lupoE’ un omaggio al LUPO, animale carismatico che ha ispirato le più svariate tradizioni e leggende, la mostra fotografica ospitata nella Sala della Balena del Museo Civico di Zoologia, dal titolo “TEMPO DA LUPI”. In esposizione, dal 5 ottobre al 13 novembre 2016, le suggestive foto (10 pannelli formato 120×80) di Bruno D’Amicis, fotografo-biologo, che immortalano il Lupo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, proprio nel suo ambiente naturale.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

 

Grazie alle ricerche scientifiche è stato possibile approfondire diversi aspetti della biologia della specie e, attraverso interventi di conservazione e a una corretta gestione del territorio il lupo, un tempo minacciato di estinzione, è ora diffuso ampiamente nelle zone appenniniche e alpine, dove talvolta crea problemi di convivenza con l’Uomo.
Questo evento si inserisce idealmente nelle celebrazioni del Giubileo della Misericordia. Il Papa ha scelto il nome del Santo Patrono d’Italia, Francesco, che ha affrontato il Lupo, il predatore grandissimo, terribile e feroce che a Gubbio uccideva il bestiame e attaccava gli uomini, rendendolo mansueto. Ma soprattutto, con la sua enciclica “Laudato sii”, Papa Francesco ha inteso sottolineare l’importanza della conservazione della nostra “casa comune” e di tutti i suoi abitanti, nessuno escluso.

La mostra è anche un percorso personale che Bruno D’Amicis racconta così:
Freddo. Vento e pioggia, magari con nebbia o neve. “Tempo da lupi” suggerirebbe la saggezza popolare, sottolineando come miserabili condizioni atmosferiche siano le più favorevoli per i “branchi” a intraprendere la caccia o, “scendendo dalle montagne”, ad avvicinarsi alle greggi e alle abitazioni, seminando paura e distruzione. Questo è il tempo in cui è meglio starsene a casa, al caldo e al sicuro.
Io invece ho scoperto che il tempo da lupi è ben altra cosa.
E la differenza sta tutta in quel da. Per me il tempo da lupi è quella preziosa porzione di esistenza che uno fatica a ritagliare nella frenetica vita moderna e da dedicare tutta alla ricerca di un’esperienza diretta con la selvaticità.
Questo tempo da lupi è il tempo del sudore sulla schiena sotto il sole di montagna e dei crampi alle gambe durante lunghe marce nella neve profonda. É il tempo delle notti passate all’addiaccio e della sveglia che squilla a orari impossibili; della noia nelle lunghe attese e dell’incontenibile gioia della scoperta. É il tempo della solitudine e delle avventure in compagnia. É il tempo del batticuore e della delusione; dell’ora e adesso, senza l’ingombro del passato né il pensiero rivolto al futuro. É il tempo della giovinezza ed è forse il tempo speso meglio nella mia vita.

Alla mostra fotografica “Tempo da Lupi” è abbinata un’esposizione di opere del gruppo di artisti naturalisti del movimento progettuale “Ars et Natura”, che da più di un decennio dedica le proprie opere ad animali selvatici, paesaggi, piante e fiori spontanei dell’ambiente naturale, in Italia e all’estero, lavorando sul campo. Le opere esposte in questa occasione vogliono essere un omaggio all’affascinate natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con un particolare riferimento al lupo, mitico animale che da sempre ha influenzato la fantasia e la creatività dell’uomo.
Gli artisti che partecipano con le loro opere sono: Fabrizio Carbone, Alessandra Cecca, Stefano Maugeri, Elisabetta Mitrovic, Graziano Ottaviani, Marco Preziosi e Alessandro Troisi.

La mostra sarà anche l’occasione per esporre alcuni esemplari di Canis lupus conservati nel Museo e provenienti da diverse parti del suo areale che si estende tra il Nord America e l’Eurasia.

BRUNO D’AMICIS
biologo e fotografo di natura professionista dal 2004.
Grande appassionato di fauna selvatica e di montagna, egli si occupa principalmente di progetti multimediali in cui fonde fotografia, divulgazione e conservazione. Viaggia e lavora spesso all’Estero, anche se non tradisce mai il suo primo, grande amore: l’Appennino Abruzzese.
Le sue immagini sono state pubblicate ed esibite in tutto il mondo e hanno vinto numerosi concorsi, tra cui i prestigiosi World Press Photo e Wildlife Photographer of the Year.
Bruno ha partecipato anche a trasmissioni televisive e tenuto presentazioni in diversi paesi Europei. Tempo da Lupi è il suo quarto volume.