne Lepine (French National Parks Association), Marie Romani (Medpan), Marta Moratonas (Regione Catalogna, ufficio Parchi), Carla Danelutti (Iucn-Med), Moustafa Fouda (Egyptian National Agency for the Environment), Alaa Mujahed (Jordan Royal Society for Conservation of Nature), Nizar Hani (Lebanese National Park of Cedars) e una rappresentanza dell’ambasciata giordana a Roma. Infine i contributi del vice-presidente nazionale del Club Alpino Italiano Gianni Sottile e della dottoressa Annika Patregnani, presidente di Biennale Habitat, entrambi associati al progetto.