“Olanda, Paese della bicicletta”: il tema del turismo olandese nel 2014. La promozione dell’Olanda sarà all’insegna della bicicletta . Più che comprensibile, considerando che per l’Olanda, il paese dove si pedala di più nel mondo, questo veicolo a due ruote rappresenta una vera e propria icona nazionale. Basti pensare che in Olanda il numero di biciclette (18 milioni) supera quello degli abitanti (16,6 milioni): ne risulta la densità di biciclette più alta al mondo.
La bicicletta fa parte del DNA degli olandesi, che iniziano a pedalare fin da piccolissimi quando ancora non sono in grado di camminare. Le due ruote sono il mezzo preferito per recarsi al lavoro, a scuola, per fare la spesa, per incontrare gli amici e naturalmente anche per fare escursioni, per un totale di 15 miliardi di chilometri percorsi ogni anno dalla popolazione. Tutti pedalano, senza distinzione di età e stato sociale. L’Olanda dispone di ben 32.000 km di piste ciclabili, distribuite su un territorio pianeggiante particolarmente favorevole e su città realizzate totalmente a misura di ciclista. In città le biciclette godono infatti di particolari agevolazioni rispetto agli altri mezzi, al ciclista è garantita una circolazione sicura, veloce e agevole. Fuori dall’ambiente urbano, invece, impagabile è un’escursione a pedali tra i campi di tulipani in fiore, oppure itinerari lungo gli innumerevoli corsi d’acqua o ancora percorsi ciclabili che collegano tra di loro diverse cittadine storiche. La scelta degli itinerari è vastissima come anche la lunghezza che può variare da 5 ai 365 chilometri.
Lo scopo di questo anno tematico è quello di porre l’attenzione sulle opportunità uniche che questo paese offre agli amanti delle due ruote e di attirare nuovi visitatori a scoprirne le bellezze.
Hovenring, una rotatoria per ciclisti sospesa nel vuoto
Non è un segreto che in Olanda i ciclisti non siano meno importanti degli automobilisti, anzi. È facile quindi capire perché la città di Eindhoven si sia impegnata nella realizzazione di una struttura mastodontica quale l’Hovenring, un ponte circolare sospeso sull’autostrada A2 che agevola l’attraversamento di cicli e motocicli in un punto strategico diventato ormai troppo trafficato. Prima rotatoria ciclabile sospesa nel mondo, l’Hovenring è stato progettato nel 2008 da ipv Delft, azienda specializzata nel settore. Ha un diametro di 72 metri ed è tenuto sospeso da 24 cavi che si estendono da una colonna centrale alta 70 metri. Il nome della struttura è stato deciso in seguito a una competizione popolare indetta a Eindhoven e Veldhoven, le città coinvolte dal progetto. La scelta è infine caduta su Hovenring, che alla lettera significa “anello degli Hoven”, in riferimento proprio a Eindhoven, Veldhoven e Meerhoven (l’area residenziale dove si trova il ponte). Nel mese di ottobre 2013 è stato addirittura tra i finalisti candidati ai Dutch Design Awards.
Una pista ciclabile luminosa e sostenibile dedicata a Van Gogh
Nei pressi di Eindhoven, all’interno dell’itinerario ciclabile lungo 335 km sulle tracce di Van Gogh nella provincia del Brabant, è in fase di realizzazione una pista ciclabile innovativa e interattiva lunga 600 metri, posizionata tra 2 suggestivi mulini ad acqua. Questo percorso, unico nel suo genere, disegnato dall’artista Daan Roosegaarde, prevede l’utilizzo di migliaia di pietre luminose in grado di accumulare luce solare durante il giorno e di emetterla durante la sera, creando un mix suggestivo tra luce e poesia, tra cultura e innovazione. Il percorso sarà arricchito da un design interattivo che ripercorrerà la storia e le opere di Van Gogh, attraverso immagini significative della sua carriera, dandogli un’interpretazione moderna. Esso sarà inoltre caratterizzato da una segnaletica orizzontale luminosa e da indicazioni relative alle condizioni della pista in caso di ghiaccio o neve
Arte e due ruote: in bicicletta al Rijksmuseum di Amsterdam
Non tutti sanno che il Rijksmuseum è il primo museo al mondo aperto 365 giorni l’anno. È forse ancor meno risaputo che all’interno del museo sia presente un ingresso dedicato ai ciclisti, una galleria coperta che attraversa l’edificio da parte a parte permettendo così a chi ama l’arte e la bicicletta (entrambe capisaldi della cultura olandese) di integrare le due cose. In un primo momento il tunnel era aperto al traffico di ogni tipo, ma dal 1931 fu vietato il transito ai veicoli a motore per tutelare l’edificio e le opere custodite nella galleria, garantendo dunque l’accesso solo a ciclisti e pedoni. Negli anni Ottanta si pensò di installare dei binari per consentire il passaggio di un tram, ma per lo stesso motivo alla fine non se ne fece nulla.
Nel 2003 il tunnel è stato chiuso nell’ambito del processo di ristrutturazione del Rijksmuseum. Nonostante i tentativi di impedire la riapertura del tunnel al termine della ristrutturazione (per paura di incidenti o di eccessivo traffico nella zona), il comune di Amsterdam ha deciso di mantenere invariata la situazione.
A maggio di quest’anno si è provato di nuovo a chiudere la galleria ai ciclisti durante il giorno, ma alla fine, il 13 dello stesso mese, il transito delle biciclette è stato regolarmente consentito (a eccezione di alcune ore nei weekend in cui l’affluenza di turisti e visitatori è maggiore del solito) e ora la galleria è aperta giorno e notte.
Velorama, in Olanda un museo dedicato alla bicicletta
Nella città di Nijmegen, nel sudest del paese, si trova l’unico museo olandese dedicato alla bicicletta. La sua ampia collezione di biciclette è composta da 250 modelli autentici che vanno dal 1817 ad oggi
Il museo nazionale della bicicletta, ovvero il VELORAMA National Bicycle Museum , si trova all’interno di un edificio storico a Nimega. Il museo unico nel suo genere, dà una panoramica dello sviluppo della bicicletta, dalle prime biciclette del 1817 alle più moderne di oggi con uno sguardo anche al futuro. Nel museo viene data particolare attenzione alle biciclette storiche, di cui detiene un’ampia collezione. Aperto al pubblico dal 1981 esso è basato sulla collezione privata del fondatore Gertjan Moed. Oggi presenta 250 cicli di epoche varie, esposti su 3 piani del museo, insieme a diversi accessori e immagini che attirano ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Nella sua collezione non mancano alcuni esemplari di biciclette appartenute alla Casa Reale tra cui la bicicletta pieghevole Fongers utilizzata dalla Regina Wilhelmina negli anni Quaranta e Cinquanta e un tandem di fidanzamento appartenuto al Principe Bernhard e alla Principessa Juliana.
Nel 1998 la collezione ha subìto un ampliamento sostanziale, con l’annessione di numerosi veicoli a due, tre o quattro ruote, a partire dalla storica draisina (in inglese: hobbyhorse), nata nel 1817. Il museo possiede inoltre un’ampia collezione di libri sulla bicicletta, letteratura specializzata e fotografie. Il museo dispone inoltre di un archivio del famoso produttore olandese di biciclette Gazelle e di altri produttori olandesi. Esso è una fonte molto valida per reperire informazioni sull’origine di certi modelli o per scoprire di più sulla storia dell’industria ciclistica.
Spesso i pezzi che vengono aggiunti alla collezione arrivano al museo in condizioni non ottimali e alcuni con 100-150 anni sulle spalle. Nessun problema: l’officina del VELORAMA è in grado di rimettere in sesto ogni veicolo.
A Utrecht il più grande parcheggio del mondo per bici
A Utrecht sarà realizzato il parcheggio coperto per biciclette più grande del mondo, che permetterà di parcheggiare 12.500 bici. Il progetto fa parte di un piano urbanistico che prevede la ricostruzione e lo sviluppo della zona della Stazione Centrale, dove il parcheggio sarà collocato.
Il grande parcheggio da 12.500 posti (che si andranno ad aggiungere ai 315.000 già esistenti) si troverà su un’area rialzata accanto alla Stazione Centrale di Utrecht, e darà al lato est della Stazione una copertura dal design futuristico. Ai ciclisti inoltre sarà riservata una strada che dall’edificio condurrà accanto alla stazione. La prima parte del progetto sarà pronta per il 2016. Grazie a questo progetto la zona della stazione, attualmente divisa in due zone, diventerà una zona uniforme e continua. Lo spazio sarà più accessibile e inoltre sarà recuperato il canale che si trovava in origine e che fu coperto nel 1970. Il piano, completamente sostenibile, prevede la costruzione di edifici a bassa emissione, e spazi più ampi per biciclette, pedoni e mezzi pubblici.
La mancanza di parcheggi per le biciclette ha portato all’aumento del traffico ciclistico nei dintorni delle grandi città. Il problema che le quattro principali città olandesi devono affrontare, è quello di creare nuovi parcheggi per la bicicletta, e Utrecht è la prima a concretizzare la richiesta. Il progetto rientra all’interno di un piano urbanistico denominato CU 2030 che prevede una ricostruzione integrale della zona della stazione. Accanto ad esso, altri piani prevedono la costruzione di un nuovo terminal, la trasformazione totale delle strade che portano alla stazione, la costruzione di modernissimi edifici dove saranno collocati gli uffici. Il tutto contribuirà a migliorare l’accessibilità e la funzionalità della zona.
Utrecht : la città della bici per eccellenza dalla quale partirà il Tour de France il 4 luglio 2015
Utrecht è la città della bici per eccellenza in Olanda. Il comune tiene molto a mantenere questo titolo, da qui il piano di ampliamento dei parcheggi presso la Stazione Centrale, che vuole favorire il mezzo di trasporto più importante in città. Gli effetti concreti del progetto si tradurranno in maggiore spazio per pedalare, migliori collegamenti e numerose possibilità di parcheggio.
Pedalando a tutta birra
Un bar mobile: questa è la descrizione che più si addice al Fietscafé (letteralmente “bici-bar”), una sorta di bancone bar itinerante, che si muove grazie alle pedalate degli avventori. L’originale struttura offre dai 10 ai 17 posti a sedere, e 10 pedali (non è necessario che tutti fatichino!). Come in ogni bar, al bancone è possibile sorseggiare birra e altre bevande, ascoltando la musica che si preferisce, il tutto spostandosi per le vie della città.
L’idea del Fietscafé è nata nel 1997, grazie all’ingegno del proprietario di un pub a Stroe, un piccolo paese nella provincia del Gelderland, che voleva promuovere la sua attività in modo originale durante i festeggiamenti per il Giorno della Regina. Per questo Henk e Zwier van Laar svilupparono una sorta di grande bicicletta per più persone, antenata del Fietscafé.
Tariffe: Per 12 persone: € 65,00 all’ora (min. 2 ore) – al giorno € 225,00 + bevande
Per 17 persone: € 75,00 all’ora (min. 2 ore) – al giorno € 275,00 + bevande