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Riga, in viaggio nella capitale della Lettonia tra storia e cultura

La città di Riga, capitale della Lettonia, oltre ad essere il più grande centro abitato dell’area delle Repubbliche Baltiche è anche il centro culturale, politico ed economico di questa vasta area. Città da sempre cosmopolita, fondata nel 1201, ha molti ottimi motivi per essere visitata, tra questi il fatto che possiede la più ricca architettura Art Nouveau d’Europa, alcuni dicono del mondo, oppure il fatto che viene chiamata sia la “Parigi del baltico”, sia la “Città dei musei” avendone più di 50.

Una leggenda narra che fu proprio a Riga che fu decorato, nel 1510 il primo albero di Natale. Un tempo centro della lega anseatica, oggi conta circa 700.000 abitanti. La vicinanza al Mar Baltico è causa principale dei numerosi rovesci che si verificano in periodo autunnale, mentre l’estate è molto umida, con temperature che toccano anche i 30°, l’inverno è tipico da paese nordico, con una temperatura media di -5° che arriva anche a -20° nei periodi più freddi.

Storia – Riga nacque come raccoforte religiosa del cattolicesimo tedesco, in seguito all’evangelizzazione dell’area geografica della Livonia, occupata da popolazioni baltiche di credenza pagana. L’ingresso nella lega anseatica segnò uno dei periodi migliori della città, che subì una forte espansione, grazie all’ordine dei Cavalieri Portaspada livoniani, che insieme ai cavalieri tedeschi posero l’intero territorio dell’attuale Lettonia, sotto il dominio di Riga. In seguito molte lotte interne indebolirono le truppe tedesche, che si videro sconfitte prima gli svedesi, poi dai Russi. Sotto il dominio dello zar, Riga divenne uno dei più importanti della Russia. La città era ampiamente popolata da russi e tedeschi, al punto che la lingua ufficiale era sempre stata il tedesco, che fu sostituito dal russo, per poi diventare il lettone alla caduta dell’impero russo. Dopo essere stata dichiarata capitale della repubblica indipendente della Lettonia, Riga ha passato duri decenni tra cui i vari conflitti tra Russia e Germania durante la seconda guerra mondiale, culminati con l’annessione all’Urss, fino all’indipendenza del 1991.

Cosa vedere – A caratterizzare il centro storico, che si estende nella parte centrale della città e ad est della riva del fiume, sono gli edifici un tempo appartenuti ai potenti mercanti medievali e le chiese costruite in mattoni, mentre ad est l’ampio parco si fa notare per le case ottocentesche poste all’ombra di faggi, olmi e tigli secolari. Poco oltre, le strade si irradiano verso l’esterno attraverso il cosiddetto Centrs, un nome che non manca mai di confondere i visitatori che, non senza ragione, assumono che il centro di Riga sia solo nel centro storico. Il motivo per il quale è chiamata ‘Centro’ è perché ospita anche le vie dello shopping e quelle commerciali più importanti della città (l’area è delimitata dalla Valdemāra iela a nord-ovest e la Čaka iela a sud-est). Le zone residenziali fuori dal centro di Riga sono in gran parte costituite da appartamenti in stile tipicamente sovietico e danno un’idea della storia sviluppatesi nel territorio.

Uno dei luoghi più interessanti della città è senza dubbio il Castello di Riga (Rīgas pils), del 1300,  costruito dall’Ordine religioso dei Livoniani ed oggi residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Lettone. Al suo interno hanno sede anche alcuni importanti musei come il Museo Straniero delle Arti e il Museo di Storia della Lettonia. La costruzione originaria del XIII secolo venne demolita nel 1484 dalle autorità comunali di Riga, ansiose di celebrare il declino dell’influenza dell’Ordine sulla vita della città. Il centro storico di Riga si riconosce anche dalle tre alte guglie delle maggiori chiese della città, quella del Duomo, quella della chiesa di San Pietro e quella della chiesa di San Giacomo. La Cattedrale di Riga (Rīgas Doms), di culto luterano, è un amalgama di stili che vanno dal XIII al XVIII secolo. Al suo interno è custodito uno degli organi più grandi del mondo, costruito alla fine del XVI secolo; ma a catturare l’attenzione non è ne l’arte ne l’architettura bensì una strana piccola figura in metallo, nientemeno che un topo! Gli antichi artigiani medievali vollero far comprendere ai fedeli quanto fosse grande la tirchieria del clero e infatti il vecchio adagio locale “povero come un topo di chiesa” ne conferma l’intento (il piccolo topo si trova poco prima di salire nelle scale che portano al campanile). Oltre alla simpatica piccola scultura si notano le splendide vetrate degli antichi maestri vetrai. Non lontano, nella Maza Pils iela, troviamo uno degli scorci più caratteristici di Riga: le cosiddette Case Tre Fratelli (Trīs brāli), tre edifici costruiti secondo diversi stili architettonici, datati dal XV secolo in poi. L’edificio più antico è situato al no. 17 (primi del 1400), mentre al no. 19 si ammira  la facciata in stile rinascimentale dell’edificio che ospita il Museo d’Architettura Lettone; al no. 21 infine troviamo uno stretto edificio color verde acqua, il più recente (del Settecento). All’estremità opposta della stessa via, nella 2 Klostera iela, è situata la chiesa di San Giacomo, del 1226, una delle poche chiese cattoliche rimaste a Riga.

Riga ospita la maggiore concentrazione d’architettura Art Nouveau (stile liberty) al mondo. Lo stile liberty lo si ammira in tanti edifici, quelli della via Elisabetes iela per esempio. All’angolo della via Antonijas iela, al no.108 si rimane colpiti dalle decorazioni elaborate dall’artista Konstantins Peksens, era il 1903 e lo stile qui chiamato Jugendstil (dal tedesco) trovava in città un terreno più che fertile. Si possono ammirare anche i palazzi realizzati da Michakl Eisenstein (padre del famoso regista sovietico che firmò La corazzata Potëmkin), nello stesso quartiere.  Poi c’è la Casa del Gatto, uno dei più conosciuti della città e situata nella Meistaru iela (al no.19).

Dal ponte di Ottobre (Akmens tilts) si ha modo di notare la forma un tempo data al centro storico, storicamente circondato da mura. Dal dedalo di stradine, edifici e case dai tetti rossi si percepiscono i punti di maggiore interesse, tuttavia è inutile dire che qui tutto è motivo d’interesse. Si avrà modo di notare per esempio la splendida facciata della cosiddetta Casa delle Teste Nere (Melngalvju nams), del XIV secolo ma completamente rifatta a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il suo nome deriva da un’antica associazione di mercanti e armatori locali, tutti scapoli. Non mancate inoltre la visita ad uno dei monumenti simbolo della capitale lettone, il Monumento della Libertà  (Brīvības piemineklis) eretto nel 1935 tra le due guerre mondiali, in un periodo di momentanea indipendenza della nazione.

I monumenti e le attrazioni di Riga sono numerose e si scoprono lentamente, esplorando una città che per storia e cultura si differenzia dalle regioni mediterranee a cui siamo abituati. Dal ponte di Ottobre (Akmens tilts) si ha modo di notare la forma un tempo data al centro storico, storicamente circondato da mura. Dal dedalo di stradine, edifici e case dai tetti rossi si percepiscono i punti di maggiore interesse, tuttavia è inutile dire che qui tutto è motivo d’interesse. Si avrà modo di notare per esempio la splendida facciata della cosiddetta Casa delle Teste Nere (Melngalvju nams), del XIV secolo ma completamente rifatta a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il suo nome deriva da un’antica associazione di mercanti e armatori locali, tutti scapoli. I Blackheads erano una congregazione di giovani mercanti e capitani scapoli che nel XIV secolo godettero di notevole importanza e prestigio nella vita socio-culturale di Riga. Di questa fratellanza resta oggi la sede nella città vecchia, la Casa dei Blackheads. L’edificio è stato allargato e ricostruito innumerevoli volte, l’ultima ricostruzione risale al 2004. Non puo’ mancare inoltre la visita ad uno dei monumenti simbolo della capitale lettone il Monumento alla Libertà (Brīvības piemineklis), simbolo della Lettonia. Con i suoi 42 metri di altezza, il monumento si trova nel cuore di Riga. È il capolavoro del famoso scultore Karlis Zale che rappresenta una ragazza lettone che solleva tre stelle dorate che simboleggiano tre regioni lettoni. Le sculture e i bassorilievi attorno al monumento raffigurano invece la storia della Lettonia,  eretto nel 1935 tra le due guerre mondiali, in un periodo di momentanea indipendenza della nazione.

Un buon posto per assaporare lo stile di vita odierno della città è il Mercato Centrale, ideale per  trascorrere ore a curiosare, comprare frutta e verdura fresche e altri generi di consumo. Curioso notare come lo stabile si estenda all’interno degli hangar dei dirigibili Zeppelin degli anni ’30 (lo trovate vicino alla stazione degli autobus e a quella ferroviaria). La Città Nuova, che circonda Riga Vecchia, risale al XIX secolo e comprende un alternarsi di zone residenziali e zone commerciali; siamo nel centro della vita moderna di Riga, luogo giusto per capire gli standard di vita della popolazione. Durante la seconda guerra mondiale, nella periferia di Maskavas sorgeva il ghetto di Riga, che oggi ospita l’unica sinagoga rimasta in città ed il Museo Ebraico (virtualmente l’intera comunità ebraica di Riga venne sterminata durante il periodo più duro della seconda guerra mondiale). Non si perda la visita al Museo del Motore di Riga, situato 8 km ad est di Riga Vecchia, che espone automobili un tempo appartenenti a luminari sovietici come Gorkij, Stalin, Khrushiov e Breznev. Nel dopoguerra la città divenne infatti il maggiore centro industriale dell’Unione Sovietica, nota sopratutto per le industrie automobilistiche.  

In estate Doma laukums (Piazza del Duomo) viene attrezzata con verande all’aperto, tavoli e sedie, e si trasforma un affollato punto di ritrovo. Le caffetterie, i ristoranti, le aree temporanee in cui si serve la birra ed i bar, rimangono aperti fino a tarda ora ed il divertimento è più che assicurato. A Riga c’è un’ampia scelta di locali in cui cenare, ristoranti tipici della tradizione gastronomica lettone o anche più internazionali. Se si vuole tornare a tempi un po’ più inusuali, recatevi a Riga Vecchia e provate alcune delle caffetterie in stile sovietico, non sono più tantissime ma quelle rimaste sono sempre caratteristiche e con la vodka a prezzi stracciati. Sulla strada Maza Pils Iela, al civico 17 c’è la più antica casa in muratura di Riga e risale al quattrocento.

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