“Non vi è più spazio per le trattative con Wind Jet”. Cosi’ Alitalia, con un comunicato, ha messo fine scarse speranze di raggiungere un accordo e salvare la compagnia aerea low cost sicialiana dal fallimento. Secondo Alitalia “nonostante la sua volontà di realizzare l’operazione, Wind Jet non è mai riuscita a rispettare le date e gli obblighi derivanti dai vari accordi firmati con Alitalia, conferendo cosi all’operazione un profilo di rischio assolutamente imprevedibile ed inaccettabile nell’ottica di una gestione seria e responsabile”.
Secondo Andrea Ragnetti, resposabile Az, “Wind Jet non aveva fornito la maggior parte della documentazione sulla situazione patrimoniale e bilancistica, sull’indebitamento e sui rapporti con le società prprietarie degli aeromobili, documentazione necessaria a concretizzare l’accordo in base ad una valutazione chiara del valore della società catanese. La mancanza di questa documentazione rendeva l’acquisizione di Wind Jet molto più rischiosa per Alitalia dal punto di vista del debito da assumersi. Ciò nonostante – prosegue ancora il comunicato -, Alitalia si era impegnata per settimane in una difficile rinegoziazione dell’accordo, reso ancora più complicato da una decisione dell’Antitrust arrivata tardivamente ed estremamente penalizzante per Alitalia”.
E’ mentre WindJet si avvia a grandi passi verso il fallimento con la conseguente crisi occupazionale che costera’ il posto di lavoro a 500 dipendenti e a molti altri lavoratori dell’indotto, 300 mila passeggeri che rischia hanno acquistato i biglietti per i voli della compagnia rischiano di restare bloccati.
Vito Riggio, presidente dell’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione civile, ha affermato che: “Windjet sa bene di non potere fare fronte agli impegni assunti e questa è una cosa molto grave, sia dal punto di vista industriale, per le 500 persone che ci lavorano, sia per i collegamenti Nord-Sud, sia per i passeggeri che si trovano in queste situazione”. Per di tamponare questa situazione Riggio ha assicurato che e’ al lavoro “un’unità di crisi con Alitalia e altre compagnie italiane, con l’operativo Windjet in mano, per valutare quali voli si possono tenere. Alitalia, Meridiana e Blue Panorama stanno portando la loro disponibilità a fronte di un piccolo supplemento da pagare da parte dei passeggeri”
“Alitalia si è finora impegnata – afferma a questo proposito la compagnia di bandiera in una nota – per propria scelta e senso di responsabilità e non per obblighi derivanti da normative, regolamenti, decisioni di enti del settore o ultimatum, a riproteggere i passeggeri di WindJet nel caso in cui la compagnia catanese non fosse stata in grado di operare alcune tratte”.
Sul ruolo di Alitalia, il presidente Enac, Vito Riggio ha idee diverse da quelle della compagnia di bandiera e sulla sua parte di resposabilita’ nella situazione che si e’ creata. “Sarebbe stato meglio chiudere ad aprile – ha affermato Riggio a margine dell’inaugurazione del nuovo aeroporto di Pantelleria – ora diciamo ad Alitalia visto che ha tenuto aperta la trattativa fino ad agosto, che si faccia carico di un problema che ha contribuito a creare”. “Quello che sta succedendo dimostra ciò che avevo detto a maggio – conclude – cioè che il sistema dell’aviazione civile italiana sta subendo una forte concorrenza delle low cost irlandesi e inglesi da un lato e dall’altro tutto il sistema europeo è sotto schiaffo. In queste condizioni la situazione diventa drammatica”.