Otto scrittori per otto racconti che corrono veloci come su un binario che attraversa l’immaginazione e stimola la mente. Questo è Viaggio in treno con suspense, un piccolo mosaico di storie ispirate al fascino magnetico e misterioso di “questo mostro che sputava fuoco e fiamme e sembrava venire dal Tartaro”.
Un simbolo del progresso, ma anche un luogo che da sempre è stato ricettacolo di delinquenti, teatro di omicidi efferati, sfondo per le indagini di famosi detective e commissari, strumento di stragi vere. Si ritorna con la mente agli assassini di Agatha Christie di Assassinio sull’Orient Express o Il mistero del treno blu, si ricordano le indagini del commissario Maigret ne Il pazzo di Bergerac, si pensa all’abbigliamento ricercato di Sherlock Holmes, che si preoccupava di apparire impeccabile anche sui treni, e agli incontri sulla carrozza nel racconto Un barlume di spiegazione di Graham Greene.
L’impressione fin dalle prime pagine è quella di trasferirsi in una dimensione passata, quando ancora i treni fischiavano e lanciavano nell’aria quella nuvoletta di vapore che lasciava la sua scia nel cielo.
Queste narrazioni, dal sapore quasi classico e nostalgico, ci portano lontano, ci estraniano dalla realtà e ci avvolgono in situazioni che si tingono di giallo e mistero; ci fanno viaggiare nuovamente tra i vagoni, i corridoi e le cabine di questo “mezzo strano”.
Al servizio di Viaggio sul treno con suspense un plotone di scrittori italiani, da Nord a Sud, capitanati da Stefano Malatesta, giornalista di Repubblica che dichiara da subito “ho deciso di mettere in pratica un’idea che mi ronzava in testa da molto tempo, quella di recuperare il racconto del treno classico, profumato di mistero e d’imprevisto. Così ho telefonato a diversi amici chiedendo un racconto da poter intitolare Viaggio in treno con suspense”. Sono loro che prestano le loro penne a storie libere, diverse e disomogenee, che hanno come unico obbligo quello di “costringere il lettore a sfogliare pagina dopo pagina tutti i capitoli, inchiodato alla lettura senza potersene staccare, come ai tempi del feuilletons”.
Si inanellano una dopo l’altra le narrazioni ambientate nel passato o nel presente: Andrea Camilleri inaugura la serie di racconti trasformando il treno in un miraggio e un’oasi di pace alla fine di un lungo e rocambolesco viaggio; Giovanni Fasanella invece ricorda l’Italicus e la strage di stampo neonazista del 1974; Raffaele La Capria ci regala una riflessione istantanea, una fotografia di pensieri veloce e passeggera come il movimento di un treno ad alta velocità. Con Stefano Malatesta viaggiamo nel tempo e nello spazio, lungo la nuova ferrovia che a fine Ottocento attraversava il deserto d’Africa trasportando i militari inglesi pronti a nuova guerra. Batte una pioggia ostinata sulla carrozza che ospita l’incontro tra un uomo e una donna protagonisti della narrazione di Dacia Maraini. Il treno di Dante Matelli corre troppo lento verso la libertà nelle terre di Toscana. I protagonisti di Vieri Razzini incontrano coppie enigmatiche e il racconto di Sandro Viola chiude catapultandoci nelle atmosfere da cinema degli anni ’70 che tanto ricordano un film come Cassandra Crossing.
C’è un treno diverso da quello che i pendolari prendono tutti i giorni, un mezzo sul quale, quasi inaspettatamente, è ben piacevole salire. Aprite il libro, dimenticatevi dove siete e partite al fischio del capotreno per un viaggio breve ma intenso.
Viaggio in treno con suspense a cura di Stefano Malatesta
pagg. 160, 12,00 € – Edizioni Giano 2012 (I libri della civetta)