Richiamare l’attenzione sulle atrocità commesse dal fascismo italiano durante le guerre di aggressione, tener viva anche nell’opinione pubblica italiana e nelle generazioni più giovani la memoria storica dei campi di concentramento del regime, memoria ancora fortemente presente in Slovenia dove numerose furono le vittime di quegli orrori e di quei crimini.
Questi gli obiettivi delle prossime iniziative alla Casa della Memoria e della Storia – la mostra Quando morì mio padre e il convegno La smemoria dei campi del Duce – promosse dall’Ambasciata della Repubblica di Slovenia a Roma e da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Dipartimento Cultura-Servizio Spazi Culturali, in occasione della ricorrenza del 70º anniversario della chiusura dei campi di concentramento fascisti.
Il materiale espositivo, fornito dall’ Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia, è corredato da un’ampia descrizione della situazione geopolitica e militare della Slovenia di allora e da un catalogo bilingue sloveno-italiano contenente materiale illustrativo. I testi sono a firma di Metka Gombač dell’Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia, Dario Mattiussi del Centro di documentazione storica e sociale Leopoldo Gasparini – Gradisca e Boris M. Gombač del Museo Nazionale della Slovenia, curatori della mostra.
Nella giornata di inaugurazione, il 9 aprile 2014, Casa della Memoria e della Storia ospita alle 14.00 il convegno di studi sui campi di concentramento italiani La smemoria dei campi del Duce, presieduto dai professori Carlo Spartaco Capogreco dell’Università di Calabria e Presidente della Fondazione Ferramonti, e dal curatore della mostra Boris M. Gombač.
Mostra
Quando morì mio padre
Disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento del confine orientale (1942-1943)
10 aprile – 30 maggio 2014
inaugurazione 9 aprile ore 18:00