La cultura è il nostro vero spread. «Parti da un libro» è lo slogan della 12ª edizione di «Più libri più liberi», fiera dell’editoria che si svolgerà dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma. Un messaggio di ripresa per il nostro Paese: per risanare l’Italia è fondamentale ripartire dalla cultura. Il primo passo è aprire un libro, il secondo viene di conseguenza e può portare ovunque, sia al rilancio dopo l’arresto che alla scoperta di nuovi orizzonti.
Ben 374 espositori, oltre 300 eventi, iniziative in 150 luoghi della città, centinaia di ospiti.
Con un cartellone fittissimo nel quale si intrecciano narrativa e saggistica, carta e digitale, arte e poesia, musica e cinema, “Più libri più liberi” si propone sia come fiera-mercato che come espressione di un network culturale, sociale e imprenditoriale. Coinvolge, infatti, oltre al vasto pubblico di appassionati e lettori, anche tutte le categorie professionali (autori, editori, traduttori, esperti di marketing, librai, bibliotecari, illustratori, talent scout), accoglie i cambiamenti del settore (e-book, blog, self publishing, social network) e stuzzica la curiosità di lettori, professionisti del settore e studenti.
Ben 16 editori esteri
Più libri più liberi mostra le ricchezze della piccola e media editoria, un settore fecondo e dinamico che svolge un ruolo fondamentale nel panorama dell’editoria italiana e resiste al periodo di crisi trovando forza nell’indipendenza culturale ed economica.
Ma mette in evidenza anche la capacità di muoversi liberamente al di fuori di rotte predefinite, esplorando percorsi sconosciuti, portando alla luce inedite letterature, valorizzando giovani talenti. In questo panorama Roma è punto d’incontro internazionale tra professionisti del libro e quest’anno in fiera ci sono ben 16 editori esteri.
Gli scrittori internazionali
Tra i talenti letterari internazionali spiccano la scrittrice irlandese Edna ‘O Brien (il cui “Ragazze di campagna” scandalizzò il mondo anglosassone negli anni ’60), lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, il reporter messicano Diego Enrique Osorno (autore di un libro sulla guerra tra le gang di narcotrafficanti al confine con gli Stati Uniti) e il giornalista investigativo Jean-Baptiste Malet (che arriva dalla Francia con un libro-inchiesta sul colosso Amazon).
I workshop
Come si progetta un graphic novel, cos’è un Seo specialist o un e-reputation manager, cosa significa creare un prodotto transmediale, questi sono alcuni dei temi trattati in “Più libri più idee”, un ciclo di workshop volti all’esplorazione dei nuovi orizzonti dell’editoria e organizzati in collaborazione con le università La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e con l’Istituto Europeo di Design, in programma fino al 29 novembre. E come ogni anno gli studenti universitari avranno accesso gratuito alla fiera (giovedì 5 e venerdì 6 dicembre).
Più libri off
Fino al 4 dicembre, invece, la Fiera invade la città con “Più libri più luoghi”, una programmazione ancora più estesa rispetto al 2012: 3 municipi (I, II e XII), 35 editori, 50 librerie, Biblioteche di Roma, il museo Macro, la fondazione Maxxi, Eataly e decine di spazi cittadini, connessi tra loro nel formare un network di reading, aperitivi e incontri.
Sei un typo originale?
Un percorso speciale di appuntamenti, “Più libri più giovani”, è dedicato ai ragazzi degli istituti scolastici romani (elementari, medie, superiori) che si conclude il 7 dicembre (ore 14, sala Diamante) con la premiazione della quinta edizione del concorso letterario “Più libri Junior”, che quest’anno ha come tema il carattere tipografico con cui si stampano i libri, ma anche il carattere personale che descrive ognuno di noi come un tipo diverso dagli altri
Fiera 2.0
Più libri più liberi è anche su Internet e social network. Sul sito ufficiale www.piulib ripiuliber i.it sono disponibili il programma della fiera, aggiornamenti, novità e i collegamenti diretti ai profili Facebook, Twitter, Flickr e YouTube.