Nel 1979 Italo Calvino nel suo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” scriveva «…un pulviscolo di carbone ancora aleggia nell’aria delle stazioni dopo tanti anni che le linee sono state tutte elettrificate», e che l’arrivo a una stazione dà «il senso d’un ritorno all’indietro, d’una rioccupazione dei tempi e dei luoghi perduti».
Queste parole fanno comprendere come i treni storici vivano nei nostri ricordi anche solo per sentito dire e siano radicati nella nostra cultura: non ne sappiamo molto, ma ne subiamo il fascino.
L’ormai famoso Treno d’epoca senese, dopo la pausa estiva riprende le sue corse autunnali per condurre viaggiatori curiosi e gourmand alla scoperta delle Terre di Siena. È il “Treno Natura” che sa far percepire la rara e tenera bellezza della Val d’Orcia ad ogni scorcio di finestrino. L’anello si sviluppa per 140 km nelle campagne fra Siena e Grosseto, seguendo il corso dei fiumi, attraversando territori paesaggisticamente e artisticamente di grande valore con un’economia artigianale e agricola di pregio, depositaria di antichi saperi, unico deterrente contro la scomparsa di quel paesaggio, per scongiurare il pericolo di una desertificazione comunitaria.
I centri medioevali e le sagre paesane rappresentano le mete privilegiate dei viaggi del “Treno Natura”, durante le quali si possono gustare i prodotti del territorio, come il tartufo bianco di San Giovanni d’Asso, l’olio di Trequanda e di San Quirico d’Orcia, i funghi, le castagne del Monte Amiata.
Da settembre a dicembre, undici le corse sul treno a vapore o con l’esemplare unico della mitica littorina d’epoca ALn772.
Così i viaggiatori potranno apprezzare, a una velocità d’altri tempi, itinerari inconsueti e affascinanti nelle Crete Senesi, Val d’Orcia, Amiata fino a Chiusi per l’esaltazione della civiltà etrusca, all’insegna di arte, cultura, produzioni di qualità e appuntamenti con la tradizione.
Il Treno Natura perciò non si limita alla memoria. Suo obiettivo è anche l’educazione ambientale delle giovani generazioni, l’educazione alla mobilità dolce collettiva, perché questi viaggi in treno per famiglie hanno spesso la funzione di avvicinare al treno bambini che spesso non ci sono mai saliti. Siena che emerge con la sua bellezza sulle colline non ha un casello autostradale, ma è facilmente raggiungibile con il treno.
Si comincia il il 27 settembre a Buonconvento con la “Sagra della Valdarbia”, per vivere la cultura di questa valle nel modo più piacevole. Con l’arrivo dell’autunno, l’11 ottobre a Vivo d’Orcia si viaggia per profumi e sapori verso i boschi amiatini alla volta della “Sagra del Fungo Porcino”, il 18 ottobre vi è la “Festa paesana” nel fascino del borgo di Abbadia San Salvatore e il 25 ottobre per vivere gli antichi sapori nelle “Terre di Asciano”.
Nel mese di novembre la “Mostra mercato del Tartufo bianco”, l’8, a San Giovanni d’Asso che proseguirà fino al 15 novembre. Nel mese di dicembre, il 6, la macchina del Tempo torna nel cuore di Siena per poi chiudere le corse del 2015 a San Quirico con la “Festa dell’olio”, dove mani sapienti portano avanti la cultura antica di una terra.