Questa parte moderna abbonda di fashion bar, discoteche, ristoranti, gallerie d’arte, edifici moderni, gradevoli ed interessanti da un punto di vista architettonico-urbanistico; è possibile trovare fast food occidentali e ristoranti cinesi accanto a locali tipici arabi. Ad Amman stile arabo e stile occidentale sono mescolati pacificamente in una singolare “multietnica” armonia, sebbene la città appaia “a colpo d’occhio” tutto un groviglio di contrasti intrecciati l’uno nell’altro. E’ ancora più evidente che non solo i vari stili convivono ad Amman l’uno accanto all’altro ma soprattutto l’impressionante miscuglio di persone, culture, lingue, idee.
La musica dal vivo di certo non manca e le occasioni in cui ascoltare soprattutto giovani artisti locali si moltiplicano. Tenete d’occhio il calendario del Al Balad Theatre, un vecchio cinema del 1948 in Downtown, riaperto per dare ad artisti e realtà creative emergenti la possibilità di andare in scena con performance musicali, teatrali e di danza. Oltre a spettacoli dal vivo, il teatro organizza anche laboratori e corsi di arti performative anche per bambini. Degno di nota l’Al Balad Music Festival che propone un cartellone ricco di artisti provenienti da tutto il Medio Oriente ed il Nord Africa.
Altro genere è il Blue Fig, locale dove è possibile anche mangiare e dove vengono allestite mostre d’arte. Noto anche per la sua particolare architettura il Blue Fig, organizza saltuariamente concerti e serate con DJ.
Il collettivo TBA organizza invece eventi in svariate location cittadine, privilegiando una vecchia discoteca nel quartiere di Wibdeh, una delle aree più storiche di Amman: concerti di generi diversi (reggae, pop, soul), slam poetry e serate con dj, sono il pane quotidiano per i ragazzi di TBA.
Il The Corner’s Pub offre anche entusiasmanti live performance e non disdegna le serate a base di musica jazz.. Sullo stesso genere e molto molto amato dai giovani anche il Turtle Green in Rainbow Street, la vivace strada dove si trovano anche piccoli interessanti shop e numerosi altri locali.
Agli irriducibili delle birrerie suggeriamo i ritrovi più popolari come il Murphy in Um Uthaynah ed il Return, un classico pub inglese a Sweifiyeh. Al fondo di Rainbow Street il popolare La Calle, raccoglie avventori che amano la sua fresca terrazzo e fermarsi qui per guardare le partite, così come il vicino Amigo è popolare per il suo biliardo oltre che naturalmente per le birre.
Per serate più posh e stylish siete tutti invitati a visitare le dance flor di grandi locali come lo Switch 51, il Cube, il Flow, l’ H20 all’hotel Kempinski, il JJ all’hotel Hyatt o lo Zest all’hotel Landmark, il Buddha Bar all’hotel Le Royal: cocktail, avventori eleganti, clubbing e spesso viste spettacolari sulla città o scenografiche piscine.
Categoria a parte meritano i caffè dove fumare la shisha (o narghilè), attività da sempre diffusissima e gradita tra i giovani locali. Oltre ai luoghi più tradizionali e un po’ vecchio stile come il Jafra, ampia è la scelta di posti anche di design, tra cui il Tche Tche Cafè, il Books Cafè (dotato anche di libreria), il Sanctuary (all’aperto) , il Lemon (dall’arredamento fresco e vivace come il nome) o lo Zoka. In ognuno di questi posti si può anche mangiare.
Per gli amanti del ballo all’Hayatt Hotel vengono organizzate serate in discoteca, con dj che suonano anche musica latino americana.
Ricordatevi sempre e comunque che la Giordania è un paese dove, nonostante la mentalità aperta dei suoi abitanti, è considerato poco rispettoso lasciarsi andare in effusioni eccessive in pubblico, così come sicuramente non passerete inosservati se doveste indugiare in schiamazzi ed atteggiamenti fuori dalle righe dovuti ad un abuso di alcol.