Un evento di portata mondiale in grado di attirare, secondo le stime, oltre 8 milioni di persone fra tifosi, appassionati di sport o viaggiatori in cerca del nuovo volto della città british.
La fisionomia della città di Londra ha subito notevolissimi cambiamenti dopo gli interventi previsti per le Olimpiadi 2012.
I suoi quartieri sono già stati trasformati dalla creazione dell’Olympic Park, lo skyline è stato modificato per sempre dallo Shard, la scheggia di vetro di Renzo Piano e la grande torcia olimpica stilizzata ha acceso le polemiche per non parlare delle vie più sportive di London City, oppure alla scoperta della capitale inglese in una veste un po’ insolita, perché no storica, per scoprire tutti i misteri della città al tempo della regina Elisabetta I.
Non sarà facile trovare i biglietti d’ingresso, ma chi vuole seguire le gare delle Olimpiadi si prepari alla visita del gigantesco Queen Elizabeth Olympic Park, sorto nella Lower Lea Valley, l’enorme parco urbano costruito nell’area a nord-est della città, su cui scorre il fiume Lea.
Tra i gioielli progettati ad hoc dalle più importanti “archistar” ci sono l’Orbit, una torre, alta 115 metri, che si piega e accartoccia su se stessa, opera dello scultore Anis Kapoor o l’enorme Aquatics Centre, ultima creazione dell’eccentrica Zaha Hadid, che può contenere 17.500 spettatori, dove si può tifare per la squadra italiana di nuoto, nella quale gareggia per replicare l’oro anche Federica Pellegrini.
Una creazione architettonica da cui sarà bene tenere lontano il fuoco è il nuovo eco villaggio Strand East: 1200 case che verranno realizzate prevalentemente in legno di pino da una società italiana. Dieci ettari di fabbricati saranno circondati da un parco e solcati da canali (questo comporterà l’inevitabile nascita di un’altra piccola Venezia…). I parcheggi saranno tutti sotterranei e le strade saranno riservate a pedoni e biciclette. Tra le case, le palazzine, i giardini e i servizi commerciali troverà posto anche un Hotel Marriott da 350 stanze mentre non sono previsti grandi centri commerciali.
Il nuovo quartiere dell’est di Londra – realizzato direttamente dal colosso Ikea – a poca distanza dalla Olympic Tower e sarà quindi adiacente a quello che, finito l’evento sportivo del 2012, diventerà il Queen Elizabeth II Park.
Il grande palazzo progettato da Renzo Piano, la scheggia di vetro che ha modificato lo skyline di Londra, The Shard insomma, inizia a generare dibattiti e polemiche subito dopo l’inaugurazione. Come nel caso della Olympic tower è il prezzo del biglietto per arrivare ad ammirare il panorama londinese che sembra creare qualche malumore.
Stando al Guardian per guadagnare l’accesso al paradiso, per salire cioè fino alla sommità della scheggia, sarebbe necessario pagare un dazio di 25 sterline a persona. Una bella cifretta soprattutto se paragonata – ai 14 euro richiesti per salire sulla Torre Eiffel dell’eterna rivale Parigi (che non offre i 30 secondi di corsa sull’ascensore caleidoscopico dello Shard). Ma anche senza scomodare l’atavica rivalità con i cugini francesi, ci sono ben altri luoghi che permetterebbero una visione panoramica della città senza subire vessazioni eccessive.
Per non dire della nuova teleferica sul Tamigi, che costa 3,2 sterline (con la Oyster card) o delle colline naturali che offrono graiuitamente lo spettacolo della città dall’alto: Parliament Hill, Primrose Hill e Greenwich Hill.
Come ad esempio lo Champagne Bar Vertigo 42, dove è necessaria la prenotazione e non potete andare in shorts e ciabatte, ma con 14 euro potrete gustarvi un calice di champagne e una vista panoramica di Londra. Oppure la Golden Gallery della Cattedrale di S.Paolo, alta 30 metri e accessibile con 15 euro di ticket.
Un’altra opera la cabinovia, che collegherà le due sponde del Tamigi. L’opera, costata oltre 60 milioni di sterline (quai 75 milioni di euro), 34 cabine, capaci di trasportare 2.500 passeggeri all’ora, tra l‘Excel Arena e la O2 Arena (l’ex Millennium Dome), nella zona settentrionale del Tamigi, per un tragitto che durerà appena 5 minuti. Non solo il brivido di viaggiare a 160 metri di altezza, ma anche un importante mezzo di trasporto per Londra, che dovrebbe concorre alla rinascita economica di un intero quadrante di Londra.
La cabinovia fermerà nella Greenwich Peninsula, fermata metro North Greenwich, e ai Royal Docks, vicino alla stazione Royal Victoria della DLR (la metro leggera che serve la zona dei Docklands); 3,20 sterline per un biglietto di sola andata, ma ai pendolari del cielo sarà data la possibilità di acquistare un carnet di 10 biglietti, per 16 sterline.
Altre tappe del viaggio sono Westminster Abbey, sede dell’incoronazione di Elisabetta, che oggi ospita la sua sfarzosa tomba; la città di Windsor, dove si trova lo spettacolare castello che era uno dei luoghi preferiti dalla regina e lo Shakespeare’s Globe, fedelmente ricostruito su modello del teatro elisabettiano.