Bruxelles rimprovera all’Italia in particolare di non rispettare i diritti dei passeggeri disabili che si spostano in bus, in quanto rischiano di non potersi spostare nell’assenza di fermate predefinite in cui possono ricevere assistenza.
Chi viaggia via nave corre ugualmente il rischio di non vedere tutelati i propri diritti, in quanto non è ancora operativa l’autorità garante per la verifica del loro rispetto e a cui i cittadini possono rivolgersi in caso di contenziosi. Problemi anche sul diritto al rimborso per chi compra pacchetti-vacanze in caso di fallimento dell’operatore turistico: il fondo nazionale preposto ai rimborsi non ha sufficienti risorse finanziarie per farvi fronte, con un allungamento notevole dei tempi per i ricorsi dei consumatori.
E adesso, se l’Italia non darà risposte adeguate alla Commissione Ue, il rischio è che le procedure d’infrazione proseguano fino al momento in cui il Paese si dovrà ritrovare davanti alla Corte di giustizia europea.