Il governo ha deciso di vietare il traffico delle navi da crociera nella laguna di Venezia dal 1 novembre 2014. Lo ha annunciato l’esecutivo dopo una riunione a palazzo Chigi tra Enrico Letta, alcuni ministri del governo e i rappresentanti del porto e del comune di Venezia.
Il primo passo sarà una riduzione del traffico delle navi, prevista dal 1 gennaio 2013. Da quel giorno sarà vietato il passaggio dei traghetti, mentre ci sarà una riduzione del 20 per cento delle navi superiori alle 40mila tonnellate nel canale della Giudecca, che porterà a una riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti.
Dal primo gennaio 2014 verrà ridotto il transito delle grandi navi superiori alle 40 mila tonnellate. Dal 1 novembre 2014 invece sarà introdotto il blocco: le stazze superiori alle 96 mila tonnellate non potranno aver accesso al canale della Giudecca. Le compagnie dovranno usare quindi delle imbarcazioni più piccole.
Andranno, infine, assicurate una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo, non superiore a 5 navi da crociera di stazza superiore alle 40 mila tonnellate) e una contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata. Le partenze e gli arrivi saranno concentrati all’alba e al tramonto.
Nella valutazione di impatto ambientale di questa opzione – viene spiegato in una nota di Palazzo Chigi – saranno considerate eventuali soluzioni alternative, compresa quella del Canale Vittorio Emanuele. Inoltre, in considerazione delle prospettive di sviluppo del porto di Venezia, centrate sulla piattaforma d’altura e sulla bonifica e riconversione del porto di Marghera, è stato deciso di promuovere una revisione del Piano regolatore portuale con l’obiettivo di definire e realizzare a Marghera siti alternativi rispetto all’attuale terminal crocieristico.
Nel frattempo verrà realizzata una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant’Angelo, come diramazione del Canale Malamocco-Marghera.
“Per la prima volta il governo è intervenuto concretamente sulla questione delle grandi navi da crociera, e già questo è un punto rilevante”, commenta il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni.
“In bacino di San Marco la riduzione dovrebbe essere quindi di circa il 45 per cento, oltre trecento navi in meno”, scrive il Corriere del Veneto.
A Venezia invece il comitato No Grandi Navi ha espresso una valutazione molto critica indicando che la «battaglia continua».