Vacanze sempre più brevi, come messo in evidenza dai dati ufficiali resi noti dal Codacons, l’associazione a favore dei diritti dei consumatori. La morsa della crisi economica, come previsto, si stringe anche sulle abitudini di villeggiatura degli italiani, costretti a spendere meno, ma soprattutto a ridurre la durata dei loro periodi di vacanza.
Il 2013 d’altronde sta facendo registrare i picchi della crisi finanziaria iniziata ormai nel lontano 2008, e che soprattutto sta facendo sentire nella misura maggiore le ripercussioni sui comuni cittadini, messi in difficoltà anche dalla crescente disoccupazione e dalla difficoltà a mantenere e trovare un lavoro.
Le vacanze di quest’anno sono state dunque in versione ‘short’, e secondo le stime del Codacons, il cittadino medio italiano è rimasto in ferie, lontano dalla propria abitazione e dalle proprie abitudini, per un periodo inferiore ai dieci giorni, con una riduzione della spesa stimabile intorno al sette virgola due per cento. Saranno esattamente la metà gli italiani, tra quelli che si sono concessi un periodo di villeggiatura, a restare in vacanza per un periodo di dieci giorni o inferiore. Solo in trentacinque per cento si è concesso fino a quindici giorni di villeggiatura, mentre è un esiguo quindici per cento quello che si è potuto permettere oltre due settimane di vacanza. Dati di netto calo che come sottolineato si ripercuotono anche sulle abitudini di spesa degli italiani in vacanza.
L’esborso giornaliero pro capite medio si è infatti ridotto da centoquattro a novantasette euro, ed ha toccato tutte le categorie che spesso ricevono dal periodo delle ferie ossigeno prezioso e la maggiore quantità di indotto finanziario dell’anno. Ovvero ristorazione, trasporti, alberghi e bed & breakfast, servizi balneari e marittimi. Paradossalmente, la crisi penalizza le località di villeggiatura nostrane, che risultano essere più costose in media rispetto ad altre estere come l Croazia, la Grecia ed anche, in diversi casi, la Spagna. Il turismo italiano risponde nel segno della qualità, ma spesso di fronte a prezzi troppo alti i cittadini preferiscono rinunciare, o comunque dirigersi verso lidi più economici. Tra le regioni italiane quelle che reggono meglio sono la Sicilia, la Toscana e l’Emilia Romagna, che tra spiagge e punti d’interesse riescono sempre ad attirare una notevole quantità di turisti anche in tempo di crisi. Insomma, sono state le vacanze – lampo a farla da padrone in questa estate 2013. Difficile rinunciare anche a pochi giorni di riposo, ma pur di riuscire comunque a partire, gli italiani hanno scelto di accorciare le loro ferie: per la serie, meglio poco, che niente.