Tale andamento è dettato principalmente dalla forte caduta del potere di acquisto delle famiglie, che sta costringendo gli italiani a modificare le proprie abitudini in ogni settore, da quello alimentare, appunto, a quello turistico.
Si consolidano sempre di più, in tal senso, le nuove modalità di turismo low cost, all’insegna del mordi e fuggi e del risparmio (scambio casa, vacanze in bassa stagione, ospitalità presso amici e parenti, ecc.).
La frenata registrata relativamente ai costi dei servizi balneari, rimasti pressoché invariati rispetto allo scorso anno, non sarà sufficiente, quindi, a rilanciare la domanda turistica nel nostro Paese.
“Un settore vitale come quello del turismo rappresenta una grande opportunità di ripresa per l’intera economia italiana.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per questo è urgente avviare interventi mirati, da un lato per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie (a partire dall’eliminazione e non il semplice rinvio dell’aumento dell’IVA), dall’altro per la ripresa degli investimenti destinati alla modernizzazione ed al miglioramento degli standard di qualità del settore turistico.
anno |
Percentuale di italiani che vanno in vacanza |
n. di cittadini che vanno in vacanza (in milioni) |
2008 |
49% |
29,4 |
2009 |
43% |
25,8 |
2010 |
39% |
23,4 |
2011 |
36% |
21,6 |
2012 |
34% |
20,4 |
2013* |
32% |
19,2 |
* Previsione su dati a campione |
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Elaborazione O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori |