Un lungo e complesso restauro ha restituito al pubblico uno dei più importanti luoghi di culto della Roma antica. Si tratta di una grande aula di circa 25 metri di lunghezza per 10 di altezza dedicata al culto del dio Mitra che si diffuse a Roma fin dal primo secolo dopo Cristo ma che vanta origini più antiche in particolare indiane e persiane. Il restauro ha riportato alla luce la “Fossa sanguinis”, una buca rettangolare profonda 2,5 metri e scavata al centro dell’aula in cui veniva praticato il sacrificio del toro, che veniva ucciso su una grata in ferro posta proprio sopra la buca stessa, dentro la quale si trovava invece l’iniziato, vestito con una candida toga, pronto a bagnarsi del sangue dell’animale sacrificale; l’affresco di Mitra, i mosaici pavimentali, il rilievo marmoreo dal quale doveva uscire il busto di Mitra, e sul quale è riconoscibile, tra le rocce, un serpente. La volta di copertura del vano retrostante il mitreo è stata completamente rifatta e grazie a questo intervento il Mitreo è ora collegato con le gallerie sotterranee delle Terme di Caracalla.
Il mitreo
Il restauro non ha solo riguardato la messa in sicurezza della fossa e la pulitura del mosaico pavimentale, ma anche degli intonaci sulle pareti che hanno riportato alla luce, in una nicchia laterale, un affresco rappresentante il dio Mitra, la cui immagine fu cancellata già in età antica, forse all’epoca della damnatio cristiana del culto che fu per molto tempo il rivale più temibile del cristianesimo, con il quale in effetti condivide alcune caratteristiche.
Veduta mitreo
La riapertura del mitreo, visitabile solo su prenotazione, è solo uno degli interventi che riguardano l complesso delle terme di Caracalla; il progetto della soprintendente per i beni archeologici di Roma prevede infatti anche l’apertura dei sotterranei delle terme, finora mai aperti al pubblico.
Allestimento di Michelangelo Pistoletto
Novità dell’archeologia, ma anche novità contemporanee: le terme si arricchiscono infatti (ma solo fino al 6 gennaio 2013) di un allestimento di Michelangelo Pistoletto che occupa una delle aiuole del giardino delle Terme: qui, utilizzando oltre cento reperti delle stesse terme, Pistoletto ha disegnato il simbolo dell’infinito, simbolo del Terzo Paradiso. Si tratta di un progetto che “è la fusione tra il primo e secondo paradiso” come spiega lo stesso Pistoletto “Il primo è il paradiso in cui la vita sulla terra è totalmente regolata dalla natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti”.
Per visitare il mitreo delle Terme di Caracalla, è indispensabile prenotare la visita guidata (al prezzo di 9 euro a persona), poichè si è stabilito che è possibile accedere in gruppi di massimo 25 persone a turno, dal martedì alla domenica.
Il giorno di Natale (25 dicembre 2012) e quello di Capodanno (1 gennaio 2013) il complesso resterà chiuso.