Nessuno però potrà mai descrivere in modo completo i colori che lo circondano e che si stampano indelebili nella mente di chi ha la possibilità di visitarlo: il cielo ha un colore blu intenso e il sole è semplicemente vicino, tutto è limpido, sereno. Magico. Qui sulle sponde del lago, a ridosso della Cordigliera delle Ande a 3800 mlsm, sorge Puno che domina il paesaggio dalla parte più alta della meseta del Collao, uno dei luoghi più diversi, ospitali e folcloristici di tutto il Perù, per la ricchezza di espressioni artistiche e culturali. Ciò che colpisce maggiormente di questa zona sono i suoi panorami da cartolina e la possibilità di entrare in contatto con le comunità andine, discendenti degli “Uros”, che hanno preservato antichi costumi e tradizioni e che vivono su queste isole, promuovendo un Turismo Rural Comunitario ricco di esperienze e piccole attività quotidiane a cui potrete prendere parte per immergervi nella cultura locale.
Tessuti pregiati sull’isola di Taquile
Le attrazioni turistiche più popolari di Taquile sono i suoi paesaggi, dominati da terrazzamenti su più livelli, dove vengono coltivate patate, fagioli, mais, quinoa. Questa pacifica isola ricca di storia, dove il tempo sembra essersi fermato, è popolata da genti semplici ed ospitali, di origine quechua, che conservano orgogliosamente antiche tradizioni che si riflettono in modo particolare per l’abbigliamento, raffinato nei tessuti e nei disegni, simmetrici e simbolici, dai colori forti. Non a caso, nel 2005, “Taquile e la sua arte tessile” sono stati proclamati “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO: vale quindi la pena organizzare un soggiorno su quest’isola, per visitarne il centro abitato, i resti preincaici e i siti archeologici, gustarne la cucina tipica e, naturalmente, apprenderne l’arte della tessitura che, per secoli, e ancora oggi, svolge un ruolo fondamentale nella vita della comunità locale.
Il Tesoro di Wiñaymarca: Anapia e Yuspique
Sulle splendide isole di Anapia e Yuspique, nell’area del Lago Menor o Lago Wiñaymarca, incastonate nella cornice della Cordigliera delle Ande, dal 1997 è operativo il Piano per lo Sviluppo del Turismo sostenibile, che ha permesso di valorizzare aspetti di carattere culturale, ecologico e di avventura e di incrementare notevolmente i flussi turistici.
Mosaico di emozioni sull’isola di Amantani
Popolata da circa 800 famiglie di lingua Quechua, l’isola di Amantani è dominata da due cime che offrono uno splendido panorama del lago Titicaca, accanto alle quali si trovano alcune rovine pre-ispaniche. Le famiglie di Amantani, distribuite su otto villaggi, vivono di pesca e allevamento di bovini, pecore e alpaca. Coltivano inoltre colture andine tradizionali: patate, mais, quinoa, fagioli. Dormire con loro, aiutarli a cucinare i pasti su fuochi accesi nelle cucine poste su un pavimento in terra battuta e incontrare bambini, che ogni giorno camminano per un’ora per andare a scuola, così come lasciarsi travolgere dalle danze tradizionali, indossando i caratteristici abiti da festa per ballare tutta la notte, è un’esperienza di scambio culturale suggestiva e sicuramente arricchente.
Gli Uros, il popolo del lago
Le Isole Uros si trovano a pochi minuti dalla città di Puno, sulle acque del Lago Titicaca. Queste isole sono costruite con le totora, canne galleggianti che crescono in abbondanza nelle acque poco profonde del lago. Le isole prendono il nome dalla tribù Uros, che si autodefinisce “il popolo del lago”, le cui origini risalgono ad epoche precedenti a quella incaica. Oggi, diverse centinaia di persone continuano a vivere su queste isole e voi stessi potrete non solo dormire nelle abitazioni costruite con le canne, ma praticare con gli uomini i tradizionali metodi di pesca artigianale, specialmente del carachi e del pejerrey, andare a caccia di uccelli selvatici o, se preferite, osservare le donne che abilmente tessono i filati pregiati.
La Virgen de la Candelaria a febbraio: un’occasione imperdibile per visitare il lago Titicaca
La festività della Virgen de la Candelaria (Vergine della Candelaria) è una delle feste più popolari e importanti del Perù e del mondo andino, proprio per l’incrociarsi delle simbologie e delle manifestazioni artistiche proprie delle culture quechua, aymara e meticcie dell’altipiano andino, oltre che per il gran numero di persone che organizza e partecipa alla manifestazione.
Ogni anno, nel mese di febbraio, a Puno, sul Lago Titicaca, uomini, donne, anziani, giovani e bambini si riuniscono per rendere omaggio alla Virgen de la Candelaria, patrona della città, con una serie di eventi senza eguali. Per 15 giorni, per la città si respira un’atmosfera di assoluta allegria e, per l’occasione, si danno appuntamento oltre 150 gruppi di danze autoctone che, con splenditi e coloratissimi abiti ricamati, si esibiscono in balli folcloristici con le rispettive bande di musicisti e accompagnano la Vergine in una variopinta processione.